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Una serata d’alta quota a Chivasso: Matteo Della Bordella racconta la montagna vera

Venerdì 14 novembre alle 21, una serata con l’alpinista lecchese organizzata dal CAI di Chivasso.

Una serata d’alta quota a Chivasso: Matteo Della Bordella racconta la montagna vera

Una serata d’alta quota a Chivasso: Matteo Della Bordella racconta la montagna vera

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Se vi siete mai chiesti cosa succede quando la montagna chiama, venerdì 14 alle 21 a Chivasso arriva la risposta. Nel teatro dell’Oratorio in via Don Dublino sarà ospite il lecchese d’adozione canavese Matteo Della Bordella, alpinista di fama internazionale, per una serata inserita nella rassegna Immaginando 33 promossa dalla sezione cittadina del Club Alpino Italiano.

Originario di Lecco ma ormai stabilito in Canavese, Della Bordella porta con sé un curriculum che non ammette compromessi: vie nuove in Patagonia, spedizioni in Groenlandia, ascensioni radicali in stile alpino e arrampicate in libera sulle pareti più difficili del mondo. Ha cominciato da ragazzo, accompagnato dal padre, tra le falesie del lecchese, e da allora non ha più smesso di cercare la linea più elegante e pulita per salire le montagne.

Laureato in Ingegneria Gestionale, ha deciso presto di dedicarsi completamente all’alpinismo, costruendo una carriera che lo ha portato ad affermarsi come uno dei protagonisti dell’alpinismo contemporaneo. Della Bordella è noto per il suo approccio “by fair means”, che privilegia l’etica dell’autonomia e del rispetto per l’ambiente: niente elicotteri, niente corde fisse, solo la forza fisica e mentale, e la fiducia nei compagni di cordata.

Nel corso della serata, l’alpinista presenterà le sue straordinarie imprese tra Groenlandia e Patagonia, con immagini e racconti che condurranno il pubblico in luoghi remoti e spettacolari, spesso ancora incontaminati. Sarà un viaggio visivo tra ghiacci, pareti verticali e silenzi assoluti, ma anche una riflessione su cosa significhi oggi esplorare davvero, lontano dai riflettori e dal turismo di massa.

L’appuntamento, organizzato dal CAI di Chivasso, è a ingresso libero ma con prenotazione consigliata sul sito dell’associazione. È il terzo incontro del ciclo Immaginando 33, la rassegna culturale che ogni anno porta nel cuore del Canavese storie di montagna, avventura e passione.

Una serata che promette di restituire al pubblico l’essenza più autentica dell’alpinismo: non il gesto eroico, ma la ricerca interiore di chi, salendo, trova se stesso.

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