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Torino Film Festival, 120 pellicole e un messaggio chiaro: niente serie tv

Giulio Base punta sulla memoria e sulle emozioni, non sulla moda del momento

Torino Film Festival 2025, 120 film e ospiti internazionali ma nessuna serie tv: “Difendiamo la specificità del cinema”

Torino Film Festival 2025, 120 film e ospiti internazionali ma nessuna serie tv: “Difendiamo la specificità del cinema”

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Il Torino Film Festival 2025 si prepara a illuminare la città dal 21 al 29 novembre con un parterre di ospiti di altissimo livello. Alla presentazione ufficiale a Roma, il direttore artistico Giulio Base ha svelato un programma ambizioso: 120 titoli suddivisi tra tre sezioni competitive — lungometraggi, documentari e cortometraggi — e tre non competitive — Fuori concorso, Zibaldone e Retrospettiva Paul Newman.

La conferenza stampa

A calcare il tappeto rosso torinese arriveranno Spike Lee, Vanessa Redgrave, Franco Nero, Juliette Binoche, Daniel Brühl, James Franco, Terry Gilliam, Claude Lelouch, Aleksandr Sokurov, Hanna Schygulla e Jacqueline Bisset, insieme a grandi nomi italiani come Stefania Sandrelli, Sergio Castellitto, Barbara Bobulova, Fortunato Cerlino e Pilar Fogliati. Un cast che conferma la vocazione internazionale del festival, tra i più longevi e identitari d’Italia.

Juliette Binoche

Nessuna concessione, però, al fenomeno seriale. Giulio Base lo ha spiegato con chiarezza: «Nessuna serie tv, ma non per snobismo, solo per difendere la specificità del cinema. Le serie sono un'arte pari al cinema, ma sono un'altra cosa, un'altra arte». Una presa di posizione netta, che segna la direzione culturale del festival e il suo legame con la sala e con l’esperienza cinematografica classica.

Giulio Base

Il criterio di selezione, ha aggiunto Base, non si è basato sulla perfezione ma sull’emozione: «I film non devono essere perfetti, ma memorabili. Non abbiamo seguito alcun fil rouge, anche se un tema ricorrente è quello dell’infanzia infelice». Un filo tematico che si intreccia in titoli come Ida Who Sang So Badly Even the Dead Rose Up and Joined Her in Song di Ester Ivakič, storia di una bambina convinta che la sua voce stonata possa impedire alla nonna di morire.

Il concorso ospiterà anche Mothers di Alice Tomassini, documentario sulla maternità e sulle donne arrestate in Cambogia per aver portato avanti gravidanze surrogate, e Ailleurs la nuit di Marianne Métivier, che segue quattro donne in cerca di cambiamento durante un’estate di metamorfosi interiore. In Slanted di Amy Wang, invece, il tema si spinge fino alla trasformazione fisica, con una ragazza sino-americana che si sottopone a un trattamento per “sembrare più bianca”.

Fuori concorso, spazio a grandi produzioni internazionali come Eternity di David Freyne, con Miles Teller, Elizabeth Olsen e Callum Turner, commedia romantico-fantastica ambientata nell’aldilà dove ogni anima ha sette giorni per decidere con chi condividere l’eternità. Spike Lee, uno degli ospiti più attesi, porterà a Torino il thriller musicale Highest 2 Lowest, mentre Bill Condon presenterà Kiss of the Spider Woman con Jennifer Lopez e Diego Luna.

Spike Lee

Altissima l’attesa anche per Nuremberg di James Vanderbilt, interpretato da Rami Malek, Russell Crowe e Michael Shannon, che racconta con intensità il processo ai gerarchi nazisti. Nella sezione Zibaldone, Sergio Castellitto riceverà una delle Stelle della Mole per il film Zorro, dove interpreta un attore senza casa che si confonde con un uomo misterioso fino a non distinguere più vita e finzione.

Il festival renderà inoltre omaggio ai grandi classici del cinema torinese e italiano. Verranno proiettati La donna della domenica di Luigi Comencini, presentato da Jacqueline Bisset, e C’eravamo tanto amati di Ettore Scola, introdotto da Stefania Sandrelli.

Ma il cuore più affettivo e cinefilo della rassegna sarà la Retrospettiva dedicata a Paul Newman, a cui è ispirato anche il manifesto ufficiale. Ventiquattro film per ripercorrere la carriera di una leggenda, da Somebody Up There Likes Me fino a The Color of Money. Sarà Claire Newman, figlia dell’attore, ad aprire la rassegna con un videomessaggio speciale.

Un’edizione, quella del 2025, che promette di unire memoria e modernità, senza inseguire mode ma riaffermando il valore irripetibile del grande schermo.

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