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Teatro

“Giobbe” in scena a Castagneto Po

Sul palco Roberto Anglisani, diretto da Livio Viano

CASTAGNETO PO

Roberto Anglisani

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Martedì 4 novembre, alle 20.30, presso la Chiesa di San Pietro Apostolo di Piazza Rovere 2 a Castagneto Po, andrà in scena “Giobbe - Storia di un uomo semplice”. Ingresso libero.

Si tratta di un adattamento teatrale, realizzato da Francesco Niccolini, del romanzo di Joseph Roth.

Di e con Roberto Anglisani, diretto da Livio Viano. Questo è lo spettacolo vincitore della V edizione del Festival dei Teatri del Sacro del 2017.

“Più di cento anni fa, in Russia, al confine con la Polonia, in un villaggio così piccolo che non è riportato su nessuna mappa, viveva un maestro. Si chiamava Mendel Singer. Era un uomo insignificante. Era devoto al Signore. Insegnava la Bibbia ai bambini, come prima di lui aveva fatto suo padre. Insegnava con molta passione e poco successo. Uno stupido maestro di stupidi bambini: così pensava di lui sua moglie Deborah”.

Così inizia questo racconto, che attraversa trent’anni di vita della famiglia di Mendel Singer, di sua moglie Deborah e dei suoi quattro figli. Ma attraversa anche la storia del primo Novecento, dalla Russia all’America, dalla Guerra Russo - Giapponese alla Prima Guerra Mondiale e oltre. Ma soprattutto attraversa il cuore di Mendel, lo stupido maestro di stupidi bambini, devoto al Signore, e dal Signore – crede lui – abbandonato.

Roberto Anglisani dà voce a tutti i pensieri dei protagonisti, alle paure, alle speranze e alla disperazione, alle preghiere e alle rivolte. Come dice Skowronnek, grande amico di Mendel Singer, “Noi siamo dentro il disegno, e il disegno ci sfugge”, per questo Mendel e tutti gli altri fanno tanta fatica: la vita è un mistero, la fede un rifugio e il dolore mette a dura prova anche l’uomo più giusto.

“Giobbe”, il romanzo, diventa un racconto teatrale tragicomico proprio come la vita, dove si ride e si piange, si prega e si balla, si parte, si arriva e si ritorna, si muore in guerra e si rinasce. Senza giudizio, senza spiegazioni, ma attraverso lo sguardo mite e sereno di un narratore misterioso e onnisciente, ricco di compassione, accompagnati da un sorriso lieve, dolcissimo, che spinge in avanti tutti i protagonisti di questa storia, lunga quanto una vita, e forse anche un po’ di più.

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