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Ingria celebra la castagna e la montagna: tra alpeggi, transumanza e tradizione viva

Domenica nel cuore della Valle Soana una giornata dedicata ai sapori e ai saperi della vita d’alpeggio, tra seminari, racconti e caldarroste

Ingria celebra la castagna

Ingria celebra la castagna e la montagna: tra alpeggi, transumanza e tradizione viva

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Non sarà una semplice sagra, quella di domenica a Ingria, ma un vero e proprio incontro tra gusto, cultura e memoria alpina. Nel piccolo comune della Valle Soana, la Sagra della Castagna si trasformerà in una giornata di dialogo tra le tradizioni contadine e le nuove sfide della montagna, con un programma fitto di appuntamenti che unisce la convivialità alla riflessione.

L’inizio è previsto alle 9.30 presso il Salone polivalente della Pro Loco, dove si terrà il seminario “Gli Alpeggi e la Transumanza”. Dopo i saluti delle autorità e del Comitato organizzatore, verrà presentato il progetto ARP insieme alle attività formative delle “Ahcole Aoute”, un’iniziativa che punta a valorizzare la cultura agro-pastorale e a tramandare competenze legate al mondo dell’allevamento di montagna.

Seguirà il pranzo tipico valsoanino, un appuntamento che ogni anno richiama appassionati da tutta la zona per degustare i piatti simbolo della tradizione locale, con la castagna come protagonista assoluta.

Nel pomeriggio, alle 15, i riflettori si sposteranno sulle storie e le esperienze della vita d’alpeggio. Un focus dedicato agli alpeggi di Ingria e della Val Soana permetterà di ascoltare i racconti di chi ogni estate sale in quota per seguire il ritmo lento del pascolo, tra mucche, capre e pecore, vivendo in prima persona la fatica e la bellezza della transumanza. Sarà l’occasione per dare voce a un patrimonio umano che ancora oggi rappresenta una parte viva dell’identità valsoanina.

E, come in ogni festa che si rispetti, non mancherà il momento più atteso: la grande castagnata finale. Dalle 16 fino a sera, i volontari della Pro Loco di Ingria distribuiranno le tradizionali caldarroste, preparate sul fuoco vivo e servite con il consueto spirito di accoglienza che caratterizza la comunità montana.

Una giornata che celebra dunque non solo un frutto simbolo dell’autunno, ma anche un modo di vivere la montagna fatto di lavoro, tradizione e passione. Ingria, con la sua sagra, riafferma il legame profondo tra uomo e territorio, tra la cultura rurale di ieri e la consapevolezza di oggi.

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