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Il Filo di Arianna 2025: la bellezza come dialogo tra natura, tecnologia e cultura

Al Circolo dei Lettori, architetti, studiosi e imprenditori si confrontano sul dialogo tra paesaggio, innovazione e cultura. In chiusura la cerimonia del Premio Alfredo d’Andrade e i riconoscimenti alle scuole e alle imprese per la valorizzazione del territorio

Via Jervis Ivrea

Ivrea, sito Unesco

Dettagli evento

Il Circolo dei Lettori di Torino ospiterà il 27 ottobre 2025 una nuova edizione del convegno “Il Filo di Arianna – Arte come Identità Culturale”, appuntamento cardine dell’European Ardesis Festival, giunto alla sua ventiduesima edizione. Promosso dall’Associazione Europea Alfredo d’Andrade per la Cultura del Bello APS, in collaborazione con l’I.C.S. International Communication Society APS, l’incontro metterà al centro il tema “Da natura e paesaggio alle innovazioni tecnologiche. Connessioni con arte e architettura”.

Il convegno nasce con un obiettivo preciso: mostrare come la cultura architettonica e artistica possa e debba dialogare con l’ambiente e con le nuove tecnologie, in un intreccio che unisce conoscenza, innovazione e rispetto per il paesaggio. L’architettura non come mera progettazione di “oggetti”, ma come atto culturale e sociale, in grado di connettere persone, mercati, industrie e territori.

A inaugurare i lavori, dopo la registrazione dei partecipanti (ore 9.30), saranno i saluti della giornalista Augusta Busico, della presidente Maria Aprile e dell’architetto Alessandra Siviero. Proprio la Siviero, rieletta presidente della Fondazione per l’Architettura Torino e vicepresidente dell’Ordine degli Architetti, aprirà le relazioni con un intervento dedicato alla progettazione biofilica, un approccio che riconnette l’essere umano con la natura, fondendo estetica, benessere e sostenibilità.

A seguire, Elisabetta Corni porterà in scena l’eredità artistica del padre Francesco Corni, illustratore e architetto visionario, con un racconto intitolato “Le prospettive impossibili”. Il programma proseguirà con Emma Angelini, docente ordinario di Chimica e Fisica Applicata al Politecnico di Torino e presidente dell’International Corrosion Council, che affronterà il tema dei materiali eco-sostenibili in architettura, tra ricerca e nuove applicazioni.

Non poteva mancare un omaggio a Ivrea, città industriale del XX secolo e patrimonio mondiale dell’UNESCO. Il professor Pier Paolo Peruccio, del Politecnico di Torino, illustrerà come i valori di Adriano Olivetti continuino a rappresentare un modello di equilibrio tra sviluppo, comunità e cultura del lavoro. Di particolare interesse anche la riflessione del professor Roberto Mancini, presidente e founding partner di For, che parlerà dei limiti della tecnologia e della necessità di ritrovare un “dialogo nuovo tra uomo e natura”.

Il programma scientifico proseguirà con Pierangelo Gentile, docente di Storia presso l’Università di Torino, che approfondirà il tema delle scienze del libro, del documento e del patrimonio culturale, mostrando come la documentazione rappresenti uno strumento chiave per la tutela e la valorizzazione della memoria collettiva. A concludere la mattinata sarà la Lectio Magistralis dell’architetto premiato con il Premio Alfredo d’Andrade 2025, intitolata “Lusso e ospitalità nel mondo: l’architettura e il design italiano come linguaggio globale”.

Come da tradizione, il convegno culminerà nella cerimonia di premiazione del Premio Alfredo d’Andrade, riconoscimento che valorizza chi opera in difesa dei valori culturali e della bellezza. Accanto al premio principale, saranno consegnati gli European Enterprise Award – Gli Imprenditori per la Cultura del Bello, insieme a riconoscimenti dedicati a progetti scolastici e aziende del territorio impegnate nella promozione della progettualità locale. A docenti e partecipanti saranno inoltre donati libri e licenze software messe a disposizione dal partner tecnologico Incomedia.

L’iniziativa gode del patrocinio di istituzioni di rilievo, tra cui la Regione Piemonte, il Consiglio Regionale del Piemonte, la Città Metropolitana di Torino, la Città di Ivrea, il Comune di Pavone Canavese, la Camera di Commercio di Torino, Confindustria Canavese, la SIAT, la Fondazione Giovanna Dejua e la Commissione Europea – segno concreto della dimensione internazionale e del valore culturale dell’evento.

Con “Il Filo di Arianna”, Torino si conferma capitale del pensiero e del dialogo tra arti, scienze e impresa. Un laboratorio di idee dove architetti, studiosi e imprenditori condividono la visione di un futuro in cui la bellezza non è un lusso, ma un valore sociale. Perché, come avrebbe detto lo stesso Alfredo d’Andrade, l’arte è un filo che unisce le civiltà e ne custodisce l’anima.

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