Cerca

Incontro

PedaliAMO per Gaza fa tappa a Chivasso: da Torre Pellice a Udine con un messaggio di pace

Incontro pubblico con i protagonisti del viaggio-solidarietà

PedaliAMO per Gaza fa tappa a Chivasso: da Torre Pellice a Udine con un messaggio di pace

PedaliAMO per Gaza fa tappa a Chivasso: da Torre Pellice a Udine con un messaggio di pace

Dettagli evento

Mercoledì 8 ottobre alle ore 21, presso il salone Acli I Care ai Cappuccini, si terrà un incontro pubblico con i partecipanti del viaggio a pedali PedaliAMO per Gaza, iniziativa promossa dall’associazione CIP – Cinema, Inclusione e Partecipazione. L’obiettivo è raccontare il progetto che partirà lo stesso giorno da Torre Pellice e Pinerolo, con arrivo previsto a Udine il 14 ottobre, lungo un percorso che farà tappa anche a Chivasso. Il viaggio ciclistico si inserisce nella mobilitazione nazionale che chiede di non disputare la partita Italia–Israele in programma a Udine.

L’idea di PedaliAMO per Gaza nasce come forma di solidarietà attiva, un modo per unire movimento, impegno civile e sensibilizzazione. Il progetto, portato avanti da una rete di volontari e attivisti, si propone di attraversare città e paesi per raccogliere adesioni, stimolare riflessioni, promuovere incontri pubblici e coinvolgere le comunità locali. L’intento è dare voce attraverso il viaggio, raccontare la situazione di Gaza, promuovere il rispetto dei diritti umani e chiedere una presa di posizione collettiva sul match Italia–Israele.

La partita del 14 ottobre a Udine è diventata il simbolo di una tensione che va oltre lo sport. In tutta Italia si moltiplicano gli appelli e le petizioni per chiederne la cancellazione, considerate le condizioni in cui versa la popolazione palestinese e il significato politico che un incontro del genere rischia di assumere. Anche il mondo delle istituzioni e della cultura si interroga: può davvero il calcio restare “neutro” quando la realtà impone di scegliere da che parte stare?

La tappa di Chivasso assume un valore particolare. È un punto di passaggio ma anche un luogo di incontro tra territori e sensibilità diverse. Accogliere i ciclisti significa far parte del racconto, ospitare un momento di confronto e di consapevolezza. L’incontro dell’8 ottobre al salone Acli diventa così l’occasione per conoscere da vicino i protagonisti del viaggio, ascoltare le loro motivazioni, condividere storie e domande.

Un percorso come questo non è privo di difficoltà. Ogni iniziativa che tocca temi sensibili come il conflitto israelo-palestinese si muove su un terreno fragile, esposto a strumentalizzazioni e tensioni. Ma proprio per questo la forza del gesto – attraversare territori, pedalare insieme, parlare con la gente – assume un significato che va oltre la protesta. È un modo di resistere con il corpo, di trasformare la fatica in parola pubblica, di rendere la solidarietà visibile.

Durante la serata dell’8 ottobre i partecipanti racconteranno il progetto, le tappe, le motivazioni. Saranno mostrati materiali video e fotografici, e sarà possibile aderire o sostenere il viaggio. Nei giorni successivi, lungo il percorso verso Udine, sono previste soste, eventi e incontri con le realtà locali. Tutto per un obiettivo chiaro: far arrivare a destinazione non solo un gruppo di ciclisti, ma un messaggio collettivo di pace e di giustizia.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori