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San Giorgio Canavese apre i suoi tesori nascosti con le Giornate FAI d’Autunno 2025

Un fine settimana tra castelli, chiese, teatri e cantine, per scoprire la storia e la cultura del paese insieme ai volontari del Fondo Ambiente Italiano

San Giorgio Canavese

San Giorgio Canavese apre i suoi tesori nascosti con le Giornate FAI d’Autunno 2025

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San Giorgio Canavese si prepara a trasformarsi in un grande museo a cielo aperto. Sabato 11 e domenica 12 ottobre, in occasione delle Giornate FAI d’Autunno 2025, il borgo canavesano aprirà al pubblico alcuni dei suoi luoghi più significativi, offrendo ai visitatori la possibilità di addentrarsi tra edifici storici, spazi culturali e percorsi naturalistici che raccontano secoli di storia locale. L’iniziativa è organizzata dal Comune in collaborazione con la Delegazione FAI di Ivrea e Canavese, ed è parte della quattordicesima edizione di un evento che, ogni anno, richiama migliaia di persone in tutta Italia.

Dalle 10 alle 18, i visitatori potranno accedere a un itinerario che include tappe di grande fascino: il Museo Nòssi Ràis, che custodisce memorie e tradizioni della comunità; il Teatro Civico Teresa Belloc, cuore della vita culturale cittadina; il Castello dei Conti di Biandrate, simbolo del potere nobiliare che ha segnato la storia del territorio; le antiche chiese parrocchiali; il suggestivo Canale di Caluso; fino alla Tomba di Teresa Belloc presso il santuario del Misobolo, luogo di devozione e memoria. Ad accompagnare i visitatori saranno i volontari del FAI, i cosiddetti Apprendisti Ciceroni, giovani studenti formati per illustrare le bellezze del loro territorio e animare con competenza le visite guidate.

Ma la scoperta non si fermerà ai monumenti. Il programma coinvolgerà anche le cantine vitivinicole locali, testimonianza viva della tradizione agricola sangiorgese: l’Azienda Agricola Caretto Loris Livio, l’Azienda Agricola Cieck, la Tenuta Fontecuore e la Cantina Orsolani apriranno le porte per mostrare i luoghi di produzione e raccontare il legame profondo tra vino, territorio e comunità. Una scelta che intreccia cultura e gusto, restituendo ai visitatori un’esperienza completa fatta di storia, arte e sapori.

Le Giornate FAI d’Autunno non sono un semplice calendario di aperture straordinarie. Rappresentano un vero e proprio manifesto civile, che invita a conoscere e vivere i luoghi del patrimonio culturale per renderli parte integrante della quotidianità e tramandarli alle generazioni future. È questo il senso della missione del Fondo Ambiente Italiano, che attraverso il lavoro delle delegazioni locali, dei gruppi di volontari e delle scuole, rinnova ogni anno il suo impegno per la tutela e la valorizzazione del paesaggio e dei beni culturali.

Per San Giorgio Canavese, l’iniziativa è anche una vetrina turistica. Mostrare ai visitatori i propri castelli, le chiese, i percorsi naturali e le cantine significa rafforzare l’identità del paese e proiettarla fuori dai confini locali. L’apertura straordinaria diventa così un’occasione non solo di cultura, ma anche di sviluppo, capace di generare interesse, nuove relazioni e ricadute positive sul territorio.

In tutta Italia, le Giornate FAI d’Autunno sono diventate una delle manifestazioni più attese: oltre a offrire accesso a palazzi storici, dimore private e luoghi insoliti solitamente chiusi al pubblico, propongono itinerari verdi, passeggiate naturalistiche e percorsi urbani che raccontano storie poco note ma fondamentali per capire la ricchezza del patrimonio italiano. Una festa che unisce cittadini, istituzioni, scuole e volontari in un progetto comune: riconoscere e custodire il valore dei luoghi che rendono unico il Paese.

San Giorgio Canavese entra così a pieno titolo nella rete di borghi e città che per due giorni accolgono i visitatori trasformandosi in laboratori di cultura e memoria. Un appuntamento che non è solo un viaggio nel passato, ma un investimento sul futuro, perché conoscere significa anche prendersi cura.

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