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Stelle e pianeti all’Alpe Cialma: Locana accende il turismo delle notti buie con telescopi, binocoli giganti e il nuovo Seestar

Sabato 4 ottobre alle ore 21 appuntamento in località Carello (1.415 m): evento gratuito con prenotazione obbligatoria, promosso dal Comune di Locana e dalla Pro Loco con gli Amici del Polo Astronomico di Alpette, nel progetto intercomunale con Sparone (capofila) e Alpette finanziato dal Bando Piccoli Comuni Turistici del Ministero del Turismo

Stelle e pianeti all’Alpe Cialma

Stelle e pianeti all’Alpe Cialma: Locana accende il turismo delle notti buie con telescopi, binocoli giganti e il nuovo Seestar

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Una notte per tornare a guardare il cielo dove il cielo esiste davvero. Sabato 4 ottobre, all’Alpe Cialma di Locana, la montagna canavesana diventa platea naturale per una osservazione astronomica pubblica in uno dei punti meno inquinati dalla luce artificiale dell’alta valle. L’appuntamento è alle ore 21 in località Carello, nel piazzale di fronte al bar-ristorante: l’aria frizzante di inizio autunno, l’orizzonte libero e la quota 1.415 m faranno il resto. A guidare il pubblico sarà l’associazione Amici del Polo Astronomico di Alpette (APA), realtà che gestisce Planetario e Specola di Alpette e che, per l’occasione, porterà in quota una batteria di strumenti adatti sia ai neofiti sia agli appassionati.

Il programma punta sull’effetto “wow” ma con rigore divulgativo. Ci saranno telescopi per riconoscere costellazioni e pianeti, un binocolo gigante per una visione quasi tridimensionale della Luna e degli oggetti più luminosi, e soprattutto il debutto del Seestar, il telescopio digitale “smart” che si auto-orienta, integra un software di elaborazione in alta definizione e invia in diretta le immagini su smartphone e tablet. Non è solo un gadget: è la porta di accesso a nebulose e galassie per chi non ha dimestichezza con montature equatoriali, oculari e messa a fuoco. Lo spirito dell’iniziativa—promossa dal Comune di Locana e dalla Pro Loco con il supporto scientifico di APA—è chiaro: unire natura, turismo sostenibile e cultura scientifica, dentro un progetto condiviso da Sparone (comune capofila), Alpette e Locana, finanziato dal Bando Piccoli Comuni Turistici del Ministero del Turismo.

L’Alpe Cialma è un balcone privilegiato. Qui l’inquinamento luminoso è quasi assente, il che significa cieli più scuri, via Lattea più leggibile, stelle di magnitudine debole che in pianura spariscono. L’astronomia “dal vivo” non è solo spettacolo: è anche educazione ambientale, perché mostra quanto la luce superflua cancelli il cielo e quanto, al contrario, l’oscurità custodita sia un valore. In questo senso l’evento è coerente con la linea di valorizzazione dei borghi alpini: muovere persone e famiglie senza consumare territorio, generando economia leggera con esperienze di qualità.

La formula è volutamente inclusiva. I volontari APA accompagneranno passo passo i partecipanti, con spiegazioni semplici e coinvolgenti adatte a tutte le età: dall’orientamento con gli asterismi principali ai miti delle costellazioni, dai pianeti visibili in prima serata agli ammassi stellari stagionali. Il binocolo gigante farà da “ponte” tra nudo occhio e telescopi, mentre il Seestar mostrerà come la tecnologia possa democratizzare l’osservazione del profondo cielo. Per chi arriva senza esperienza, basterà seguire le indicazioni e lasciarsi guidare: è la serata giusta per capire cosa guardare e come guardarlo.

Capitolo logistica. L’invito è a presentarsi con abbigliamento caldo (siamo pur sempre in quota, di notte), scarpe comode da trekking o ginnastica e una torcia—anche quella del telefono—per gli spostamenti nell’area. La Pro Loco di Locana allestirà un punto ristoro: un dettaglio che rende l’esperienza più accogliente e permette di vivere i tempi dell’osservazione—che per loro natura richiedono calma e adattamento al buio—senza frenesia. L’iniziativa è gratuita, ma la prenotazione è obbligatoria entro mercoledì 1 ottobre ai riferimenti di APA (tel. 347 90 98 468 – email amicidelpoloastronomico@gmail.com), così da dimensionare al meglio posti, strumenti e assistenza.

C’è anche un sottotesto culturale che vale la serata. Portare telescopi e didattica in un alpeggio significa ricordare che l’astronomia è figlia della montagna: qui l’orizzonte è più ampio, l’aria più secca, il seeing spesso più stabile. Ma—soprattutto—qui il buio è ancora risorsa: ogni osservazione diventa narrazione del paesaggio, i pianeti si specchiano sulle creste, le Pleiadi risalgono i boschi, il Triangolo Estivo si incastra tra valloni e colli. Per i bambini è una soglia di meraviglia, per gli adulti la misura di quanto cielo abbiamo dimenticato.

Il progetto “Azioni integrate per il turismo sostenibile” dei Comuni di Sparone, Alpette e Locana—di cui questa serata è tappa—cerca esattamente questo: esperienze lente, qualità, destagionalizzazione. Un calendario capace di animare l’autunno con proposte non invasive, legate a identità e territorio, è ciò che distingue il marketing di facciata dalle politiche che restano. In questo quadro, una notte di stelle non è un evento isolato ma una scelta strategica: si sale per guardare il cielo, si resta per scoprire l’alpe, si torna per camminare.

In concreto: ritrovo alle ore 21 in località Carello (Alpe Cialma, 1.415 m), evento gratuito, prenotazione obbligatoria presso APA entro 1 ottobre. Portate una felpa in più, una torcia e la voglia di alzare gli occhi. Il resto—costellazioni, pianeti, Luna, galassie—lo mette il cielo.

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