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Il formaggio delle viole torna protagonista: a Perosa Argentina la Fiera del Plaisentif tra Medioevo e sapori alpini

Dal 19 al 21 settembre rievocazioni storiche, cortei in costume, degustazioni e il premio ai margari per celebrare la tometta simbolo della Val Chisone, salvata dall’oblio e oggi marchiata a fuoco come prodotto raro e identitario

Il formaggio delle viole torna protagonista: a Perosa Argentina la Fiera del Plaisentif tra Medioevo e sapori alpini

Il formaggio delle viole torna protagonista: a Perosa Argentina la Fiera del Plaisentif tra Medioevo e sapori alpini

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Lo chiamano il formaggio delle viole, e non è un vezzo poetico, ma la sintesi perfetta di ciò che il Plaisentif rappresenta: un legame diretto tra i pascoli fioriti della Val Chisone e la tavola. Si tratta di una piccola, preziosa tometta prodotta in un periodo ben preciso dell’anno, a giugno, quando le mucche si nutrono dell’erba profumata e dei fiori di montagna. È da questo che deriva il suo sapore unico, che ha attraversato i secoli fino a diventare oggi un simbolo identitario della valle.

La storia del Plaisentif si intreccia con quella di Poggio Oddone, l’antico borgo medievale che corrisponde all’attuale Perosa Argentina. Era qui che, a fine estate, i margari scendevano dagli alpeggi e davano vita al mercato più importante della zona. Già allora il Plaisentif era un prodotto raro e ambito: poche migliaia di forme, destinate ai banchetti dei nobili e dei funzionari di alto rango. Nei documenti storici si legge che i margari del Delfinato lo offrivano persino come donativo ai governanti, per garantirsi la possibilità di venderlo anche in territorio sabaudo. Non era solo un formaggio: era una moneta di scambio, un dono diplomatico, un passaporto tra confini e poteri.

Oggi quella tradizione rivive ogni anno nella Fiera del Plaisentif e nella rievocazione storica “Poggio Oddone: Terra di Confine”, un appuntamento che unisce gusto, storia e folklore. L’edizione 2025 si terrà da venerdì 19 a domenica 21 settembre, con un programma denso di appuntamenti che trasformano Perosa Argentina in un palcoscenico a cielo aperto.

Il clou sarà la domenica, con la Messa in costume alle 9 nella chiesa parrocchiale, seguita dal corteo storico, dai gruppi di sbandieratori, musici e arcieri. Nel corso della giornata non mancheranno le premiazioni civiche, tra cui il riconoscimento intitolato a Ivano Challier, margaro e produttore che fu tra i protagonisti del recupero del Plaisentif negli anni ’90. La sua figura è ricordata con affetto da tutta la comunità: uomo di montagna, depositario di saperi antichi, seppe mettere la sua esperienza al servizio di un progetto che ha ridato vita al “formaggio delle viole”.

formaggio

La manifestazione offrirà anche momenti di approfondimento, come il convegno storico di sabato 20 settembre alle ore 16 nella palestra della scuola primaria, e occasioni di convivialità, come la degustazione guidata del Plaisentifprevista domenica alle 11,30 a Villa Willy. Tra gli eventi più curiosi, la prova popolare “Il più votato del Reame”, che incoronerà il Plaisentif più apprezzato dal pubblico. A rendere l’appuntamento ancora più speciale ci sarà la presenza di Michela Carbone, campionessa mondiale della pizza, che ha conquistato la giuria internazionale con una ricetta in cui ha abbinato proprio il Plaisentif alla salsiccia di Bra.

Non mancheranno spazi dedicati ai bambini, laboratori, giochi e dimostrazioni con i cani addestrati dell’associazione Argo Ucs di Caselle Torinese. Attorno alle vie del centro, le bancarelle di prodotti agroalimentari e artigianalioffriranno ai visitatori un’immersione completa nei sapori e nelle tradizioni delle valli.

Il Plaisentif, però, non è soltanto folclore. È un prodotto che ha rischiato di scomparire e che è stato salvato da un progetto di riscoperta promosso dall’allora Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca e dal Comune di Perosa Argentina, con il sostegno della Provincia di Torino. Nel 2009 venne inserito nel Paniere dei prodotti tipici provinciali, e l’anno successivo nacque l’associazione dei produttori. Da allora il Plaisentif ha un disciplinare preciso: latte crudo intero, solo quello munto a giugno, stagionatura di almeno 70 giorni. Ogni forma è numerata, marchiata a fuoco e porta impresse le date di caseificazione e inizio stagionatura. Il marchio, simbolo di qualità, è custodito in una teca nell’ufficio del Sindaco di Perosa, quasi fosse un cimelio da difendere.

Oggi si producono ancora poche migliaia di forme l’anno, rendendo il Plaisentif un piccolo lusso da prenotare per tempo. Non è un formaggio qualsiasi: è un pezzo di storia, un frammento di paesaggio alpino racchiuso in una tometta. Ogni assaggio racconta la fatica dei margari, la bellezza dei prati in fiore e il legame profondo tra comunità e territorio.

Per chi volesse acquistarlo, l’elenco dei produttori è disponibile sul sito dell’associazione Poggio Oddone (www.poggiooddone.it/associazione-produttori-plaisentif/). Ma il consiglio, più che comprare soltanto una forma, è di vivere la fiera: perché a Perosa Argentina, tra costumi medievali, sbandieratori e l’inconfondibile profumo del Plaisentif, si ha davvero la sensazione di compiere un viaggio nel tempo. Un viaggio che parte dal Medioevo e arriva intatto fino a noi.

locandina

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