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Musica

Da Ivrea ai Salons di Parigi: la musica di Francesco Molino rivive a Banchette

Un concerto con chitarra e flauti, accompagnato da un inquadramento storico e culturale, racconta il viaggio del compositore eporediese che conquistò i salotti parigini del Settecento

Chitarra (foto d'archivio)

Chitarra (foto d'archivio)

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Una serata che intreccia storia, cultura e musica. È questo lo spirito di “Da Ivrea ai Salons di Parigi. Francesco Molino e il suo tempo”, l’evento in programma giovedì 19 settembre alle ore 21.00 presso la Sala Emilio Pinchia di Banchette, in Via Roma 59. L’iniziativa, a ingresso libero fino a esaurimento posti, è patrocinata dal Comune di Banchette e resa possibile anche grazie al supporto iconografico dell’Associazione Culturale Terra Mia e di Roberto D’Angelo.

La serata rappresenta un’occasione per riscoprire la figura di Francesco Molino, chitarrista e compositore eporediese del tardo Settecento, la cui carriera lo portò fino ai raffinati salons parigini, luoghi in cui musica, letteratura e filosofia si fondevano in un dialogo vivace e cosmopolita. Molino, nato a Ivrea nel 1768, seppe coniugare la tradizione musicale italiana con le influenze francesi, diventando uno degli interpreti più significativi della chitarra classica in un’epoca di grande fermento culturale.

Il programma della serata prevede un inquadramento storico, culturale e musicale a cura di Fabrizia Barbin e Romolo Gobbi, che guideranno il pubblico alla scoperta del contesto in cui Molino visse e compose. A dare voce alla musica saranno invece tre interpreti d’eccezione: Luigi Borio alla chitarra, Maria Teresa Carlevato al concert-bass flute e Viviana Scaglia al concert flute.

Non si tratterà soltanto di un concerto, ma di un vero e proprio viaggio attraverso le atmosfere dell’epoca: dai salotti letterari parigini frequentati da intellettuali e artisti, fino al legame profondo con le radici eporediesi. Un ponte ideale tra Ivrea e Parigi che, attraverso la musica di Molino, diventa testimonianza di un patrimonio culturale ancora vivo e capace di emozionare.

L’appuntamento si inserisce nel solco delle iniziative volte a valorizzare i grandi protagonisti della storia musicale piemontese, offrendo alla comunità un’occasione di conoscenza e di ascolto. Un modo per riportare alla luce figure troppo spesso dimenticate, restituendo loro lo spazio che meritano nel panorama culturale italiano ed europeo.

locandina

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