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Cinque anni di afFiorano Storie: libri, cammini e voci diverse trasformano un borgo canavesano in palcoscenico culturale

Dal 12 al 14 settembre scrittori, laboratori e passeggiate animano Fiorano Canavese tra il castello, la Sala Santa Marta e i sentieri del territorio

Cinque anni di afFiorano

Cinque anni di afFiorano Storie: libri, cammini e voci diverse trasformano un borgo canavesano in palcoscenico culturale

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In cinque anni è diventata molto più di una rassegna letteraria. afFiorano Storie, nato nel 2021 come giornata di ripartenza culturale dopo la pandemia, oggi è un appuntamento che intreccia libri, musica, arte e persino attività motorie, in un mosaico che racconta il Canavese da prospettive inedite. Dal 12 al 14 settembre il borgo di Fiorano Canavese accoglie la sua comunità e i visitatori con un calendario denso, capace di portare sullo stesso piano scrittori affermati, editori locali, associazioni e realtà sportive.

Il cuore della manifestazione resta il libro, inteso non solo come oggetto ma come strumento di incontro. Da un lato le presentazioni di volumi che spaziano dalla narrativa al memoir, dalla storia locale alla riflessione sociale, dall’altro i laboratori e i momenti esperienziali che puntano a coinvolgere attivamente il pubblico. In mezzo, la cornice di un borgo che offre spunti di visita unici: dal Castello di Fiorano, antica sede scolastica oggi restaurata, alla Sala Santa Marta, restituita di recente alla comunità, fino al suggestivo “cimitero del Fiorentino”, ribattezzato la “Spoon River canavesana”, che anni fa ispirò la scrittrice Maria Paola Capra.

Il programma 2025 si apre con il Premio letterario Giallo Canavese, primo concorso di racconti polizieschi dedicato al territorio, che debutta proprio all’interno della rassegna. Una scelta simbolica che lega il genere giallo, con la sua attenzione al dettaglio e al paesaggio, a un’area che vuole promuovere sé stessa anche attraverso la letteratura.

Il sabato mattina l’agenda si sposta sul campo sportivo per un’attività ludico-motoria e per “afFIORANO in cammino con Avis”, una passeggiata di 4 chilometri tra le vie e i sentieri del paese. Un modo per unire salute, socialità e scoperta del territorio, con la collaborazione di una realtà che da sempre lega cultura e solidarietà come Avis. Dal pomeriggio, poi, la sequenza di presentazioni che conferma la varietà di voci coinvolte. Si parte con Guido Cossard e Alberto Cora, che in “Come in cielo così in terra” intrecciano storia e astronomia. A seguire, Vincenzo Piombo racconta la sua “Non tutti nella capitale”, Paolo Ghiggio ripercorre le vicende di “Quando Alfonsina faceva la sartina”, Marco Zenone propone il suo “Visite e altri incontri di apparente marginalità”. Chiude la giornata il dialogo tra Giuseppe Mendicino e Sonia Giacoma Ghello a partire dal volume “Mario Rigoni Stern – Un ritratto”, che riporta al centro uno dei grandi narratori del Novecento italiano.

La domenica si apre con il laboratorio esperienziale “Un rifugio dentro di me”, firmato Studio Sigrè e Associazione Contro Spazio, pensato per offrire al pubblico strumenti di introspezione e benessere. A mezzogiorno il testimone passa a Marzia Sottero, illustratrice per l’infanzia, che condurrà un incontro capace di avvicinare bambini e famiglie al mondo delle immagini e della narrazione visiva.

Un cartellone che riflette lo spirito originario della rassegna: ripartire dalla cultura per ridare fiato a una comunità colpita, come tante altre, dalla sospensione pandemica. Non a caso, dalla sua prima edizione del 2021 ad oggi, afFiorano Storie è cresciuta in durata e dimensione, passando da una giornata a una vera kermesse di tre giorni e coinvolgendo progressivamente scuole, associazioni sportive, realtà culturali del territorio. Quest’anno la rassegna gode anche del sostegno della Città metropolitana di Torino, attraverso il bando dedicato ai piccoli Comuni, oltre al supporto del Comune e della Pro Loco.

Al di là del programma, resta forte la valenza identitaria. La manifestazione non solo offre uno spazio a scrittori e artisti, ma promuove la riscoperta del borgo, invitando i visitatori a camminare tra i suoi vicoli e a conoscere luoghi poco noti come il cimitero del Fiorentino. Un turismo lento, legato alla memoria e alle storie, che può diventare motore di valorizzazione locale.

“afFiorano Storie” dimostra come la cultura possa farsi strumento di comunità: non una rassegna calata dall’alto, ma un laboratorio collettivo che unisce volontari, associazioni e istituzioni, aprendo spazi di confronto e di crescita. Cinque anni dopo la sua nascita, la manifestazione ha consolidato un modello che guarda lontano, capace di intrecciare radici e futuro, letteratura e socialità, parole e cammino.

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