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"Portami a ballare": a San Mauro riprende l'iniziativa per la terza età

Dopo la pausa estiva, ripartono i pomeriggi danzanti all'insegna della socialità e del benessere psicofisico

"Portami a ballare": a San Mauro riprende l'iniziativa per la terza età

"Portami a ballare": a San Mauro riprende l'iniziativa per la terza età (immagine di repertorio)

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Dopo la pausa estiva torna a San Mauro uno degli appuntamenti che hanno già conquistato un pubblico numeroso e appassionato. Mercoledì 3 settembre riprende “Portami a ballare”, il pomeriggio danzante dedicato alla Terza Età, promosso dall’Amministrazione comunale insieme al SEA – Servizio Emergenza Anziani. L’appuntamento resta fissato ogni mercoledì alle 15 nel Salone della Casa dell’Immacolata, in via dell’Asilo 12, con ingresso gratuito.

Il progetto era stato inaugurato il 14 maggio 2025 e già al primo incontro aveva registrato un successo oltre le aspettative. La consigliera comunale Graziella Nicosia, principale promotrice dell’iniziativa, aveva raccontato la sua soddisfazione: «Abbiamo avuto un’adesione straordinaria. È un progetto nato per favorire l’attività fisica, il benessere personale e anche per combattere la solitudine. Ci ho lavorato per circa sei mesi».

L’atmosfera dei primi appuntamenti è stata descritta come calorosa e coinvolgente, con una partecipazione variegata: persone dai 50 ai 90 anni, alcune con abilità da ballerini provetti, altre animate dalla semplice voglia di divertirsi. La stessa Nicosia aveva notato con emozione le signore che si erano preparate con cura per l’occasione: «Mi ha colpito vedere le signore tutte ben truccate e ben vestite: si sono preparate appositamente e mettendoci tempo per venire qui a ballare. Siamo andati avanti dalle 3 alle 6».

Uno dei pomeriggi danzanti prima della pausa estiva

Alla base del progetto c’è una visione chiara: offrire agli anziani non solo un’occasione di svago, ma un reale strumento di benessere psicofisico. La consigliera Nicosia ha spiegato la genesi dell’idea: «È nata da una mia sensibilità verso i più “deboli” e verso la socialità, aspetti di cui penso che l’amministrazione debba tenere conto, al di là delle considerazioni politiche. La speranza di vita media si è allungata, e quindi il nostro obiettivo dev’essere aumentare la qualità della vita e il benessere anche in questa fascia d’età, riducendo il più possibile la sofferenza».

Il ballo, del resto, non è solo divertimento. Numerosi studi hanno confermato come favorisca la memoria, la coordinazione e persino la prevenzione di alcune patologie legate all’invecchiamento. Nicosia stessa ha dichiarato di seguire con interesse le riflessioni del professor Umberto Veronesi Grattini che ha più volte sottolineato l’importanza del ballo per mantenere attiva la mente e il corpo nelle persone anziane.

A San Mauro, la sfida ora è consolidare questo entusiasmo e trasformare “Portami a ballare” in un punto fermo della vita sociale cittadina. Gli organizzatori sperano che, dopo la pausa estiva, la partecipazione possa crescere ulteriormente, facendo dell’iniziativa un modello replicabile anche altrove. Non a caso esperienze simili si sono già affermate in altri comuni piemontesi, come a Venaria, ma a San Mauro la formula ha trovato un terreno particolarmente fertile.

La musica, in fondo, è un linguaggio universale che non conosce età né barriere. E vedere insieme persone di 50 e di 90 anni che condividono la pista è la dimostrazione concreta che il ballo può diventare un potente strumento di inclusione. Per questo la ripartenza del 3 settembre è attesa come un nuovo inizio, con la promessa di riportare nel salone della Casa dell’Immacolata sorrisi, passi di danza e la certezza che la socialità, quando è ben organizzata, può cambiare davvero la qualità della vita.

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