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16 Ottobre 2024 - 15:13
Borgo antico e polo museale, il Castello di Mazzè rappresenta un autentico gioiello storico del Piemonte.
Dettagli evento
Data di inizio 20.10.2024 - 14:00
Data di fine 20.10.2024 - 18:00
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Prezzo 0,00 €
Domenica 20 ottobre segnerà una giornata storica per il Castello di Mazzè, con l'apertura straordinaria al pubblico, voluta dai proprietari, la famiglia Ljubčenko. L'ingresso per questa giornata sarà gratuito, un gesto di gratitudine e generosità da parte della famiglia russa che, nel 2012, acquistò questa antica dimora dagli eredi Salino, rendendo il castello un simbolo di rinascita.
Ma questa apertura non è soltanto una celebrazione della bellezza e della storia di Mazzè. Dietro le quinte, si cela una storia di resilienza, speranza e un ritorno che sembrava impossibile. I Ljubčenko, infatti, erano rimasti bloccati in Russia a causa delle tensioni geopolitiche che hanno scosso il mondo negli ultimi mesi. Un'assenza che non è passata inosservata, né per la comunità di Mazzè né per il castello stesso, che sembrava quasi aspettare il ritorno dei suoi proprietari. La famiglia, molto legata al maniero, aveva visto il proprio sogno infrangersi dalla burocrazia, impossibilitata a rientrare in Italia e a continuare il progetto di apertura al pubblico.
Renato Gassino, storico pilastro della Pro Loco di Mazzè.
È stato grazie al nostro articolo, con la collaborazione di Renato Gassino, storico pilastro della Pro Loco di Mazzè ed ex assessore comunale, che la situazione ha iniziato a sbloccarsi. La nostra denuncia è giunta in Russia e ha fatto eco, portando alla risoluzione del complicato stallo burocratico che tratteneva i Ljubčenko in Russia. Renato, che di solito narra ai visitatori le meraviglie del castello e i segreti del borgo, non ha mai perso la speranza. Con l'entusiasmo che lo contraddistingue, ha continuato a promuovere la storia di Mazzè, convinto che, un giorno, i proprietari sarebbero tornati. E così è stato.
"La vostra pubblicazione ha fatto la differenza", ci ha confidato Renato, con un sorriso di gratitudine. "Dopo mesi di incertezza, sono riusciti a ottenere il permesso di rientrare. Senza l’articolo, probabilmente il castello sarebbe rimasto chiuso, prigioniero di una burocrazia infinita".
Ora, finalmente, la famiglia Ljubčenko può tornare a camminare tra le sale del castello che tanto amano, pronte a riaprire al pubblico le stanze il Museo delle Torture, condividendo con i visitatori un pezzo della storia canavesana che ha visto persino lo Zar Nicola II ospite di quelle stanze.
Nicola II, l'ultimo zar di Russia, soggiornò nel Castello di Mazzè.
L’apertura di domenica sarà solo l’inizio di una nuova era per il Castello di Mazzè, che con i suoi panorami mozzafiato e le sue storie millenarie si prepara a diventare ancora una volta un faro di cultura e bellezza per il territorio. I visitatori, che si sono prenotati in massa per i quattro turni disponibili, saranno accompagnati dai volontari della Pro Loco, pronti a guidarli in un viaggio nel tempo, dal periodo celtico ai giorni nostri.
Il ritorno dei Ljubčenko non è solo una vittoria per loro, ma per tutta la comunità di Mazzè. La loro presenza è vitale per il maniero, per il borgo, e per le future generazioni di visitatori che potranno scoprire le meraviglie di questo luogo unico. Come ci ricorda Renato: "Il castello ha bisogno di loro, e noi abbiamo bisogno del castello. È il cuore pulsante della nostra comunità, la nostra storia".
L’appuntamento è fissato. Domenica 20 ottobre alle ore 14 il Castello di Mazzè aprirà le sue porte, più vivo che mai, grazie all'amore della famiglia Ljubčenko e al coraggio dei volontare della ProLoco che non hanno mai smesso di crederci.
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