Nato, Europa e Asia: gelo e disgelo. Ne parliamo a Chivasso

Dalla caduta del muro di Berlino, l’Eurasia, il mega continente racchiuso fra gli oceani Atlantico e Pacifico, è molto cambiata: molti dei paesi dell’ex-Patto di Varsavia e della ex-Unione Sovietica sono entrati nella NATO. Altri paesi si sono candidati per entrarci.

Mentre la Russia continua ad armarsi poiché si sente minacciata, il resto dell’ex-URSS è più che mai a pezzi: in Ucraina si combatte ancora ma presto il paese imploderà, la vicina Moldova rischia di venirne travolta; nel Caucaso, sconfitta militarmente dall’Azerbaigian, l’Armenia si ritrova con 100.000 profughi.

In Asia centrale covano altri conflitti mentre il paese più grande, il Kazakistan è passato attraverso il disastro sociale del 2022 e le sue contraddizioni potrebbero ancora esplodere. Conflitti caldi e freddi dilagano ovunque in questa vasta area che è anche la nostra e che molti studiosi di geopolitica definiscono “il cuore della terra”.

Ai margini, la Cina e la Turchia attendono l’esito di tutte queste crisi per ottenere il massimo per sé e ribadire la propria posizione di attori emergenti nel nuovo mondo che si definisce nel declino dell’egemonia occidentale.

La “Statale 590” ha organizzato una serata di conoscenza ed approfondimento di queste tematiche il 30 novembre, alle 20,45 in via don Dublino 12, in centro a Chivasso.

Ne parleremo insieme a Fabrizio Vielmini e Paolo Borgognone, studiosi di politica e geopolitica, entrambi scrittori di articoli, saggi e libri su questioni sovietiche e post sovietiche.

E’ il secondo incontro di approfondimento sui conflitti, dopo quello di due settimane fa sul Medio Oriente.