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Tre "flashmob" per dire basta alla violenza di genere

Tante, troppe storie mettono in luce la necessità di affrontare il problema della violenza di genere: il Centro Antiviolenza va nei quartieri cittadini per sensibilizzare sul tema

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Tante, troppe storie di violenza di genere mettono in luce la necessità di affrontare il problema

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Storie di violenza sulle donne, di stalking e di femminicidi che continuano, purtroppo, ad essere ancora troppo e tragicamente numerose, spesso sconcertanti. Storie di giovani donne che, in alcune parti del mondo, sono state uccise per l’impegno verso altre ragazze; donne che incontrano uomini convinti di poterle possedere con la forza, senza chiedere loro il consenso; donne che si fidano di uomini e vengono tradite, tragicamente. Tante, troppe storie mettono in luce la necessità di affrontare il problema della violenza di genere e di lavorare verso una società più sicura e rispettosa. È per questo che, in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, il Centro Antiviolenza gestito a Chivasso dall’Associazione Punto a Capo, non si stancherà di dire “basta alla violenza” fintanto che questi orrendi crimini non cesseranno e lo farà con 3 flashmob direttamente nelle vie cittadine, il 25 novembre.

3 flashmob in città il 25 novembre organizzati dal Centro antiviolenza del chivassese, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

L’iniziativa nasce dal desiderio di onorare e ricordare tre donne vittime di femminicidio uccise a Chivasso e sarà progettata e gestita dal personale Centro e dalla Compagnia Teatrale Teatro a canone di Luca Vonella. I tre luoghi individuati saranno: il quartiere “La Quiete” (Via S. Eusebio angolo Via Brozola); via Torino angolo Vicolo dei Pescatori; il quartiere Chivasso Est, (zona giardinetti, in prossimità del servizio Gong). Il flashmob partirà alle ore 10.00 da Via S. Eusebio per poi spostarsi nelle zone indicate. Gli attori nelle loro performance utilizzeranno anche materiale informativo, striscioni, e saranno accompagnati da strumenti musicali come trombe e tamburi.

In che cosa consiste il Centro Antiviolenza? 

Da diversi anni, accoglie donne del chivassese vittime di violenza fisica, psicologica e stalking. Al centro, le donne trovano ascolto, professionalità, empatia e, eventualmente, ospitalità. Purtroppo, i numeri testimoniamo che il fenomeno è in crescita in tutto il territorio nazionale. I femminicidi si ripetono con cadenza regolare - in media uno ogni 3 giorni – Secondo i volontari e le volontarie del centro: “Si fa ancora troppo poco. Le donne spesso sono lasciate sole ad affrontare situazioni drammatiche in quanto le istituzioni non sono in grado di sostenere adeguatamente chi vuole sostenere le vittime di violenza nel  difficilissimo percorso di affrancamento dalla condizione nella quale si trovano".

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