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Cultura

Per il 55esimo anniversario, il Centro Pannunzio consegna il Premio a Giordano Bruno Guerri

Un anno denso di eventi per festeggiare i 55 anni del centro culturale Pannunzio, oggi più vitale che mai

Giordano Bruno Guerri

Quest'anno, il Premio Pannunzio verrà conferito all'intellettuale poliedrico Giordano Bruno Guerri.

Dettagli evento

Grande traguardo per il Centro culturale Pannunzio che quest’anno festeggia il 55esimo anno di fondazione: un’occasione per onorare il passato riflettendo sulle radici e sui valori fondamentali che guidano il centro nelle sue attività culturali, celebrare il presente e anticipare un futuro che, grazie alla sua forza innovatrice, si prospetta ancor più luminoso. L’associazione torinese prende il nome dal giornalista e politico Mario Pannunzio, il quale fu direttore di Risorgimento Liberale e de Il Mondo mentre, come politico, fu tra i fondatori del Partito Liberale e poi del Partito Radicale. In occasione della celebrazione dell’anniversario, dopo un anno ricco di eventi, lunedì 6 novembre il professor Pier Franco Quaglieni, uno degli esponenti più autorevoli della cultura liberale italiana di oggi, nonché Direttore Generale del Centro culturale, consegnerà il Premio Pannunzio all’intellettuale Giordano Bruno Guerri. L’evento privato si svolgerà durante una cena che si terrà al Ristorante Del Cambio di Torino, come annunciato nel corso di un’intervista a Radio Radicale il 30 ottobre scorso dallo stesso Quaglieni. È atteso alla serata anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano

Pier Franco Quaglieni, Direttore Generale del Centro culturale Pannunzio.

Giordano Bruno Guerri è considerato da molti una figura complessa, poliedrica e controversa, soprattutto per le sue posizioni politiche e ideologiche. Indipendentemente dalle motivazioni per le quali gli è stato attribuito il premio - e che saranno esplicitate solamente durante la serata del 6 novembre dalla dottoressa Marina Rota, componente del comitato direttivo del Pannunzio - è indiscutibile il fatto che Guerri abbia avuto e continui tuttora ad avere un impatto significativo sulla cultura e sulla vita pubblica italiana contemporanea.

Molte sono le definizioni che si possono applicare a Giordano Bruno Guerri: scrittore e giornalista, ha scritto numerosi libri e articoli su una vasta gamma di argomenti, dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica. Come giornalista, ha collaborato con importanti testate italiane. Da opinionista, è stato coinvolto in dibattiti politici e ha espresso posizioni su questioni di attualità, le quali spesso riflettono idee e posizioni conservatrici. Guerri è anche noto per i suoi saggi critici, in cui ha affrontato argomenti importanti e controversi, suscitando dibattiti e discussioni. Giordano Bruno è anche uno storico e critico letterario. Cultore della cultura italiana, Guerri è il presidente del Vittoriale degli italiani e, di recente, anche autore della sua ultima - e più importante - biografia del Vate: “Gabriele D'Annunzio. La vita come opera d'arte”.

Il premio Pannunzio

Ogni anno, a partire dal 1982, viene conferito il Premio Pannunzio. Si tratta di un riconoscimento molto prestigioso ed aperto a tutti gli intellettuali italiani, volto a premiare quelle personalità italiane della cultura, del giornalismo e dell'arte che si sono distinte per il loro spirito libero. Tra i diversi vincitori delle edizioni passate del concorso si ricordano: Giovanni Spadolini, Massimo Mila, Piero Angela, Giorgio Bocca, Furio Colombo, Paolo Mieli, Claudio Magris, Piero Ostellino, Enzo Bettiza, Nicola Abbagnano, Paolo Conte, Igor Man, Alberto Ronchey, Indro Montanelli, Pierluigi Battista, Antonio Ricci, Antonio Zichichi, Alan Friedman, Vittorio Feltri, Ezio Gribaudo, Alberto Angela, Allegra Agnelli, Ernesto Ferrero, Alain Elkann, Dacia Maraini, Elisabetta Casellati, Aldo Cazzullo e Mattia Feltri.

Il Centro culturale

Il Centro Pannunzio venne fondato nel 1968 dall’imprenditore e politico eporediese Arrigo Olivetti, dallo scrittore e regista Mario Soldati, dallo storico e saggista Pier Franco Quaglieni ed altri giovani studiosi dell'Università di Torino. Da allora, grazie alla volontà ed il contributo dei soci e delle socie, il centro è riuscito a conservare egregiamente l’intento iniziale, ossia di promuovere la cultura, le arti e la letteratura. Situato a Torino, nella sede storica di via Maria Vittoria 35 H, il centro Pannunzio si caratterizza da sempre per la sua laicità e per essere apartitico. L’associazione ha potuto vantare la presenza di uomini illustri e di cultura come Norberto Bobbio, Ugo La Malfa, Giuseppe Saragat e molti altri. A presiedere vi furono nomi del calibro di Arrigo Olivetti, Mario Bonfantini, Luigi Firpo, Mario Soldati, Alda Croce, Camillo Olivetti. Dal 2019, l’avvocato Chiara Soldati, nipote dello scrittore Mario Soldati, è la seconda donna nella carica di presidente dopo Alda Croce.

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