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"Bookolica" con libri e cocktail

Inizia giovedì 15 la rassegna letteraria organizzata da Raffaele Borghesio

Bar Cose Buone (Trino)

Bar Cose Buone (Trino)

Dettagli evento

Debutterà giovedì 15 giugno “Bookolica”, nuova rassegna letteraria a cura di Raffaele Borghesio che animerà i prossimi quattro giovedì del bar “Cose Buone” di corso Italia, cornice dell’iniziativa. 

La prima serata, con inizio alle 20, vedrà tre autori presentare i propri libri: Daniela Piazza con Il bastardo, Raffaella Podreider con Omicidio nel ghetto e Assunta Madera con Miracolo alle Casermette.

Spiega Borghesio: «La nostra idea è fare in modo che gli autori non si facciano concorrenza tra loro. Se proponessimo nella stessa serata libri dello stesso genere, i presenti potrebbero sceglierne uno anziché un altro. Differenziando l’offerta, si danno più possibilità di vendita a tutti».

Le serate avranno anche un tema in linea con lo stile del locale che ospita “Bookolica”: per il primo appuntamento sarà il cocktail Paloma, che verrà proposto ai presenti.

La prenotazione è gradita ma non obbligatoria, con obbligo di consumazione. Informazioni e prenotazioni via WhatsApp al 342.8068553.

Copertina de "Il Bastardo2

Ne Il bastardo, di Daniela Piazza, Francesco Fieschi, ambizioso nipote del Papa, non avrebbe mai immaginato che la relazione segreta con l’avvenente nobildonna Matelda de La Rocheblanche lo avrebbe fatto diventare cavaliere e imbarcarsi per la Settima Crociata.

Affascinato dalla prospettiva di combattere al fianco del re e guadagnarsi la gloria in difesa della Cristianità, si ritroverà invece costretto a destreggiarsi tra intrighi e invidie, tra potere temporale e spirituale, tra l’imperatore Federico II di Svevia, Papa Innocenzo IV e il Re di Francia Luigi IX. 

Copertina de "Omicidio nel ghetto" 

Omicidio nel ghetto di Raffaella Podreider è ambientato a Venezia nel 1616: due mercanti, Contarini e Vanin, sono pesantemente indebitati con Hirsh, l’ebreo del Banco Rosso. Vanin viene ucciso sulla porta di casa del banchiere, che viene incriminato e arrestato.

Ben vuole dimostrare l’innocenza del padre e contatta Sebastiano, figlio della vittima. I due improvvisati detective, nel loro bizzarro sodalizio, indagano dentro e fuori dal Ghetto, arrivando a scoprire sconcertanti verità.

In Miracolo alle Casermette Assunta Madera narra il grande miracolo economico che coinvolse Torino dalla fine degli anni Cinquanta agli anni Settanta:  una rivoluzione senza precedenti, un moto disordinato di uomini e di donne attratti da un’offerta lavorativa che appariva infinita.

Agricoltori e pastori si ritrovavano a maneggiare attrezzi meccanici ignoti e a respirare, tra lo smog, il profumo inconfondibile dei soldi in tasca. La popolazione della città, per effetto dell’emigrazione dal Sud, quasi raddoppiò nel decennio 1953-1963.

La profonda diversità culturale e identitaria che sfociava nella derisione e nel discredito dei terroni, dei mau mau e dei napuli, veniva tristemente supportata da certa stampa.

I bambini del Treno del Sole, che collegava il Sud agricolo al Nord sempre più industrializzato, sono i protagonisti di questo viaggio. Dalle Casermette alla Passerella Mazzini, dalla Reggia, allora rudere, alle parrocchie, con lo scrosciare delle acque dolci del Ceronda e della Stura come colonna sonora, attraversando vite e destini di un popolo che tra profonde crisi identitarie ed eroismi non premiati, tentava di essere comunità.

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