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Ivrea

Detenuti del carcere di Ivrea attori per un giorno

Uno spettacolo teatrale con le persone detenute del Carcere di Ivrea

FAHRENHEIT 451!

Dettagli evento

Una storia, Fahreneit 451, messa in scena dagli attori del Teatro a Canone e dai detenuti del Carcere di Ivrea. Loro: italiani, marocchini, rumeni. Loro: smarriti in un edificio che sembra una cattedrale triste nel deserto dei tartari; loro, che aspettano in purgatorio. Loro che vanno a caccia di libri e si esaltano a disprezzarli; poi man mano, spinti da Montag, il protagonista, il più dubbioso, avvertono sempre più il prurito della curiosità. E leggono. Si trasformano al punto da divenire uomini-libro e donne-libro, una comunità di fuorilegge che vive auto esiliata nei boschi. Ognuno di questi uomini e donne, impara a memoria un testo, un capostipite della cultura universale, per custodirlo oltre la guerra che fa da contorno a tutta la storia, leitmotiv di ogni tempo. La comunità di uomini-libro e di donne-libro, diventa così una Babele dove si leggono e imparano testi da tutto il mondo.

Forse questa fantascienza ci assomiglia un po’; forse gli attori sono degli uomini – libro, “indesiderabili che urlano nel deserto”, che imparano delle parole apparentemente fuori dal tempo, per non farle ammuffire. E se gli attori sono persone detenute questo può  diventare paradossale e lungimirante. Si, loro, persone detenute in un castello in cui il tempo sembra fermarsi ed ogni azione, ogni parola detta può essere il primo passo di una nuova traiettoria. 

Nel romanzo fantascientifico di Ray Bradbury, Fahreneit 451, scritto nel 1956 e ambientato in una società distopica, i libri vengono bruciati da un plotone di pompieri che non è più  addestrato a spegnere incendi, ma, per l’appunto, ad arrestare i lettori e ridurre le pagine scritte in cenere. Ed è a 451 gradi Fahrenheit che il foglio arde fino ad annerirsi e scomparire.

Raccontava Ludwik Flaszen, collaboratore letterario del regista polacco Jerzy Grotowski, che nella Polonia socialista, alcuni libri come La mente prigioniera di Czesław Miłosz, erano vietati e sequestrati. Erano libri clandestini.  

 

 

 

 

 

 

 

 

Fahreneit 451 è in cartellone il 17 marzo alle ore 20.30, al Teatro Giacosa, nell’ambito delle iniziative di “Ivrea Capitale italiana del libro 2022”.

 Lo spettacolo è l’esito finale del laboratorio teatrale “leggendo Evado”, realizzato nel carcere di Ivrea da Teatro a Canone e promosso dall’Associazione AVP “Tino Beiletti” e dalla Casa Circondariale. Alla fine dello spettacolo ci sarà  un dialogo con gli artisti e verranno raccolti fondi ad offerta per sostenere le attività culturali della Casa Circondariale. L’intera iniziativa sarà oggetto di un prodotto audiovisivo a cura di Chiara Crupi (Università La Sapienza di Roma).

L’evento ha il patrocinio del Comune di Ivrea ed è sostenuto dal Garante delle persone private della Libertà di Ivrea.

L’ingresso è libero su prenotazione, inviando una mail a leggendoevado@gmail.com.

Giacosa, 17 marzo, h 20.30

FAHRENHEIT 451

Tratto dal romanzo di Ray Bradbury
 (
Teatro a Canone )

Regia Luca Vonella
Aiuto regia e conduzione laboratorio Anna Fantozzi

Scenografie e costumi: Anna Fantozzi
Con: Lucio Barbati, Enzo Bertone, Anna Fantozzi e le persone detenute del Carcere di Ivrea

Foto: Marco Canario

Grafica: Luca Rasetti

Comunicazione: Asja Lanzetti, Federica Garzia, Lucio Barbati.

Una coproduzione:
Ivrea Capitale del libro, Associazione AVP Ivrea “Tino Beiletti”
Il Mutamento Zona Castalia – Teatro a Canone

  

 

 

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