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Sulla strada di Fratel Teodoreto: Pessinetto ricorda i suoi Venerabili

Il 27 settembre una giornata di incontri, arte e musica per celebrare la memoria di Monsignor Ilario Costa, Fratel Teodoreto Garberoglio e Gianfranco Molinari, figure che hanno lasciato un segno indelebile nella comunità

Sulla strada di Fratel Teodoreto: Pessinetto ricorda i suoi Venerabili

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Il prossimo sabato 27 settembre 2025 Pessinetto si prepara ad accogliere una tavola rotonda decisamente appassionante dal titolo: “Dalla storia per non dimenticare – Un’idea divenuta realtà sulla strada di Fratel Teodoreto”. Una giornata che si snoderà dalle 10 del mattino fino alle 20, nella suggestiva cornice della Casa Vacanze San Giuseppe in frazione Costa 67, con un ricco programma fatto di memoria, spiritualità, cultura e comunità.

La manifestazione nasce dal desiderio di riportare al centro due figure che hanno lasciato un segno indelebile nelle Valli e nel mondo cattolico. Il primo è monsignor Ilario Costa, originario di Pessinetto, missionario e vescovo nel Tonchino orientale, in Vietnam, dove fondò la prima comunità cattolica e dove morì nel 1754. La sua figura riemerse in paese quando don Silvio Ruffino recuperò un quadro che lo ritraeva con la significativa annotazione: “morì come visse con gran buon odore di santità”. Una memoria che alimenta ancora oggi la speranza di un riconoscimento ufficiale della sua santità.

Accanto a lui, la comunità ricorda fratel Teodoreto Garberoglio, nato a Vinchio nel 1871 e morto a Torino nel 1954, consacrato Venerabile da san Giovanni Paolo II nel 1990. Educatore, direttore di scuole e fondatore dell’Unione Catechisti del SS.mo Crocifisso e di Maria SS.ma Immacolata, ha incarnato una fede vissuta attraverso l’apostolato e la formazione. Il suo cammino verso la beatificazione è ancora aperto, seguito con dedizione da fratel Raffaele Norti, vicepostulatore della causa. È su questa “strada di Fratel Teodoreto” che si innesta l’incontro di Pessinetto, un percorso che non guarda solo al passato ma che si rinnova nel presente, anche grazie a chi come Gianfranco Molinarie la moglie Loredana hanno raccolto il testimone per mantenere viva la memoria.

L’evento sarà arricchito da diversi momenti culturali e artistici: in programma la mostra di quadri della pittrice Maura Omegna, capace di emozionare con il suo tratto sensibile, e l’accompagnamento musicale di un gruppo inedito, a sottolineare la dimensione corale della giornata. Non solo ricordo, dunque, ma anche condivisione, creatività e festa.

Il parterre degli interventi è ampio e significativo. Tra i relatori e gli ospiti figurano la sindaca di Pessinetto Chiara Tirelli, la direttrice Loredana Bulco, l’ingegnere Enrico Desideri del Politecnico di Torino e vicepresidente dell’associazione Perlacultura, l’architetto Roberto Cominetto, il consigliere regionale Alberto Avetta, il generale dei Carabinieri Vincenzo Giallongo, i parroci don Silvio Ruffino e don Claudio Pavesio, il sindaco di Bollengo Luigi Sergio Ricca, l’ex presidente della Comunità Montana Mauro Marucco. A moderare sarà Mauro Carmagnola, mentre la presenza dei giovani di Fedexal porterà nuova linfa a un incontro che guarda anche alle nuove generazioni.

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Nella riflessione non mancherà il legame con la più ampia tradizione della Chiesa: verrà ricordato come il 28 agostoricorrerà l’anniversario della morte di sant’Agostino (430–2030) e come l’attuale pontefice, papa Leone XIV, sia egli stesso un agostiniano. Una coincidenza che rinsalda il filo tra la spiritualità dei secoli passati e la sensibilità di oggi.

La tavola rotonda non sarà soltanto un momento di commemorazione, ma un’occasione per riaffermare l’identità di una comunità che, partendo dalla memoria dei suoi Venerabili, sa guardare al futuro. In un tempo in cui il rischio dell’oblio è sempre dietro l’angolo, Pessinetto riafferma la forza della sua storia e invita chiunque voglia partecipare a unirsi in questa giornata di incontro e riflessione. Un appuntamento che non è solo per gli addetti ai lavori o i fedeli più devoti, ma per tutti coloro che credono nel valore del ricordo come fondamento di una comunità viva e consapevole.

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