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14 Aprile 2023 - 16:34
Centro Amazon
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Data di inizio 20.04.2023 - 18:00
Data di fine 20.04.2023 - 20:00
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"Questo libro si basa su interviste condotte tra il 2017 e il 2021 con lavoratrici e lavoratori in diversi ruoli (da stagionale a manager) e reparti. La maggior parte delle interviste ha avuto luogo in Italia, ma ho parlato anche con amazoniani in Canada, Stati Uniti, Germania e Spagna, nonché con lavoratori di altre aziende dell’e-commerce".
Nelle prime righe della nota metodologica Alessandro Delfanti spiega il lavoro che c'è dietro il suo nuovo libro-inchiesta che verrà presentato giovedì 20 aprile, alle ore 18, presso la libreria Mille OOLP di via Dei Mille 30 a Torino.
"IL MAGAZZINO. LAVORO E MACCHINE AD AMAZON" è l'ultima fatica di Delfanti, autore italiano che si è da tempo trasferito in Canada.
A dialogare con lui ci sarà Stefania Barattini, coordinatrice regionale Gruppo Amazon (FIT CISL), che recentemente ha ottenuto insieme ai sindacati il cambio da 5 turni a 3 nel magazzino Amazon di Torrazza Piemonte.
"La brutale realtà lavorativa dei magazzini di Amazon, fatta di ritmi insostenibili, tattiche antisindacali aggressive e sorveglianza digitale, non è più un mistero, come testimoniato da numerose inchieste giornalistiche - si legge nella sinossi del libro -. Queste, per quanto necessarie, non restituiscono però la portata storica di quello che sta succedendo nei centri logistici del colosso di Seattle sparsi in mezzo mondo. Oggi sono loro, infatti, gli avamposti del capitalismo, come negli anni Sessanta e Settanta del Novecento lo furono le fabbriche del Nord Italia che alimentarono il boom economico. Ed è proprio tra le mura dei magazzini di Amazon che si sta ridefinendo il nuovo rapporto, conflittuale, tra capitale e lavoro. Alessandro Delfanti li ha visitati, questi magazzini, e ha intervistato decine di dipendenti ed ex dipendenti. Il racconto che emerge dalle pagine del suo libro diventa l’innesco per una riflessione che arriva al cuore del capitalismo digitale contemporaneo e ne mette a nudo la contraddizione più importante: la tecnologia e l’automazione non mirano a sostituire il lavoro umano, bensì a misurarlo e sottometterlo. Qualcosa però sta cambiando, come hanno dimostrato gli scioperi degli ultimi anni. E una resistenza è possibile".
La copertina del libro "Il Magazzino" di Alessandro Delfanti
"È una storia diversa da quella che sta scrivendo Amazon - spiega l'autore -. Una storia che raccontata dal basso porta alla luce i rapporti sociali che si celano dietro quel logo sorridente".
L'organizzazione del lavoro all'interno dello stabilimento Amazon di Torrazza Piemonte è stata al centro delle cronache locali e non solo con l'arrivo di tre nuovi turni dopo il questionario interno di Filt Cgil e Fit Cisl.
Lo stabilimento Amazon di Torrazza Piemonte
A seguito dell’indagine promossa all’interno del sito dalle RSA e strutture territoriali FILT CGIL e FIT CISL nelle assemblee del 9 Gennaio 2023, il 95% di chi aveva risposto al questionario dei due sindacati (oltre 500 addetti su un totale di 1600 con contratto a tempo indeterminato) chiedeva maggiore conciliazione dei tempi vita-lavoro dichiarando un notevole disagio in quanto i turni rendevano di fatto complicata ogni loro programmazione di vita famigliare e di socialità con difficoltà ad avere un corretto equilibrio metabolico.
Dopo le assemblee con i lavoratori e i risultati del questionario, le strutture territoriali FILT CGIL e FIT CISL con le loro rispettive RSA hanno ottenuto una serie di incontri nei quali hanno avanzato delle richieste importanti di modifiche migliorative dei turni con l’obiettivo di garantire ai lavoratori minori disagi e un giusto equilibrio per conciliare i tempi di vita/casa e lavoro.
“Il 23 marzo 2023 si è concluso un importante e difficile percorso congiunto di grande sinergia tra i territoriali FILT CGIL, FIT CISL e AMAZON Logistica – spiegavano, con una nota, Francesco Imburgia di FILT CGIL Coordinatore Regionale (Dipartimento Trasporto Merci – Logistica) e Stefania Barattini di FIT CISL coordinatrice regionale Gruppo Amazon – sulla complicata trattativa turni di lavoro debitamente sottoscritta dalle parti, determinando 3 proposte migliorative di nuove turnazioni di cui una a 3 turni con elementi di ampia flessibilità a favore dei lavoratori come auspicavamo, presentate in data odierna (27 marzo) ai lavoratori nelle assemblee sindacali per la fase di consultazione”.
Una delle tante proteste che hanno interessato i lavoratori di Amazon Italia
Questo era invece il commento dell'azienda: "In Amazon privilegiamo da sempre un rapporto aperto e diretto con i dipendenti. In un'ottica di continua innovazione abbiamo introdotto, nel settembre dello scorso anno, un progetto pilota per un nuovo modello di rotazione su cinque turni per il centro di distribuzione di Torrazza Piemonte".
Uno stabilimento Amazon
"Dopo un periodo di prova - spiegava Amazon - abbiamo chiesto ai nostri dipendenti un riscontro in merito. Abbiamo ascoltato le loro richieste, opinioni e suggerimenti, anche tramite i loro rappresentanti e abbiamo quindi elaborato delle proposte di nuovi modelli di turnazione che abbiamo condiviso in questi giorni con le rappresentanze sindacali di sito. Tra le varie proposte, quella che è stata maggiormente apprezzata dai dipendenti combina una rotazione su tre turni con elementi di flessibilità. Oltre agli strumenti già consolidati che consentono di scambiare un giorno lavorativo con un giorno di riposo e viceversa, oppure di scambiare il turno di una intera settimana con quello di un altro o un'altra collega, ora i dipendenti potranno, a seconda delle proprie esigenze personali, posticipare o anticipare il proprio turno usufruendo di due nuove fasce orarie, una con inizio alle 10.15, la seconda con inizio alle 19".
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