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Elena Colombo, la memoria che interpella il presente: a Forno Canavese la presentazione del libro di Fabrizio Rondolino

Una serata con istituzioni, ANPI e associazioni culturali per ricordare la storia della bambina ebrea deportata nel 1944. L’iniziativa prosegue il giorno successivo con l’incontro dell’autore nelle scuole di Rivarolo Canavese

L' autore

Fabrizio Rondolino

Dettagli evento

Il Comune di Forno Canavese, in collaborazione con il Comune di Rivarolo Canavese e con le rispettive sezioni ANPI, invita la cittadinanza a una serata dedicata alla memoria e alla ricostruzione storica. L’iniziativa è promossa dall’Assessorato all’Istruzione tramite l’assessora Laura Tomasi Cont, con il contributo dell’Associazione Culturale Gli Amis dal Furn, rappresentata dal consigliere comunale delegato alla Cultura e presidente dell’associazione, Alessandro Alice.

Lunedì 8 dicembre 2025, alle 21, nei locali dell’Ex Area Obert in via Truchetti a Forno Canavese, si terrà la presentazione del libro di Fabrizio Rondolino, “Elena. Storia di Elena Colombo, una bambina sola nella Shoah”. Il luogo scelto per l’incontro non è casuale: proprio qui, l’8 dicembre 1943, Elena Colombo e i genitori furono arrestati perché ebrei, dando inizio alla vicenda che il volume ricostruisce attraverso documenti, archivi e testimonianze.

La serata sarà moderata dalla professoressa Alfreda Da Roit e accompagnata da un intervento musicale degli Amis dal Furn. Per l’occasione saranno esposti i lavori degli alunni dell’Istituto Comprensivo di Forno nella mostra dal titolo “Da Elena Colombo ai giorni nostri: i bambini e la guerra”.

La storia riportata da Rondolino segue il percorso della famiglia Colombo: dopo essere fuggiti da Torino per i bombardamenti, Elena e i genitori Alessandro Colombo e Wanda Foa trovarono rifugio a Rivarolo Canavese dal dicembre 1942 al settembre 1943. In corso Indipendenza, davanti all’abitazione che li ospitò, è stato installato un totem commemorativo. Dopo l’8 settembre e l’occupazione tedesca, furono costretti a nascondersi e si spostarono in una baita della frazione Milani, a Forno Canavese, dove nel 2023 è stata apposta una targa in loro ricordo. Qui, l’8 dicembre 1943, furono catturati dai tedeschi.

I genitori vennero deportati immediatamente ad Auschwitz: Wanda Foa morì il 6 febbraio 1944, il giorno stesso dell’arrivo; Alessandro Colombo morì il 30 novembre dello stesso anno, senza sapere della sorte della figlia. Elena, invece, fu affidata temporaneamente ad amici di famiglia e rimase con loro per tre mesi, prima di essere deportata ad Auschwitz, dove venne uccisa nella camera a gas il 10 aprile 1944, a soli dieci anni e dieci mesi. La sua vicenda rappresenta un caso unico nella storia della Shoah italiana: è l’unica bambina ebrea documentata ad aver affrontato da sola arresto, deportazione, viaggio nel vagone piombato, selezione e morte.

Nel 2023, la scuola primaria di Forno Canavese è stata intitolata alla piccola Elena, e la sua storia è stata raccontata anche in un docufilm prodotto dalla Rai, “La cartolina di Elena”.

L’impegno proseguirà martedì 9 dicembre, quando Rondolino incontrerà gli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Guido Gozzano” di Rivarolo Canavese.

L’iniziativa, frutto della collaborazione tra Comuni, ANPI, scuole e associazioni culturali, intende offrire un’occasione di conoscenza e responsabilità civile, riportando al centro una vicenda storica che interpella ancora oggi.

 

La piccola Elena Colombo con la sua famiglia

La piccola Elena Colombo 

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