Ore 19
Airc, pazienti oncologici non rimandino terapie
I pazienti oncologici possono essere più esposti al rischio di infezione e di eventuali complicanze, ma non ci sono ragioni che giustifichino l'interruzione o il rinvio di una terapia oncologica per l'epidemia di Sars-Cov-2 in atto. Lo affermano tre esperti - Giovanni Maga, direttore del laboratorio di Virologia molecolare presso l'Istituto di genetica molecolare del CNR di Pavia, Michele Milella, direttore del Dipartimento di oncologia dell'Università di Verona, e Francesco Perrone, direttore dell'Unità sperimentazioni cliniche dell'Istituto nazionale tumori di Napoli - interpellati dalla Fondazione Airc per la ricerca sul cancro per alcune raccomandazioni ai pazienti. "Le terapie immunosoppressive - spiega Maga - che riducono l'efficienza del sistema immunitario, espongono a un maggiore rischio di contrarre qualunque infezione. Non vi sono indicazioni che un paziente oncologico sia più a rischio di infettarsi specificamente con Covid-19. Inoltre, verosimilmente, maggiore è la gravità del tumore sottostante e maggiore sarà il rischio di andare incontro a un decorso dell'infezione da Covid-19 più grave rispetto a una persona sana". Non ci sono ragioni che giustifichino l'interruzione o il rinvio di una terapia oncologica, afferma Milella. "L'unica ragione che potrebbe portare a una decisione di questo tipo potrebbe essere il rischio sanitario connesso al luogo dove vengono effettuate le cure. In questo caso vorrebbe dire che il reparto di Oncologia della struttura di riferimento è stato esposto all'infezione da coronavirus, com'è per esempio accaduto a Crema". Le indicazioni per la prevenzione per i pazienti sono le stesse della popolazione generale. "La mascherina serve solo nel caso in cui si pensi di poter essere affetti dall'infezione - sottolinea Perrone - e nel caso in cui si assista una persona sicuramente contagiata. Può anche essere utile per coloro che assistono malati di tumore in condizioni di immunosoppressione, per esempio durante l'abbassamento dei globuli bianchi causato dalla chemioterapia".
Camera Commercio, fondo di 1 mln per emergenza
La Camera di Commercio stanzierà un fondo straordinario di un milione di euro a cui la Giunta camerale, che sarà eletta il 18 marzo, potrà attingere per provvedimenti tempestivi e incisivi per fronteggiare l'emergenza. Lo hanno deciso le forze economiche che fanno parte della cabina di regia, riunita oggi dal neopresidente Dario Gallina, "determinate nell'attivare una forte e comune azione di rilancio economico". La Camera di Commercio promuoverà inoltre la diffusione di linee guida comportamentali e sanitarie per datori di lavoro e imprese e la creazione di "Protocolli di normalità". Per aiutare le imprese sono state individuate azioni comuni da intraprendere a partire dal credito e dal sostegno al reddito dei lavoratori estendendo la cassa integrazione e rifinanziando quella in deroga.Gli ammortizzatori sociali vanno inoltre applicati anche ai lavoratori autonomi, ai professionisti e alle piccolissime aziende, particolarmente presenti nei settori del turismo e dei trasporti. È stato costituito un gruppo di lavoro che, sotto la guida della Camera di commercio di Torino, dovrà predisporre iniziative di comunicazione per l'immediato e per il medio-lungo periodo Nell'incontro è emersa la richiesta di avviare un piano di investimenti infrastrutturali a livello nazionale e soprattutto regionale con risorse già disponibili e con la nomina di un commissario per l'avvio delle singole opere.
Azzolina, torneremo presto alla normalità
"Questa situazione non ha precedenti. È una sfida per tutto il mondo della scuola. Viviamola con responsabilità e impegno. Diamo il massimo. Usciremo da questa situazione per tornare presto alla normalità. La scuola non si ferma". Lo scrive su fb la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina.
Sindaco Novi Ligure, tutelare nostra salute
"Purtroppo anche nell'Ospedale della nostra città c'è stata la prima vittima del cosiddetto Coronavirus. Esprimo ai suoi familiari le mie più sentite condoglianze, quelle dell'Amministrazione comunale tutta e dell'intera comunità novese". Così il sindaco di Novi Ligure, Gian Paolo Cabella, rinnovando l'appello ai suoi concittadini per un comportamento responsabile. "Ognuno di noi - dice il primo cittadino - utilizzando la propria intelligenza e il proprio buonsenso, può sicuramente fare la propria parte per contenere la diffusione del contagio. La nostra salute è il bene superiore da tutelare".
Coronavirus: in Germania il primo focolaio europeo
Silenzioso e impercettibile, il primo focolaio dell'epidemia del nuovo coronavirus è comparso in Germania, a Monaco, e potrebbe essere collegato a molti casi in Europa e in Italia. L'Europa è anche una delle tre vie che il coronavirus SarsCoV2 ha seguito per diffondersi dalla Cina nel resto del mondo, ha osservato la virologa Ilaria Capua, direttrice del centro 'One Health' dell'università della Florida. Le altre due vie sono quelle dalla Cina vanno verso gli Stati Uniti e verso Corea e Australia. "Va sfatato - ha aggiunto Capua - il mito che l'Italia abbia diffuso il virus" e "il dato evidente è che la dinamica dell'infezione in Europa è diversa da quella raccontata finora". Sono numerosi i gruppi di ricerca che stanno seguendo le tracce del virus scavando nei dati delle oltre 150 sequenze genetiche depositate nelle due grandi banche dati chiamate Gisaid e GeneBank, liberamente accessibili. Esattamente 14 anni fa la virologa si era battuta perché strumenti del genere venissero messi a disposizione degli studiosi di tutto il mondo. La lotta di allora riguardava le sequenze genetiche dei virus dell'influenza, oggi le banche dati si rivelano cruciali per ricostruire il cammino dell'epidemia Covid-19. Dall'Italia sarebbe utilissimo avere un maggior numero di sequenze per rintracciare il cammino del virus, ha rilevato Capua, ma "è comunque inutile cercare ancora di rintracciare il paziente zero: potrebbe essere uno, ma potrebbero essere centinaia. Quello che sappiamo è che il nuovo coronavirus è arrivato in Europa dalla Cina probabilmente in gennaio, portato da centinaia di persone". Quando un virus si diffonde, infatti, può mutare in modo casuale e tracciare questi cambiamenti permette di seguirne l'evoluzione, individuando collegamenti a prima vista insospettabili. Per questo è molto importante ottenere le sequenze genetiche del coronavirus SarsCoV2: analizzandole i ricercatori stanno costruendo un albero genealogico del virus quasi in tempo reale E' quanto accade sul sito web aperto chiamato Nextstrain, fondato e diretto dal gruppo guidato da Trevor Bedford, del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle. Qui vengono confrontate e analizzate le sequenze del nuovo coronavirus per rintracciare somiglianze di famiglia, come quelle che indicano come l'Europa costituisca un'area unica, distinta da quella di Stati Uniti e Corea. Tutto questo è un esempio eloquente della velocità con cui vengono prodotti risultati scientifici, nella prima epidemia della storia seguita con un questo dettaglio e quasi in tempo reale, per fornire il virus lungo il suo cammino e per andare a scoprire scenari che a volte sono molto diversi dalle impressioni che si potrebbero avere a prima vista. E' così, per esempio, che "dal primo febbraio circa un quarto delle nuove infezioni in Messico, Finlandia, Scozia e Italia, come i primi casi in Brasile, appaiono geneticamente simili al focolaio di Monaco", ha detto Bedford. "Il fatto che un focolaio sia stato identificato e contenuto - ha aggiunto - non significa che questo caso non continui ad alimentare una catena di trasmissione non rilevata finché non cresca tanto da avere dimensioni consistenti". Ed è così, infine, che la sequenza genetica del virus presente nel primo caso rilevato in Brasile a fine febbraio, un uomo di 61 anni tornato dalla Lombardia, ha ricondotto a focolaio in Germania, scaturito da un passeggero malato che aveva viaggiato dalla Cina.
Azzolina, sospensione scuola è misura coerente
"Tenere chiuse le scuole nella zona rossa e sospendere l'attività didattica nel resto del Paese è una misura precauzionale, coerente con le altre azioni già messe in campo dal Governo, e confortata dalle massime autorità sanitarie, che lo hanno ribadito anche in queste ore". Lo sottolinea la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina su Fb. "Sapete che è stata una decisione molto sofferta. Ma forse avrete sentito anche di misure analoghe alle nostre adottate in altri Paesi del mondo. Non dobbiamo essere spaventati. È il momento di restare uniti, e di fare ognuno la propria parte".
Mattarella, in zone rosse grande serietà
Ringrazio "i nostri concittadini delle zone rosse, per il modo con cui stanno affrontando i grandi sacrifici a cui sono sottoposti". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio video, ricordando che stanno rispettando "con grande serietà" i criteri di comportamento per combattere il coronavirus.
Ore 18
Verso 1 mld sanità per medici e dotazioni
Circa un miliardo per l'assunzione di nuovi medici e infermieri e per aumentare le dotazioni di attrezzature adeguate a fronteggiare l'emergenza Coronavirus. Secondo quanto apprende l'ANSA a tanto ammonterebbero le risorse aggiuntive che il governo punta a destinare al Servizio sanitario nazionale con il nuovo decreto per contrastare gli effetti dell'epidemia.
Alpitour, campagna per sostenere il turismo
Cercare di supportare le vendite, dare sostegno alle agenzie e, soprattutto, rassicurare i viaggiatori sulla possibilità di pianificare senza timore le future vacanze, Nasce con questo obiettivo la campagna 'Alpitour è con te' che permette di annullare una vacanza per qualsiasi motivo e in completa sicurezza e senza penali. Il messaggio positivo per rilanciare il turismo e dare la serenità necessaria alle persone che desiderano scegliere la prossima vacanza in momento delicato e complesso arriva da tutte le società di tour operating del Gruppo, Alpitour, Eden Viaggi, Press & Swan, La campagna vedrà coinvolte le linee di prodotto più conosciute e i prodotti flagship di ogni brand del Gruppo. Fino al 31 marzo, si potranno prenotare viaggi, con partenze fra maggio e fine agosto verso tutte le destinazioni del Gruppo, tutelati dalla consapevolezza di poter annullare la vacanza senza penali previste da contratto. È sufficiente tener conto delle seguenti condizioni: per tutti i pacchetti con volo charter fino a 14 giorni ante partenza, fino a 30 giorni per i voli di linea e fino a 8 giorni per il solo soggiorno in Italia (salvo condizioni migliorative come da cataloghi). Per chi volesse essere ancora più tutelato, resta ovviamente possibile sottoscrivere anche le abituali polizze integrative a copertura totale, fino al giorno della partenza. Saranno inviate comunicazioni e newsletter a partner, rete commerciale, agenti di viaggio e clienti.
Coronavirus stravolge vita Chiesa.Nuove misure Vaticano
Atmosfera surreale in Vaticano con piazza San Pietro praticamente vuota e nessuna fila ai metal detector per entrare in basilica. Via della Conciliazione deserta e poca la gente nei negozi e bar della zona. E' l'effetto coronavirus che aveva già assottigliato nei giorni scorsi le presenze di pellegrini e turisti. E mentre il Vaticano si sta organizzando rispetto alle nuove misure varate dal governo italiano per contenere il contagio, il Papa sta meglio. "Procede positivamente il decorso del raffreddore diagnosticato al Santo Padre, che continua a celebrare quotidianamente la Santa Messa e a seguire gli esercizi spirituali", ha fatto sapere il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni. E aggiunge che "relativamente all'attività del Santo Padre, della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano dei prossimi giorni, sono allo studio misure volte ad evitare la diffusione del covid-19, da implementare in coordinamento con quelle adottate dalle autorità italiane". Tra i prossimi grandi appuntamenti pubblici del Papa ci sono l'Angelus, domenica 8 marzo, e l'udienza generale di mercoledì 11 marzo. Occorrerà vedere se saranno confermati e, nel caso, con quali modalità. L'emergenza virus sta dunque cambiando anche la vita della Chiesa che, in piena Quaresima, deve rivedere le agende delle parrocchie. La Conferenza Episcopale Italiana ha dato le sue indicazioni: se "nelle aree non a rischio", assicurando il rispetto delle nuove indicazioni del governo, compresa la necessità di tenere la distanza di almeno un metro tra i fedeli, la Cei ribadisce "la possibilità di celebrare la Santa Messa", resta tutto fermo invece nelle zone maggiormente colpite dai contagi. Niente messe dunque in tre regioni (Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) e in alcune province (Savona, Pesaro e Urbino). Portoni chiusi anche alle università pontificie. La Pontificia Università Gregoriana, retta dai Gesuiti, la Pontificia Università Lateranense, detta "l'università del Papa", e la la Pontificia Università Urbaniana, che fa capo alla Congregazione vaticana per l'Evangelizzazione dei Popoli, hanno ufficialmente comunicato di avere sospeso le attività didattiche fino al 15 marzo. Chiuso anche l'ateneo dell'Opus Dei, la Santa Croce, che da lunedì 9 marzo partirà con le lezioni in streaming. Pressoché ovunque sono state sospese anche le attività di catechismo e oratorio, a partire dalla 'diocesi del Papa', quella di Roma. Niente corsi di preparazione al matrimonio o pellegrinaggi. Cautele per i sacerdoti che visitano i malati invitati, dal Vicariato, ad indossare le mascherine. Messe solo se c'è lo spazio adeguato per il droplet. Altrimenti l'invito è a farle all'aperto o a dirottare i fedeli nelle grandi chiese del centro storico. Cambia anche il modo di fare i servizi legati alla carità. Alla mensa Caritas di Catania, per esempio, i pasti vengono distribuiti solo fuori dall'edificio. E Sant'Egidio ha cominciato a distribuire ai senzatetto, insieme al cibo, le bottigliette di gel igienizzante. Rinviate in molti casi le benedizioni dei sacerdoti alle famiglie che si fanno proprio nel periodo pre-pasquale. Fermo in tutta Italia anche il mondo degli scout.
Covid19, lirica in crisi chiede moratoria dai debiti
Le Fondazioni liriche chiederanno al ministero una moratoria sul pagamento della quota della legge Bray per il 2020. E' il primo provvedimento auspicato per far fronte alla crisi del settore causata dalle chiusure per il corona virus. Lo ha annunciato nel corso di una conferenza stampa il sovrintendente del Carlo Felice Claudio Orazi. Per il Teatro genovese si parla di circa 400 mila euro che sarebbero provvidenziali per assestare il bilancio in un momento decisamente difficile. Il decreto del Presidente del Consiglio emanato ieri sera sospende "le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo sia pubblico che privato che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro". Di fatto , dunque, tutti i teatri debbono bloccare la loro attività. "Il 2 marzo scorso - ha spiegato il sovrintendente Orazi - prima, quindi del Decreto emanato ieri, ci siamo riuniti come tavolo dell'Anfols (l'associazione nazionale delle fondazioni liriche, ndr) e abbiamo espresso apprezzamento per il lavoro svolto dal nostro ministero. Abbiamo poi sottoposto alcune azioni che consentano ai Teatri di svolgere in sicurezza l'attività ordinaria. C'è naturalmente una preoccupazione generale unita tuttavia alla volontà di superare tutti insieme il momento critico". La richiesta di moratoria sul pagamento della legge Bray è una delle strade individuate per favorire un superamento della attuale crisi: "Abbiamo discusso sulla possibilità di individuare risorse aggiuntive che possano integrare il Fus e affiancarsi alla sospensione del pagamento della Bray - ha detto Orazi -. L'intero sistema rischia e quindi è auspicabile una visione d'insieme". Il governo ha già stanziato fondi a sostegno dell'economia e altri sono stati promessi a medio termine: l'auspicio delle Fondazioni liriche è "che si possa attingere da lì per compensare almeno parzialmente le perdite derivate dalla forzata chiusura di queste settimane. Siamo continuamente in contatto fra noi, coordinati dal nostro presidente, il sovrintendente di Palermo Francesco Giambrone. E stiamo lavorando per concordare alcuni aspetti relativi alla organizzazione del lavoro in questa fase di chiusura". Non è da escludersi qualche iniziativa musicale in streaming, fatta salva la tutela della salute dei lavoratori, nel rispetto quindi delle norme inserite nel Decreto di ieri.
Langhe Monferrato Roero sostengono turismo
L'Ente Turismo Langhe Monferrato Roero istituisce un tavolo di monitoraggio "per garantire sostegno al turismo locale" alle prese con l'emergenza coronavirus. L'obiettivo, si legge in una nota, è quello di "affrontare la situazione, attivando non solo un monitoraggio efficace sull'evoluzione di quanto sta avvenendo, ma anche per avviare nuovi progetti utili a contrastare questa fase transitoria di crisi". "La vera sfida - spiega il presidente dell'Ente, Luigi Barbero - è avere la forza per affrontare l'emergenza, concentrandoci sulle rilevazioni e puntando su attività di comunicazione, per rilanciare la destinazione nel mercato internazionale, appena le condizioni globali lo permetteranno. Questo è il momento - aggiunge Barbero - per i componenti della filiera turistica locale, pubblici e privati, di manifestare ancora di più unione d'intenti e uniformità di obiettivi". L'Ente, che sta lavorando con Enit e Regione Piemonte, sta vagliando nuovi investimenti insieme ai responsabili delle associazioni di categoria (commercianti, albergatori e ristoratori) e consorzi turistici dei territori patrimonio Unesco.
21,8% malati in più, incremento guariti del 50%
I malati di Coronavirus in Italia sono oggi 3.296, con un incremento di 590 rispetto al giorno prima pari al 21,8%, mentre ieri l'aumento era stato del 19,5%. Il dato risulta dai numeri forniti della protezione civile. Per quanto riguarda i guariti, sono 414 in Italia, 138 in più di ieri, con un incremento del 50% (ieri la percentuale era stata del 72,5%). I morti sono 148, 41 in più di ieri, con un incremento del 38,3% (ieri invece del 35,4%).
Alessandria apre Unità coordinamento comunale
Il Comune di Alessandria ha costituito un'Unità di Coordinamento interna per il contrasto e la diffusione del Covid-19. Tra le attività, le relazioni con Unità di Crisi regionale, Asl-Al, Azienda Ospedaliera Alessandrina e Prefettura, Comuni centro-zona per coordinamento e raccordo iniziative; eventuale attivazione del Centro Operativo Comunale. L'Unità è stata dotata di un canale autonomo di comunicazione: i cittadini che hanno necessità di informazioni, indicazioni e approfondimenti possono scrivere all'indirizzo
covid19@comune.alessandria.it.
Mascherine fino a 20 euro, 4 denunce a Torino
Mascherine che da 50 centesimi sono arrivate a costare 20 euro l'una. E' una delle scoperte fatte dai carabinieri del Nas in una serie di accertamenti svolti a Torino e nel circondario in relazione all'emergenza Coronavirus. I controlli, che secondo quanto si è appreso riguardano farmacie e negozi di ferramenta ma non risparmiano le ditte fornitrici dei materiali, hanno portato a quattro denunce per il reato di "manovre speculative su merci". I militari hanno riscontrato prodotti venduti con rincari anche superiori al 300%.
Sospesi spettacoli Erba, Alfieri e Gioiello
Sono sospesi tutti gli spettacoli previsti nei teatri Erba, Alfieri e Gioiello" In osservanza del nuovo decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri sull'emergenza da Covid-19, Lo rende noto Torino Spettacoli. "Stiamo collaborando con le Compagnie per riprogrammarli in altre date. Le biglietterie sono temporaneamente chiuse", si legge in una nota.
Fino al 3 aprile certificato per rientro scuola
Fino al prossimo 3 aprile, per le assenze per malattia superiori a 5 giorni, serve il certificato medico per poter rientrare a scuola. La disposizione è valida per tutti, alunni e personale scolastico. L'obbligo è stato ripristinato per tutti, su tutto il territorio nazionale, in deroga a qualsiasi altra disposizione. Lo prevede il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri varato ieri.
Ravanelli, fondamentale unità intenti
"Confindustria Piemonte sta collaborando attivamente con l'amministrazione regionale nel definire i provvedimenti necessari a fronteggiare questa crisi. Specifica attenzione va posta al tema dell'export, con iniziative mirate a preservare il Made in Italy che rischia un forte indebolimento". Lo afferma il presidente di Confindustria Piemonte, Fabio Ravanelli, che ha affidato a un video - diffuso tramite i canali social dell'associazione - un messaggio di vicinanza e incoraggiamento alle imprese, piemontesi e italiane, che stanno affrontando l'emergenza legata al Coronavirus, con impatti ormai dilaganti su produzione, consumi interni ed export. "Un particolare apprezzamento - dice Ravanelli - va a lavoratori, lavoratrici e aziende che stanno mettendo il massimo impegno nel coniugare una fondamentale necessità di tutela della salute con altrettante esigenze legate all'economia. L'impresa italiana possiede comunque doti di resilienza, flessibilità e capacità di adattamento che le consentiranno di superare questo momento di difficoltà, adottando soluzioni alternative efficaci, come lo smart working. Fondamentale agire con unità d'intenti e impegno comune".
Gite scolastiche sospese fino al 3 aprile
Gite scolastiche sospese fino al 3 aprile: è quanto prevede il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di ieri che ha sospeso i viaggi d'istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, comprese le fasi distrettuali, provinciali o regionali dei campionati studenteschi programmate dalle istituzioni scolastiche. Precedentemente le gite erano sospese fino al 15 marzo.
A.Mittal nega assemblea lavoratori Genova
ArcelorMittal nega ai lavoratori l'assemblea convocata per lunedì mattina spiegando che per ottemperare al decreto dell'esecutivo sull'emergenza sanitaria le assemblee potranno svolgersi solo a partire dal 4 aprile. L'assemblea era stata convocata dopo l'avvio da parte dell'azienda della procedura di cassa integrazione per 130 lavoratori. "Questa è la prova del cinismo e dell'arroganza dell'azienda - commenta il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro - che utilizza coscientemente il coronavirus per impedire ai lavoratori di difendersi dalla loro prepotenza". Per la Fiom si tratta di un tentativo di "impedire che i lavoratori siano informati e decidano come reagire alle provocazioni aziendali visto che non abbiamo visto provvedimenti simili rispetto alle mense o agli spogliatoi per esempio". La risposta dei lavoratori è quella di darsi appuntamento comunque lunedì 7 febbraio alle 7 davanti alla fabbrica e decidere che iniziative intraprendere. "Hanno fatto male i loro calcoli - dice Manganaro - lotteremo comunque contro il tentativo che hanno messo in atto di far morire la fabbrica".
Borrelli, nessuna criticità in ospedali
"Non ci sono criticità nei nostri ospedali, compresi quelli della Lombardia che sono oberati di lavoro". Lo ha detto il commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa alla protezione civile ribadendo che è già in atto "il piano di potenziamento delle terapie intensive e sub intensive".
Borrelli, 3.296 malati e 148 morti
Sono 3.296 i malati per coronavirus in Italia, con un incremento di 590 persone in più rispetto a ieri e 148 i morti, 41 in più. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile. Dai dati della Protezione Civile emerge che sono 1.777 i malati in Lombardia, 658 in Emilia Romagna, 380 in Veneto, 106 in Piemonte, 120 nelle Marche, 45 in Campania, 21 in Liguria, 60 in Toscana, 41 nel Lazio, 21 in Friuli Venezia Giulia, 16 in Sicilia, 12 in Puglia, 8 in Abruzzo, 7 in Trentino, 7 in Molise, 9 in Umbria, 1 in provincia di Bolzano, 2 in Calabria, 2 in Sardegna, uno in Basilicata, e 2 Valle d'Aosta. Le vittime sono 98 in Lombardia (25 in più di ieri), 30 in Emilia Romagna (+8), 10 in Veneto (+4), 4 nelle Marche, 3 in Liguria (+2) e uno in Puglia. Complessivamente sono finora 3.858 i contagiati totali dal coronavirus, comprese le vittime e le persone guarite. Quanto ai tamponi, ne sono stati eseguiti 32.362, dei quali oltre oltre 27mila in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.
Borrelli, 414 i guariti, 138 in più di ieri
Sono 414 i guariti dal coronavirus in Italia, 138 in più rispetto a ieri. Lo ha detto il commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione civile.
Ore 17
Frediani (M5S), sostenere lavoratori cultura
"Chiediamo alla Regione Piemonte di creare un capitolo nel bilancio regionale per finanziare un fondo dedicato alla crisi delle piccole realtà culturali messe a dura prova dall'emergenza coronavirus". Lo afferma, in una nota, la capogruppo M5S in Regione Piemonte, Francesca Frediani. "Presenteremo la nostra proposta nei prossimi giorni, in occasione della discussione del bilancio di previsione - aggiunge l'esponente pentastellata - Sono molti infatti i lavoratori del settore che stanno attraversando un momento di difficoltà. Ne elenchiamo alcuni: artisti e tecnici impegnati in produzioni cancellate, lavoratori a partita iva impiegati in attività culturali, turistiche e di spettacolo, lavoratori con contratti a tempo determinato i cui impegni sono stati annullati per chiusura attività oltre ai molti lavoratori e collaboratori di associazioni culturali. Chi lavora in queste realtà deve fare i conti con condizioni di lavoro poco tutelati già nella normalità, figurarsi in condizioni emergenziali .Serve la collaborazione di tutte le istituzioni per attuare misure straordinarie e definire misure strutturali, trovando la disponibilità di risorse soprattutto per le piccole realtà che rischiano di non risollevarsi".
Torino, da sabato sanificazione Palagiustizia
Cominceranno nel pomeriggio di sabato le operazioni di sanificazione del Palazzo di giustizia di Torino e della sede distaccata delle ex Nuove. L'iniziativa è stata presa nel quadro delle misure di profilassi e di prevenzione dei contagi da Coronavirus. E' quanto è emerso oggi dopo una riunione tra i vertici degli uffici giudiziari subalpini e dei rappresentanti dell'avvocatura. Nel corso dell'incontro si è parlato anche dell'astensione dalle udienze e dalle attività giudiziarie proclamata dal 6 al 20 marzo, a livello nazionale, dall'Organismo congressuale forense. Il presidente della Corte d'appello di Torino, Edoardo Barelli Innocenti, ha fornito ai presidenti di sezione una serie di indicazioni. "I termini del preavviso - ha detto il magistrato all'ANSA - non sono stati rispettati ma non siamo noi a dover valutare sulla legittimità di un'iniziativa che peraltro, a quanto si legge nella delibera dell'Ocf, è diretta contro provvedimenti del governo che non riguardano direttamente la politica giudiziaria. Innanzitutto vedremo quale sarà l'adesione. Poi i giudici decideranno sui rinvii delle cause. In ogni caso 'i servizi essenziali' saranno garantiti". "Stiamo fronteggiando - conclude Barelli Innocenti - una situazione inedita e delicata. Abbiamo un minimo di autonomia: cercheremo di esercitarla con buonsenso".
Chiuso il dea dell'ospedale di Verbania
L'Asl del Verbano Cusio Ossola ha chiuso il Dea dell'ospedale Castelli di Verbania dopo che un paziente, che si trovava nel reparto per altre patologie, è risultato positivo al coronavirus. Si tratterebbe di un cittadino straniero in via di trasferimento a Vercelli. L'azienda sanitaria ha deciso di chiudere il reparto per la bonifica dei locali, che dovrebbe durare al massimo 24 ore. Per tutto il territorio provinciale rimane operativo il Dea dell'ospedale San Biagio di Domodossola.
Uninettuno offre piattaforma e-learning a atenei
L'università telematica internazionale Uninettuno ha deciso di mettere gratuitamente a disposizione di tutte le scuole e università la sua piattaforma e-learning, per lo svolgimento delle attività di insegnamento e apprendimento in questo periodo di chiusura per l'emergenza Covid-19. "In una situazione d'emergenza come quella che stiamo vivendo è fondamentale mettere le scuole e le università nella condizione di continuare a svolgere le proprie attività, utilizzando le nuove tecnologie grazie alle quali è possibile studiare e lavorare senza più limiti di spazio, di tempo e di luogo", spiega in una nota Maria Amata Garito, rettore dell'ateneo. La piattaforma di Uninettuno è anche dotata di un ambiente di apprendimento dove si possono realizzare in diretta attività didattiche interattive tra docenti e trenta studenti per volta con collegamenti audio-video. "Oltre ad essere disponibile a fornire l'accesso gratuito a tutte le scuole e università che si vedono costrette a sospendere l'attività didattica - conclude Garito - siamo anche disponibili a formare i docenti per realizzare correttamente l'utilizzo didattico di queste tecnologie".
Calcio; Serie D ferma in questo week end
Dopo gli annunci nei giorni scorsi sullo stop ai gironi B, C, D e F, la 27/a giornata del campionato di Serie D prevista per questo week end è stata rinviata interamente a data da destinarsi. Lo fa sapere la lega dilettanti con un comunicato. "Il Dipartimento Interregionale ha disposto anche l'annullamento dei recuperi programmati dall'11 marzo all'1 aprile - è scritto ancora nella nota -, e un nuovo calendario sarà comunicato la prossima settimana. La sospensione riguarda anche il campionato Nazionale Juniores". Per quanto riguarda la fase nazionale della Coppa Italia Dilettanti, "le gare in programma si svolgeranno a porte chiuse fino a tutto il 3 aprile 2020, ad eccezione degli incontri che vedono coinvolte squadre con sede nella cosiddetta "zona rossa", e che al momento non verranno organizzati".
Per le cure si testano anche le staminali
Contro la malattia Covid-19 causata dal nuovo coronavirus SarsCoV2 non esistono al momento terapie specifiche, ma aumentano le cure sperimentali ed in Cina si stanno testando anche le cellule staminali. E mentre si assiste ad un aumento dei casi nel mondo, è corsa per la messa a punto di un vaccino. Al momento non ci sono dunque cure mirate: la malattia si tratta come i casi di influenza. Nei casi più gravi, ai pazienti viene praticato il supporto meccanico alla respirazione. In Cina, alcuni ricercatori stanno studiando pure l'utilizzo delle cellule staminali nel trattamento di persone con Covid-19, ottenendo dei primi risultati positivi: quattro pazienti affetti da Covid-19 e che hanno ricevuto tale trattamento sono stati dimessi dall'ospedale dopo il recupero. l'Accademia cinese delle scienze ha quindi sviluppato un nuovo farmaco con cellule staminali, il CAStem, che ha mostrato risultati promettenti negli esperimenti sugli animali. Al momento è in corso uno studio clinico sulla sicurezza e l'efficacia della terapia. Sulla base dei dati disponibili, tuttavia, l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha suggerito una terapia antivirale sperimentale, correntemente utilizzata anche all'Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma. Tale terapia è basata su due farmaci: il lopinavir/ritonavir, un antivirale utilizzato per l'infezione da HIV e che mostra un'attività antivirale anche sui coronavirus, ed il remdesivir, un antivirale già utilizzato per la malattia da Virus Ebola e potenzialmente attivo contro l'infezione da nuovo coronavirus. Tali farmaci, spiega l'Istituto, "sono indicati dall'Oms come i più promettenti sulla base dei dati disponibili". In Cina, buoni risultati ha dimostrato pure una terapia che utilizza il plasma dei pazienti guariti ed uno dei malati di Covid-19, curato appunto con il plasma sanguigno raccolto da persone guarite, è stato dimesso nei giorni scorsi dall'ospedale della città-focolaio di Wuhan. Altra cura sperimentale è rappresentata da un farmaco antinfiammatorio contro l'artrite reumatoide (il biologico tocilizumab), che è stato inserito dalla National Health Commission cinese nelle linee guida per il trattamento dei casi gravi di coronavirus. Per valutarne l'efficacia e la sicurezza è partito anche uno studio clinico su 188 persone. Intanto, passi avanti si stanno facendo sul fronte del vaccino che, ha annunciato il vicepresidente americano Mike Pence nei giorni scorsi, potrebbe essere disponibile a partire dalla fine dell'estate, inizi dell'autunno. Un primo gruppo di vaccini è allo studio anche in Cina, mentre un progetto italiano per un vaccino (dell'azienda di biotecnologie Takis e del consorzio Europeo EUImmunCoV) è quasi pronto per iniziare l'iter della sperimentazione prima negli animali e poi nell'uomo.
Scuole chiuse, rischio overdose social
Ansie e paure in agguato per i più piccoli, rischio overdose da social per gli adolescenti. La chiusura delle scuole per l'emergenza nuovo coronavirus potrebbe causare problemi psicologici ed un cambiamento destabilizzante dei comportamenti tra bimbi e ragazzi, avvertono gli esperti della Società Italiana di Psichiatria (SIP), dai quali arrivano alcuni consigli per gestire gli effetti delle restrizioni, come quello di riscoprire il ruolo dei genitori come compagni di giochi o di creare piccoli gruppi 'anti-isolamento'. "In un primo momento i bambini delle primarie saranno contenti della chiusura delle scuole che, ovviamente, vivranno come una vacanza - spiega Enrico Zanalda, presidente SIP -. Ma tutto ciò avviene in un contesto di allarme e con il passare dei giorni il prolungamento della sosta scolastica forzata con il distacco da compagni e insegnanti, comincerà a pesare, alimentando ansie e preoccupazioni che i genitori si troveranno a gestire in prima persona". Come, dunque, attenuare e gestire queste conseguenze psicologiche? "Intanto - prosegue Massimo Di Giannantonio, presidente eletto SIP - approfittandone per impersonare un ruolo a cui si era forse rinunciato in questi ultimi anni, cioè quello di compagni di giochi creativi e all'aperto, dando quindi normalità all'emergenza, escogitando con la fantasia nuovi giochi anche educativi, come, ad esempio cucinare insieme con i figli, oppure sfidarsi in giochi da tavolo, o misurandosi con i videogiochi per bambini. Rendere 'ludica' la preoccupazione aiuta a uscire da una situazione di timore, prospettando che ad un periodo di attesa seguirà la normalità". Una possibile soluzione potrebbe essere anche alternarsi con i genitori del solo 'amichetto del cuore', perché difficilmente bimbi che giocano tra loro tengono la distanza di sicurezza consigliata. Auspicabile, quindi, è cercare di formare piccoli gruppi, anche per contenere le conseguenze dell' isolamento. Ma non basta. "Spiegare al figlio le vere ragioni della chiusura della scuola con un linguaggio semplice e chiaro - aggiunge Zanalda - impedisce al bambino di sostituire le motivazioni reali con fantasie e paure eccessive". Sarà importante anche mostrare un "atteggiamento empatico e comprensivo - precisa Di Giannantonio - perché accogliere le ansie e le preoccupazioni dei bambini permette loro di contenerle e di avere la percezione di essere protetti. Se il bambino manifesta preoccupazioni, è importante non sminuire il suo vissuto con frasi tipo 'non ci pensare' o 'pensa alle cose belle', perché questo potrebbe far sentire il bambino solo rispetto alla paura che prova". Per gli adolescenti il discorso è diverso perchè relazioni sociali e amicizie rappresentano la dimensione fondamentale della loro vita e vivono il gruppo come punto di riferimento primario. "Per alleviare il disagio del 'pit stop' sanitario obbligatorio - aggiunge Zanalda - una soluzione potrebbe essere quella di trovare una mediazione tra gli obblighi di legge e le necessità dei ragazzi, magari ritrovandosi in gruppi più ristretti per evitare che gli adolescenti deleghino definitivamente alla virtualità di chat e social la gestione delle amicizie e degli affetti, andando in 'overdose' digitale".
Salone Libro lavora a edizione 2020
Il Salone Internazionale del Libro di Torino lavorano "con regolarità" all'edizione 2020, in programma dal 14 al 18 maggio. Lo precisano gli organizzatori della buchmesse, "in un momento complicato come quello che tutto il Paese sta vivendo. "Il Salone è in contatto costante con le istituzioni locali, e sta monitorando con attenzione l'attuale situazione - si legge sul sito della kermesse - nel pieno rispetto delle ordinanze ministeriali e regionali in merito alla gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-2019".
Teatro Stabile, sospesi spettacoli fino al 3/4
Il Teatro Stabile di Torino ha sospeso gli spettacoli programmati nei suoi teatri fino al 3 aprile in ottemperanza al decreto del 4 marzo del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro della Salute, relativo alle "Misure per il contrasto e il contenimento sull'intero territorio nazionale del diffondersi del virus Covid-19", e a tutela della salute degli spettatori. Non andranno in scena: al Teatro Carignano Macbeth di Shakespeare, regia Serena Sinigaglia, con Fausto Russo Alesi e Arianna Scommegna e Orgoglio e pregiudizio da Jane Austen, diretto e interpretato da Arturo Cirillo: al Teatro Gobetti Questioni di cuore di Natalia Aspesi, con Lella Costa. Saranno in programma dal 4 aprile 2020, salvo diverse nuove disposizioni, gli spettacoli: al Teatro Carignano Il costruttore Solness da Henrik Ibsen, regia Alessandro Serra, con Umberto Orsini e Il mago di Oz di Lyman Frank Baum, regia Silvio Peroni; al Teatro Gobetti La casa di Bernarda Alba di Federico García Lorca, regia Leonardo Lidi.
Ore 16
Parmitano, preoccupato ma non allarmato
"Da italiano sono preoccupato, ma non allarmato": l'astronauta Luca Parmitano risponde sull'emergenza Covid-19 alla stampa italiana, nel collegamento video da Houston organizzato da Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e Agenzia Spaziale Europea (Esa). "La situazione è difficile per tutti, ma in Italia siamo fortunati - dice AstroLuca - perché abbiamo un sistema sanitario d'avanguardia. L'importante è avere fiducia negli esperti che stanno lavorando per contenere il contagio, senza cedere al panico o credere alle fake news". "Per quanto riguarda me e la mia famiglia - prosegue l'astronauta dell'Agenzia spaziale europea (Esa) - stiamo prendendo le precauzioni che sono valide per tutti: cercare di cautelarsi, evitare zone chiuse molto affollate, ma continuando a vivere normalmente. Sto cercando di passare alle mie figlie l'idea che è importante continuare ad andare a scuola, finché le autorità lo consentono, ed è importante avere una vita normale senza farsi prendere dal panico. Quando sarà il momento, se sarà necessario isolarsi per dei periodi, eseguiremo quello che le autorità stabiliscono sia il codice di condotta più importante". "Da italiano sono preoccupato perché parte della mia vita è ancora in Italia, lì ci sono i miei genitori e i miei amici, ma non sono comunque allarmato al punto da temere che ci possano essere conseguenze catastrofiche", rassicura Parmitano. "La cosa più importante è tenere la testa sulle spalle e restare con i piedi per terra, anche se detto da un astronauta può sembrare strano. Mantenere la calma e affrontare gli ostacoli uno alla volta usando il parere e la professionalità degli esperti è quello che mi aspetto e di questo sono grato alle nostre autorità".
Csm a tribunali, solo servizi essenziali
Se l'adozione delle misure idonee a evitare il rischio di contagio da Coronavirus e "le ridotte risorse disponibili rendessero impossibile la prosecuzione ordinaria dell'attività degli uffici giudiziari, i dirigenti dovranno organizzare lo svolgimento del lavoro, garantendo i servizi essenziali", cioè la convalida dell'arresto e del fermo, i procedimenti con detenuti, i processi che presentano carattere d'urgenza e quelli a carico di imputati minorenni. Lo prescrive il Csm nelle linee guida sull'emergenza Coronavirus. "In ogni caso", i dirigenti degli uffici, scrive il Csm, "dovranno raccomandare ai magistrati la trattazione di un numero di procedimenti compatibile con le prescrizioni" dell'ultimo decreto del governo, che raccomanda la distanza interpersonale di almeno un metro nei contatti sociali. E questo dovrà essere fatto con "l'eventuale rinvio dei procedimenti non urgenti" per garantire "l'effettivo rispetto delle misure igienico-sanitarie" richieste dal decreto.
Allasia, tutti rispettino misure anti-contagio
"Mi rivolgo a tutti i piemontesi per invitarli a non farsi prendere dal panico in questa situazione di emergenza, ma a seguire scrupolosamente le misure igieniche e i comportamenti di buon senso che fanno la differenza nel ridurre la diffusione del Coronavirus: lavarsi spesso le mani, evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani, non prendere antivirali e antibiotici a meno che non siano stati prescritti dal medico". E' l'appello del presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia, che ricorda il numero verde della Regione Piemonte
800 19 20 20 da contattare se si ha il dubbio di aver contratto il virus e il 112 come numero di riferimento per tutte le emergenze sanitarie. "Nella pandemia di informazioni che circolano in questi giorni, spesso approssimative o addirittura errate, invito i cittadini ad affidarsi solo alle notizie presenti sulle pagine istituzionali - della Regione, del Consiglio regionale e della Protezione civile - per evitare fake news e truffe. Nel contrastare il virus molto dipende dai comportamenti quotidiani di tutti noi e dall'adesione a semplici buone pratiche: sono certo - conclude Allasia - che se tutti saremo attenti e costanti nel seguirle daremo un contributo fondamentale nel contrastare l'emergenza".
Csm a Bonafede, estendere rinvio processi
Rinviare i processi civili e penali e sospendere i termini come si è già fatto per gli uffici giudiziari della zona rossa, anche per gli altri tribunali "ove si manifesti un rischio di contagio accertato dall'autorità sanitaria". E' la richiesta che il Csm rivolge al ministro della Giustizia con una delibera approvata dal plenum. In alternativa, il Csm chiede di applicare la normativa prevista per il periodo feriale.
Lezioni in differita per spiegare il virus
"Come spieghi il Coronavirus ai tuoi studenti e alle tue studentesse? Per sapere che cos'è il coronavirus ci vuole la biologia, per capire come si propaga serve la matematica, per immaginare come nei secoli gli uomini hanno reagito alle epidemie bisogna studiare la storia e leggere la letteratura. Qui trovi 16 articoli per spiegarlo ai tuoi studenti e alle tue studentesse. Li leggono e fanno 5 esercizi interattivi di comprensione del testo. Poi ne discuterete in classe". Grazie alla Zanichelli, le insegnanti e gli insegnanti di scienze possono fare una lezione da casa sulla biologia del coronavirus con le informazioni aggiornate di Giovanni Maga, direttore dell'Istituto di Genetica Molecolare del CNR di Pavia e autore di 'Occhio ai virus'. La casa editrice dà infatti un supporto alle insegnanti e agli insegnanti che con le scuole chiuse vogliono avere la possibilità di fare lezione da casa ai loro studenti. Lezioni di biologia, ma anche sulla matematica del contagio, sulla storia e la letteratura delle epidemie (dalla peste di Atene di Tucidide all'epidemia di cecità di Saramago), sul coronavirus visto come cigno nero che ha conseguenze sull'economia. Le tre proposte da domani saranno sulla home page della Zanichelli. La Zanichelli nella pagina web Idee per insegnare da casa
www.zanichelli.it/scuola/idee-per-fare-lezione-da-casa dà agli insegnanti suggerimenti concreti su come si fa a creare e a condividere una lezione con video didattici su Collezioni
https://collezioni.scuola.zanichelli.it/, ad assegnare alla classe esercizi interattivi su ZanichelliTest
https://zte.zanichelli.it/, a fare una lezione in diretta o in differita.
Reggia Venaria presenta mostra in streaming
"Per le note restrizioni dovute all'emergenza sanitaria in corso, la conferenza stampa di presentazione della mostra Sfida al Barocco alla Reggia di Venaria, prevista il 12 marzo alle 11, si terrà a porte chiuse, con la possibilità di essere seguita via streaming dal sito
www.lavenaria.it. Lo rende noto la Reggia di Venaria. E' possibile prenotarsi alla successiva preview, prevista con i curatori alle 14 e alle 15 , per gruppi limitati di giornalisti.
In 'zona rossa' lezioni a distanza per 7 su 10
La scuola reagisce al coronavirus. Dopo un periodo iniziale di spaesamento, gli istituti delle regioni interessate dalle chiusure della prima ora si sono rimboccati le maniche quasi compatti per garantire la continuità della didattica. Secondo un sondaggio effettuato in questi giorni da
Skuola.net - su un campione di 2.500 studenti di medie e superiori - in 7 casi su 10 nella 'zona rossa' la scuola si è attrezzata con formule di insegnamento 'a distanza'. Molto spesso (più di 6 casi su 10) con la partecipazione della maggior parte del corpo docente. Un dato in netto miglioramento rispetto a quanto rilevato nei primi giorni di applicazione dei provvedimenti restrittivi, quando solo 1 studente su 5 aveva ricevuto dalla scuola istruzioni per poter proseguire l'attività didattica a distanza. E laddove l'istituto non è ancora riuscito a partire sono i professori che si sono organizzati in autonomia, soprattutto assegnando - via mail o chat - compiti o argomenti da approfondire per restare al passo coi programmi: succede a 3 ragazzi su 4. Un ottimo esempio per le altre regioni che, con l'estensione dello stop alle lezioni frontali in tutta Italia, dovranno dimostrare di essere all'altezza di chi le ha precedute. Tuttavia le aree coinvolte fino ad oggi dalla didattica a distanza sono quelle dove il digitale applicato alla relazione scuola-studenti-famiglia risulta un più sviluppato. Solo un mese fa, in queste regioni più dell'80% delle famiglie è riuscito a compilare autonomamente la procedura di iscrizione online, contro una media nazionale del 70% e minimi come quelli di Campania, Calabria e Sicilia dove si scende attorno al 40%. Perciò, se da una parte è ancora presto per capire come reagiranno nei prossimi giorni i territori in cui le chiusure sono iniziate oggi, dall'altra la tipologia di mezzi impiegati per la didattica a distanza tende a rispecchiare la situazione di partenza: le scuole hanno usato gli strumenti che già avevano a disposizione. Per quasi la metà degli studenti (47%, con un picco del 56% nelle scuole medie) lo 'smart learning' si sta appoggiando sulle funzionalità avanzate del registro elettronico (classi virtuali, chat collettive, ecc.). Tecnologicamente più evoluto, in media, il 36% (qualcosa in più alle superiori), che ha adottato piattaforme per svolgere lezioni interattive in video-conferenza (come, ad esempio, Microsoft Teams e G Suite, per citare i più diffusi). In genere, le piattaforme più sofisticate vanno di pari passo con l'uso nella quotidianità di tablet e pc personali da parte degli studenti. E dai dati rilevati da
Skuola.net a inizio settembre emerge che tale dotazione, al Nord, è ad appannaggio di 1 studente su 3. Solo il 17% dei ragazzi, infine, sta interagendo con i docenti attraverso sistemi di più semplice utilizzo ma anche più limitanti come mail, chat, social network. Il 60% riceve dai professori esercizi e compiti da svolgere (e correggere) a distanza; meno di un quarto (23%, un dato che alle medie scende al 15%) ha docenti che svolgono lezioni in diretta video; al 12% gli insegnanti inviano materiali sugli argomenti che non è stato possibile spiegare 'dal vivo'; il 4% può contare su video-lezioni registrate e caricate online dalla scuola. Non manca, però, qualche insegnante che si spinge oltre: per 1 studente 5, assieme alla didattica sono arrivate anche interrogazioni e verifiche scritte 'a distanza'. Nonostante ciò, i ragazzi si mostrano dubbiosi sulla bontà di questi metodi. Vada per la situazione d'emergenza, ma per il 54% le lezioni effettuate in classe sono un'altra cosa. Per il 40% di loro seguire da casa è quasi impossibile, troppe distrazioni; per il 25% si capiscono poco le spiegazioni; per il 14% i docenti non sono abituati a interagire in questo modo; un altro 14% sostiene che le valutazioni date potrebbero essere falsate. E poi ci sono quelli che raccontano di professori che, sfruttando il fatto che gli alunni non devono perdere tempo per andare e tornare da scuola, li stanno caricando di compiti; come se la giornata scolastica da remoto durasse più delle 5-6 ore normali
Ore 15
L'appello di Borghi d'Italia, "no al panico"
"Da ogni parte d'Italia mi giungono notizie di molte persone che hanno mandato disdette per weekend e vacanze nei nostri borghi, addirittura fino a luglio. Purtroppo la situazione di panico provocata dalla diffusione del coronavirus ha una pesantissima incidenza sulla vita delle persone e, quindi, sulle loro scelte. E' certo che il virus che sta mettendo in ginocchio l'economia e la società ha un suo livello di serietà ma non è certo la peste. Mi sento di invitare a un'attenta riflessione prima di rinunciare a passare qualche giorno nei nostri borghi che, come è risaputo, non sono luoghi di grandi concentrazioni urbane né di flussi ingenti di persone". Lo dice Fiorello Primi, presidente I Borghi Più Belli d'Italia. "E' evidente - aggiunge - che occorre mantenere una certa accortezza nei prossimi giorni e settimane , ma magari aspettare prima di prendere decisioni precipitose che portino alla disdetta di prenotazioni per vacanze da fare nei prossimi mesi. Insomma, cerchiamo di mantenere la calma ed evitiamo che il virus più che "corona" sia il virus "panico". Voglio anche sottolineare e sostenere l'appello del sindaco o di uno dei nostri Borghi dell' Emilia Romagna, Compiano, che ha invitato gli abitanti del territorio a cercare, per quanto possibile, di sostenere le piccole attività ricettive locali non rinunciando ai piccoli consumi giornalieri, anzi a fare qualche sforzo in più. Chiedo inoltre che il governo, per quanto riguarda il settore del turismo, sicuramente il più colpito immediatamente dalla crisi, voglia mettere in campo una task force per elaborare una strategia complessiva per smontare l'immagine negativa che si va delineando nei confronti del nostro Paese. Per questo come associazione de I Borghi Più Belli d'Italia ci rendiamo disponibili a dispiegare tutte le nostre potenzialità in termini di promozione e di comunicazione".
Cep, stop alle attività pastorali in Piemonte
Sì alle messe e ai momenti di preghiera, con determinati accorgimenti, ma stop alle attività formative e pastorali fino al 15 marzo. Queste, in base al decreto emanato ieri dal presidente del Consiglio e alle indicazioni dalla Cei, le misure adottate dai Vescovi della Conferenza Episcopale Piemonte e Valle d'Aosta per l'emergenza Coronavirus. In una nota, a firma del presidente della Cep e arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, si spiega che fino al 15 marzo saranno sospese "tutte le attività formative e pastorali diocesane, zonali e parrocchiali, in modo particolare quelle concernenti minori". Fanno eccezione "le celebrazioni liturgiche e gli appuntamenti di preghiera che caratterizzano il tempo di Quaresima - evidenzia la Cep - rispettando le precauzioni già indicate in precedenza e cioè che siano evitati gli assembramenti e sia garantito un accesso contingentato tale da determinare una distanza di almeno 1 metro tra i fedeli presenti all'interno dello stesso luogo di culto".
97 positivi in Piemonte, 53 i ricoverati
Sono 97, rispetto agli 81 di ieri, i casi di coronavirus in Piemonte. Lo rende noto l'Unità di Crisi regionale. Le persone ricoverate in ospedale sono passate dalle 32 di ieri a 53. Di questi, 17 sono in terapia intensiva, 22 in reparti di malattie infettive e 14 in altri reparti. Le persone in isolamento fiduciario domiciliare sono 44. La provincia piemontese con il maggior numero di casi - 41 - è quella di Asti. Secondo l'Alessandrino (24), il Torinese (16). I casi nel Verbano Cusio Ossola sono 5, 3 in provincia di Novara e 5 nel Vercellese. Tre i pazienti provenienti da altre regioni.
Associazioni commercio Torino, è uno tsunami
"Uno tsunami che richiede misure immediate". Così le associazioni di categoria, oggi in Commissione comunale, riassumono gli effetti dell'emergenza Coronavirus sul commercio torinese. A fornire i dati la presidente Ascom, Maria Luisa Coppa. Il turismo è "il primo settore ad essere toccato in modo violento - spiega -, con il turismo d'affari che registra un -90% di fatturato, le strutture ricettive un -75% e le guide turistiche un -80%. Dimezzato quello dei taxi e -90% le agenzie viaggi". "Ci sono settori - prosegue - come l'organizzazione di eventi e le discoteche con -100%, bar e ristoranti -30%, abbigliamento -40%, -50% i benzinai, -60% le attività sportive e -70% il commercio ambulante non alimentare. Unici trend positivi le farmacie, +20%, e i supermercati, +30%". Per la presidente Ascom "dal punto di vista economico il Piemonte non può essere considerato marginale rispetto alle zone rosse, servono interventi molto forti da parte del Governo e delle amministrazioni e il tema principale è il bisogno di liquidità". Poi un 'appello' al Comune: "non vorrei parlare di Ztl - dice -, ma chiedo un minimo di rispetto per le nostre imprese, non turbiamoci con altre questioni che possono vederci non in sintonia". Anche per Carlo Chiama, direttore di Confesercenti "è dirimente il fattore tempo nel definire strumenti con cui intervenire. E' urgente fermare l'emorragia di risorse, quindi bloccare i pagamenti di tributi locali e nazionali e i rimborsi di mutui e finanziamenti, ed è necessario attivare la cassa in deroga".
Caso a Biella, medici in isolamento fiduciario
Saranno ricollocati in mattinata in altri reparti i pazienti del reparto di medicina semintensiva dell'Asl di Biella. Si tratta di una misura adottata per fronteggiare la situazione attuale che vede alcuni operatori in isolamento fiduciario domiciliare. Si tratta di medici, infermieri, operatori socio sanitari e tecnici che nei giorni scorsi sono stati esposti al paziente risultato positivo al Covid19. "Il paziente malato - precisa l'Asl - è stato correttamente triagiato al momento del suo ingresso in ospedale; dalla prima anamnesi, infatti, non risultava rientrare nei criteri epidemiologici del Covid-19. È stata l'evoluzione delle condizioni cliniche a indurre i sanitari a procedere poi con l'effettuazione del tampone specifico".
Giustizia amministrativa, stop toghe promiscue
Via le toghe promiscue, meglio tenere i propri abiti e basta. Stop ai preliminari, troppi avvocati nella stessa udienza. Sospese le copie di cortesia, possibile ricettacolo di infezioni. Anche la giustizia amministrativa si adegua all'emergenza Coronavirus con disposizioni più rigide nei Tar delle zone limitrofe alle rosse, ma anche altrove non si scherza. Regole cui si aggiungono soluzioni estemporanee come un paio di file di sedie tra magistrati e avvocati così da evitare qualsiasi contatto. Disposizioni considerate insufficienti dagli avvocati italiani tanto che ieri sera l'Organismo congressuale forense ha indetto l'astensione dalle udienze e da tutte le attività giudiziarie per gli avvocati d'Italia.Altre proposte arrivano dall'Unione nazionale avvocati amministrativisti (Unaa), che rappresenta oltre tremila professionisti attivi nel settore. "Evitiamo spostamenti inutili e di ingolfare i tribunali se la causa può essere mandata in decisione sulle difese scritte. Basta inviare una dichiarazione in via telematica; per la spedizione delle cause in decisione tramite messaggi telematici sarebbe sufficiente la copertura di un decreto legge del governo", spiega il presidente della Unaa, Mario Sanino, che lunedì avrà un incontro su questo tema con il Presidente del Consiglio di Stato, Filippo Patroni Griffi. Un'altra richiesta sarà "la sospensione del deposito delle copie di cortesia , già disposto dal Tar Lombardia e Veneto, su tutto il territorio nazionale. Non ha senso mandarle per posta, come è stato richiesto dagli altri Tar, al fine di evitare che gli avvocati accedano agli Uffici Giudiziari. Le copie arrivano peraltro in ritardo per le udienze e poi c'è sempre un contatto umano in quanto è un postino che le porta", dice Daniela Anselmi, presidente dell'Associazione avvocati amministrativisti liguri e vicepresidente dell'Unaa."Promuoviamo infine l'udienza telematica, soprattutto se l'emergenza sanitaria non sarà di immediata soluzione. Si può fare anche tramite Skype o comunque con altre modalità similari"
Agnelli, giusta decisione governo porte chiuse
Andrea Agnelli si è detto d'accordo con la decisione del governo italiano di far disputare a porte chiuse le partite della Serie A nel prossimo mese. "Fa parte delle autorità assumere determinate decisioni, ai club spetta di rispettarle. La priorità -ha detto il presidente della Juventus- in questo momento deve essere la tutela pubblica, come ha sempre sostenuto la Juventus. Steven Zhang? Lo stimo molto, ci siamo confrontati qualche settimana fa e so che condividiamo le stesse priorità sull'emergenza coronavirus".Agnelli ha anche rivelato di essersi confrontato di recente anche con il presidente dell'Inter Steven Zhang a proposito dell'emergenza Coronavirus."Due settimane abbiamo cenato assieme e avevamo lungamente discusso dell'epidemia in corso, in Cina e non solo. Lo stimo molto, e so che anche per lui la priorità è la tutela della salute pubblica. Non spetta ai club assumere determinare iniziative, noi dobbiamo rispettare le leggi". Sui danni economici al calcio italiano, in termini di mancati incassi nelle prossime giornate di Serie A, Agnelli ha preferito soprassedere. "In questo momento dobbiamo tutti concentrarci su questa emergenza, fare in modo che venga contenuta ed eventualmente risolta. Tutte le aziende verranno colpite, direttamente o indirettamente, da questa crisi. Voglio guardare questa situazione con realismo, e dunque mettere in atto ogni misura necessaria per combattere il virus. Ma anche con ottimismo, perché una soluzione si troverà".
Emergenza cultura, sbloccare fondi pregressi
Sbloccare subito i contributi pregressi per il mondo della cultura piemontese. Di fronte all'emergenza coronavirus è questa la richiesta del Comitato Emergenza Cultura Piemonte, che da una decina d'anni aggrega piccole e medie imprese culturali della regione. "Le chiusure e le restrizioni imposte dall'emergenza coronavirus stanno mettendo in ginocchio decine di realtà piemontesi e centinaia di operatori del settore - sostiene il Comitato - All'incertezza del presente si aggiunge l'ormai cronico ritardo della Regione Piemonte nell'erogare i contributi al settore, fondi assegnati e stanziati nei bilanci regionali 2018 e 2019 che rappresentano un apporto determinante per lo svolgimento delle attività culturali, fondamentali per la qualità della vita di tutti. In questo momento così critico - sostiene il Comitato -, l'erogazione in tempi rapidi dei crediti pregressi, ripristinando i meccanismi di tutela in vigore nel recente passato, consentirebbe al settore di far fronte all'emergenza. E in futuro la regolarizzazione permetterebbe di lavorare in modo più sereno e costruttivo".
Martella, virus ci distanzia ma serve coesione
"Nel pieno rispetto delle indispensabili misure di
contenimento del Coronavirus, che richiedono distanze di sicurezza e divieti di aggregazione, la sfida cui tutti siamo chiamati è quella della coesione e della compattezza, con una assunzione comune ed individuale di responsabilità. Va proprio in questo senso l'approccio con il quale il governo sta affrontando l'emergenza, ovvero con una visione d'insieme. Perché da una situazione di questo tipo non si esce se non uniti. Bisogna invece essere consapevoli che maggiore sarà lo sforzo di collaborazione tra tutti e minore sarà il danno per tutti". Lo scrive in un post su Facebook il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Andrea Martella, secondo il quale "bisogna insistere sulla strada intrapresa, fatta di collaborazione tra livelli istituzionali: chi pensa di approfittare del momento per giocare ai distinguo di natura politica o per voler far credere all'opinione pubblica di essere più paladino di altri, non ha capito nulla della portata della sfida in corso". "C'è una consapevolezza estesa - sostiene Martella - dei problemi molto seri che stanno investendo l'economia, interi settori commerciali e, non da ultime, le famiglie italiane. Non a caso è imminente l'approvazione di provvedimenti che guardano alle tante realtà in sofferenza". "Contemporaneamente e conseguentemente bisogna insistere sulla fiducia. Si tratta di andare avanti nel cementare sintonia tra istituzioni e cittadini. Le scelte che si stanno compiendo sono frutto di ponderazione e conoscenza scientifica e tutti i cittadini sono chiamati all'osservanza di misure che richiedono e richiederanno certamente sacrifici ma che vanno appunto affrontate con spirito di vicinanza, malgrado il richiamo a distanziarci fisicamente. Le possibilità - conclude Martella - per uscirne più forti e più compatti di prima ci sono tutte".
Piemonte, sospesi interventi chirurgici
Interventi chirurgici sospesi, ad eccezione di quelli salvavita, in Piemonte. E' questa, secondo quanto si apprende, l'ultima decisione presa per far fronte all'emergenza coronavirus.
Con casi in Valle d'Aosta tutta l'Italia colpita
Con i primi due casi di positività al Coronavirus in Valle D'Aosta, tutte le regioni d'Italia risultano colpite dal virus. Secondo i dati forniti ieri dalla Protezione Civile, emerge che sono 1.497 i malati in Lombardia, 516 in Emilia Romagna, 345 in Veneto, 82 in Piemonte, 80 nelle Marche, 31 in Campania, 21 in Liguria, 37 in Toscana, 27 nel Lazio, 18 in Friuli Venezia Giulia, 16 in Sicilia, 7 in Puglia, 7 in Abruzzo, 5 in Trentino, 3 in Molise, 9 in Umbria, uno in provincia di Bolzano, in Calabria, 2 in Sardegna e uno in Basilicata.