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CIRIÈ. Isis: scuola giovane arrestato,"mai dato segnali estremismo"

CIRIÈ. Isis: scuola giovane arrestato,"mai dato segnali estremismo"
Elvis Elezi, il giovane albanese arrestato nell'inchiesta sulla cellula del terrorismo islamico frequentava un istituto tecnico a Ciriè, nel Torinese, dove vive la sua famiglia. "Sono basita - dice la preside, Maria Costantino -, ho la pelle d'oca. Proprio non me l'aspettavo" Il giovane frequentava la 4/a classe del corso di elettronica e "si era inserito perfettamente" all'interno della classe, ricorda la dirigente scolastica.
Non frequentava l'ora di religione. "Elvis - aggiunge la preside - é sempre stato un ragazzo volenteroso e non ha mai dato alcun tipo di problema dal punto di vista disciplinare, proprio non mi aspettavo che potesse avere simpatie per l'Isis, non ne ha mai dato alcun segnale". "Mio figlio è un bravissimo ragazzo, ci metto la mano sul fuoco. Ma se è un terrorista lo ammazzo io". Lo dice Idajet Elezi, padre di Elvis, arrestato con l'accusa di essere un reclutatore di jihadisti per l'Isis. Il giovane vive con lui e con la madre Liliana in un piccolo appartamento nel centro di Ciré, nel Torinese. "Noi siamo musulmani - dice la donna - ma io chiedo aiuto alla Caritas perché mio marito è disoccupato da cinque mesi. All'Italia non possiamo fare altro che dire grazie". Idajet Elezi dice invece di non parlare più "da anni" con suo fratello Alban, arrestato a Tirana con l'accusa di essere tra gli organizzatori dei reclutamenti. "Contro mio figlio - dice - le accuse sono assurde. Non lo abbiamo mai visto fare nulla di strano, neanche smanettare troppo al computer. Sono certo che lui non c'entri niente con questa storia. E anche noi. Siamo una famiglia povera, ma onesta".
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