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Torino

"Cristallo di Luce": l'installazione di Diego Scroppo illumina Torino con arte e sostenibilità

L’opera, realizzata in vetro, acciaio e alluminio, entra nella rassegna Luci d’Artista, con una struttura fotovoltaica capace di generare energia. Un simbolo di innovazione e connessione tra arte e ambiente.

È stata presentata all’Environment Park di via Livorno 60 l’opera d’arte pubblica Cristallo di Luce, creata dall’artista Diego Scroppo e curata dall’associazione The Sharing. L’installazione entra a far parte della sezione Luminarie della rassegna torinese Luci d’Artista, rafforzando il legame tra arte contemporanea e sostenibilità urbana.

Il Cristallo di Luce, realizzato in vetro, acciaio e alluminio, richiama le imponenti forme del paesaggio alpino che caratterizza il panorama torinese. Al suo interno, una pianta di ulivo, simbolo di resilienza e adattamento, invita a riflettere sul rapporto tra uomo e natura. Dotata di tecnologia fotovoltaica, l’opera è in grado di autoalimentarsi, generando circa 900 kWh all’anno, energia sufficiente per ricaricare in una giornata 4 e-bike, 45 laptop e 200 smartphone.

Con questo progetto, The Sharing sposa gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDG), tra cui il miglioramento dell’efficienza nel consumo delle risorse, la riduzione dell’impatto ambientale negativo pro-capite delle città entro il 2030 e l’implementazione di strumenti per un turismo sostenibile.

Le opere di Diego Scroppo, dopo la formazione all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, si muovono tra realismo, memoria e innovazione, combinando elementi organici e inorganici in un equilibrio tra eleganza e perturbazione. Per la realizzazione del Cristallo di Luce, l’artista si è ispirato agli antichi obelischi egizi, richiamandone la funzione simbolica e spirituale. Con i suoi sette metri di altezza, il Cristallo si fa metafora di un dialogo tra luce e ombra, tradizione e innovazione, riflettendo le tensioni e le bellezze del nostro pianeta.

L'artista con le autorità durante la presentazione dell'opera

Particolarmente suggestiva è la base dell’installazione, che riproduce l’ombra tridimensionale del monolite e ospita i pannelli fotovoltaici, creando un paradosso visivo: è proprio nell’oscurità che la luce viene catturata e trasformata in energia.

"Parte della mia arte è stata privatizzata, tolta al pubblico. Ma l’arte deve sempre essere pubblica; paradossalmente non appartiene nemmeno all’autore", afferma Diego Scroppo, sottolineando l’importanza della condivisione.

L’installazione rientra nel progetto Accademia della Luce, un percorso di iniziative avviato nel 2018 per accompagnare le installazioni luminose sul territorio cittadino. La connessione tra il Cristallo di Luce e Luci d’Artista si inserisce nella volontà di Torino e The Sharing di creare un rapporto sempre più diretto tra arte, spazio urbano e cittadini.

L’opera ha trovato la sua sede permanente all’Environment Park, il Parco Tecnologico di Torino, sancendo un sodalizio tra arte e impresa, uniti sotto la luce della sostenibilità.

Il progetto è stato realizzato nell’ambito del bando ART~WAVES della Fondazione Compagnia di San Paolo, volto a promuovere progetti culturali innovativi sul territorio.

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