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TORINO
04 Gennaio 2025 - 18:04
Ventidue gennaio 1901, Londra. Muore la Regina Vittoria, dopo aver regnato ininterrottamente per quasi 64 anni. Il legittimo erede, il figlio Edoardo, è impegnato in India a sedare una rivolta, quindi la successione è in pericolo, dato che c’è un gran numero di pretendenti pronti a scannarsi tra di loro pur conquistare il Trono del Regno Unito.
Margherita Fumero in Lady Margaret
Dieci giorni prima della sua dipartita, la Regina Vittoria manda a chiamare Lady Margaret, sua unica amica, verso la quale nutre una sincera e profonda fiducia, e le affida la cosa più preziosa del regno: il Sigillo Reale, che dovrà custodire fino al ritorno di suo figlio Edoardo. È di vitale importanza che tale Sigillo non cada in mani sbagliate, perché, se impresso sulla ceralacca di qualsiasi lettera, è capace di far aprire tutte le porte del Regno.
Quando un investigatore arguto e intelligente come Sherlock Holmes si imbatte nella trama di una commedia comica scritta da Valerio Di Piramo e Cristian Messina, avviene la magia: il genio delle indagini si piega alla volontà degli autori, e si rassegna a diventare uno strumento atto a dispensare buonumore al pubblico presente; le sue certezze si scontrano continuamente con la realtà dei fatti, ma la dea bendata che lo ha sempre assistito lo conduce per mano verso la soluzione del caso, con grande meraviglia e incredulità del suo fedele aiutante Dottor Watson. L'intuizione viene sommersa dalle risate; quello che sembra non è, quello che è non sembra.
La commedia si svolge a Seven Kings, nella periferia di Londra, dov’è situata Old Artist, casa di riposo per vecchie glorie dello spettacolo; è infatti questo il luogo dove Lady Margaret alloggia insieme ad altri due ospiti, e che vedrà l’evolversi dell’intera vicenda.
Maria Occhiogrosso alias Miss Barret
Sherlock Holmes ed il suo braccio destro Dottor Watson vengono chiamati dalla famosa attrice Lady Margaret per vegliare sul Sigillo Reale, poiché la sua custodia è un impegno troppo gravoso da sostenere per lei; ma il grande investigatore ha perso molto del suo smalto, e parecchie volte si trova in situazioni a dir poco imbarazzanti; per fortuna c’è il Dottor Watson che provvede spesso a trarlo dagli impicci. Nonostante questo, sembra che tutto proceda per il meglio, e che il Sigillo sia al sicuro, celato in un bizzarro nascondiglio: però nessuno ha ancora fatto i conti con una strana giornalista che si presenta a Old Artist per intervistare Lady Margaret…
Ma non è finita qua: come la classica ciliegina sulla torta, piomberà a Old Artist anche uno strano Ufficiale della guardia Reale della Corona, accusando qualcuno di tradimento verso la Corona per aver rubato il sigillo reale costudito da Lady Margaret. Da questo momento in poi una girandola di avvenimenti a dir poco bizzarri legati a vicende familiari segnerà il corso della commedia, che si avvierà ad un epilogo sorprendente anche grazie all’apertura della misteriosa lettera che la Regina Vittoria aveva consegnato a Lady Margaret insieme al Sigillo; saranno dunque i nostri amati Sherlock Holmes e Watson a risolvere il caso, districandosi tra situazioni paradossali e continui colpi di scena.
Perché questa è la vera forza del teatro: l'imprevisto, la sorpresa, soddisfare le menti con una scena, e la scena successiva farle ripiombare di nuovo nell'incertezza. Fino ad un finale sbalorditivo, di quelli che lasciano il segno e saranno ricordati per molto tempo dagli spettatori che avranno avuto la fortuna di assistere allo spettacolo.
Portare sul palcoscenico due di questi personaggi e renderli protagonisti di una storia avvincente e non scontata, è stata una sfida difficile ma piena di soddisfazioni; infatti "Lady Margaret e il sigillo Reale" non è altro che la rivisitazione teatrale, in chiave fortemente umoristica, del personaggio di Sir Arthur Conan Doyle; anzi, i personaggi sono due, in quanto il Dottor Watson, braccio destro di Holmes, ricopre un ruolo assolutamente di primo piano nel fitto mistero che impegnerà le meningi dei nostri due investigatori.
Cast: Margherita Fumero, Mauro Villata, Mario Bois, Anna Cuculo, Cristian Messina, Maria Occhiogrosso, Gina Perrucci, Giorgio Serra, Valentina Gabriele, Federico Messina, Sergio Catania, Federico Sereno e Rebecca Rosso. Musiche: Angelo Chionna. Scene e costumi: Monica Cafiero. Luci: Rebecca Agostinelli. Produzione: Teatro 21. Regia: Cristian Messina.
Repliche: 4 gennaio ore 19,30
5 gennaio ore 16,00
6 gennaio ore 16,00
12 gennaio ore 16,00 al Teatro Gobetti di San Mauro
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