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Ivrea

Giornalisti stranieri visitano il patrimonio Unesco

Ad accompagnarli anche il sindaco Matteo Chiantore

“La fabbrica non può guardare solo all'indice dei profitti deve distribuire ricchezza cultura servizi democrazia Io penso la fabbrica per l'uomo non l'uomo per la fabbrica” questo il pensiero cardine di Adriano Olivetti il celebre imprenditore italiano che riuscì a creare a Ivrea, nel secondo dopoguerra, un'esperienza di fabbrica unica al mondo.

Mercoledì 20 settembre il sito UNESCO di Ivrea è stato oggetto di attenzione da parte di una delegazione di giornalisti della stampa estera interessati ad approfondire il pensiero di Adriano Olivetti visitando l'archivio storico, il Visitor Center, parte degli uffici, Il Convento di San Bernardino, senza dimenticare il castello di Ivrea e il museo Garda.

Ad accogliere la delegazione sono stati il sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore, il site manager, Filippo Ghisi, il presidente dell’Associazione Archivio Storico, Gaetano di Tondo, insieme all’archivista Enrico Bandiera, e al direttore di Confindustria Canavese Daniele Aibino. La visita dei giornalisti è stata l’occasione per il sindaco Chiantore di fare il punto sulla situazione attuale e per illustrare le azioni che l’amministrazione comunale intende mettere in campo nei prossimi anni.

“Questa è una città che ha, come tutti sappiamo, un passato industriale importante e, da qualche anno, ha intrapreso un cammino, per ricollocarsi, per creare una nuova narrazione - ha commentato Matteo Chiantore - L’ inserimento nel patrimonio UNESCO sicuramente ci ha dato una via da seguire e il primo periodo è stato dedicato agli adempimenti formali cioè un c'era un piano di gestione da da seguire. Oggi è venuto il momento di  passare a un secondo piano, a essere un po' più operativi. Noi riteniamo di poter dire che Ivrea in qualche modo ha fatto scuola in una serie di settori a cominciare dall'architettura industriale, da quella che è stata definita la via più bella del mondo da Corbusier. Abbiamo fatto scuola nei sistemi di Management, perché in fondo qui è nato un modo responsabile di fare impresa. Ce lo hanno insegnato Camillo prima ancora e poi Adriano...."

E poi ancora..."Il dipendente non soltanto come parte della filiera produttiva ma un essere umano che non esaurisce la sua vita nella catena di montaggio. Da qui il senso di comunità intorno alla fabbrica. Qui a Ivrea è nato un nuovo modo di vendere il prodotto attraverso il bello. Sono nati dei nuovi di sistemi di comunicazione e i negozi Olivetti famosi in tutto il mondo, da New York sulla quinta strada a Venezia. Insomma vogliamo raccogliere questa eredità. Abbiamo scoperto anche una vocazione turistica di questo territorio e la vogliamo sfruttare appieno. Torno a dire però che in questa via, in via Jervis, deve anche tornare il lavoro…”.

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