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L'Unione fa la forza
23 Febbraio 2024 - 17:33
Scrivo a te per chiederti, ma chi stai difendendo? Ti sei chiesto chi è quel giovane che colpisci a terra? Un ragazzo, uno studente, un operaio? Ma è davvero quello il tuo compito? Ne sei certo? Ti ho visto molte volte scortare improbabili leader a cui non affideresti neppure la gestione di un condominio che partecipano a grotteschi confronti televisivi in vista delle elezioni. Loro “non tengono” vergogna, tu forse sì, almeno lo spero.....
Voglio ricordarti che tu hai il dovere di proteggere i cittadini, non il Potere. Non puoi farlo a qualunque costo, non scagliando il manganello sulla testa di un ragazzino o di un padre di famiglia. Non con fumogeni ad altezza d’uomo. Chi ti paga è colui che protesta, e paga anche coloro che ti ordinano di caricarlo. Vorrei che capissi che ci hanno messi uno contro l’altro. I nostri ragazzi non hanno più alcuna speranza, dovranno emigrare o fare i polli di allevamento in un call center. Tu che hai poco più della loro età e difendi la tua posizione sotto pagata dovresti saperlo. E’ una guerra, non ancora dichiarata, tra le giovani generazioni, una in divisa e una in maglietta, mentre i responsabili stanno a guardare sorseggiando il tè, carichi di mega pensioni, prebende, gettoni di presenza, benefit.
Quei ragazzi e ragazze scesi oggi nelle piazze di Pisa, di Firenze e in tante altre piazze italiane non fanno altro che chiedere il cessate il fuoco in Palestina sono giovani armati solo di striscioni, idee e bandiere della Palestina.
Capisci che non sono normali le immagini spaventose che arrivano da Pisa e da Firenze!! Non sono normali le scene di Napoli davanti alla sede Rai. Non è normale che un uomo venga identificato dalla Digos per aver inneggiato all’antifascismo, non è normale un agente che ripudia il Capo dello Stato, non è normale essere identificati per aver lasciato un fiore, per manifestare per il popolo palestinese o per chiamare il genocidio col suo nome.
Quello successo oggi è stato un uso della forza sproporzionato, incontrollato e violento da parte dello Stato nei confronti di chi esprime un proprio diritto sacrosanto e sancito dalla Costituzione: quello di manifestare le proprie idee, in questo caso a favore del cessate il fuoco e contro il genocidio di un popolo, quello palestinese, che in questi 4 mesi ha visto quasi 30mila persone, di cui più di 16mila donne e bambini, trucidati da parte dell'esercito israeliano.
La società civile giustamente lamenta la disaffezione alla vita pubblica e la scarsa partecipazione, ma se i giovani quando si attivano subiscono questo trattamento, non possiamo lamentarci.
Togliti quindi il casco e abbraccia chi protesta, cammina al suo fianco. E’ un italiano, un’italiana come te, è tuo fratello.
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