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Il caso

Disastro case popolari a Settimo. Alloggi vuoti e cantine piene di rifiuti: c'è il rischio incendio

Ci sono circa una trentina di alloggi vuoti ma il riscaldamento resta acceso e gli altri residenti pagano bollette salatissime

Non ne possono veramente più gli abitanti delle case popolari di via Foglizzo a Settimo Torinese e chiedono giustizia al Comune di Torino e all’ATC (Agenzia Territoriale per la Casa). La situazione? Alloggi vuoti in cui i riscaldamenti però continuano a restare accesi, bollette altissime e cantine piene di rifiuti, con il rischio di incendio dietro l’angolo. 

Ad accompagnarci nel nostro viaggio sono due residenti, Giuseppe Manciameli e Antonio Imbriaco.

Tende e vetri rotti sui balconi di alcune abitazioni abbandonate; in basso, una delle case murate e un'altra con la porta rotta

Qui è davvero insostenibile. Siamo 170 famiglie e ci saranno una 30ina di case vuote: l’appartamento a fianco al mio è di una signora che è morta da 8 anni, ma il riscaldamento continua ad essere acceso e noi paghiamo - ci spiega Manciameli - ci è arrivato il conguaglio e ci sono bollette da 750 euro. Ma io mi chiedo, la gente come fa? Ci sono persone che percepiscono 1000 euro al mese e altri che prendono i pacchi della Croce Rossa o vanno in chiesa, infatti molta gente non riesce a farcela. Non è che non vogliamo pagare, ma che almeno ci diano la possibilità di scorporare le spese”. 

Le nostre guide per un giorno, Giuseppe Manciameli e Antonio Imbriaco

Passeggiando per le scale e gli androni, le cui porte sono perennemente aperte perché le serrature sono rotte da mesi, il disagio è palpabile: sulla faccia di una palazzina si contano più e più alloggi non abitati, con balconi in cui sono ammassati mobili e oggetti e tende rotte e sporche. Senza parlare poi delle case che sono state murate, per evitare che gli abusivi entrino e dormire. 

Noi paghiamo 1200 euro di riscaldamento, ma lasciano i termosifoni accesi anche nelle abitazioni dove non c’è nessuno da anni. All’anno sprecheremo, e sono soldi pubblici, più di 40mila euro - dice Imbriaco - qui la gente non ce la fa più, e il punto è che non interessa a nessuno”. 

L’area cani tra una palazzina e l’altra ha il muretto esterno completamente distrutto, rendendola inagibile, e le fermate del bus non hanno il vetro di copertura, lasciando le persone che aspettano il pullman esposte all’acqua e alle intemperie; ancora, nel cortile esterno troviamo 5 o 6 veicoli arrugginiti e con le ruote bucate: sono sotto fermo amministrativo perché non hanno l'assicurazione, quindi non possono essere rimossi per venire demoliti. Restano lì, fermi. 

I residenti non ne possono più e hanno appeso un manifesto di protesta

Il peggio, però, lo vediamo all’interno delle cantine, dove esiste un concretissimo rischio d’incendio. Molte delle salette sono abbandonate, aprire la porta è semplicissimo e entrando ci si apre un mondo: mobili, frigoriferi, vestiti, buche delle lettere, immondizia, cavi, libri. Tutto ammassato nelle cantine in cui “le nostre guide” ci hanno fatto entrare. 

Se qualcuno qui scende, si accende una sigaretta e butta la cicca per terra, o anche solo della cenere, l’incendio scoppia in un attimo. Se ci fosse un fuoco qui voglio proprio vedere come ci salviamo - commenta preoccupato Giuseppe Manciameli - l’amministrazione di  Settimo alla fine fa quello che può, perché il proprietario è il Comune di Torino e la gestione è in capo all’ATC”. 

La situazione in una delle cantine in cui siamo entrati

Sulla questione, per quanto di competenza, è intervenuto anche l’assessore settimese alle Politiche Sociali e Servizi alla Persona Angelo Barbati: “penso che le spese in più per il riscaldamento le paghi ATC, ma non ne sono sicuro perché la gestione è la loro - afferma - nei gabbiotti del seminterrato ci le cose che le persone lasciano quando se ne vanno dagli alloggi: ATC le mette lì in attesa di avere dei volumi considerevoli per poi sgomberare”. 

Insomma, a riempire “le salette” pare essere proprio l’Agenzia Territoriale per La Casa. Sorvoliamo sul fatto se le cantine siano o meno piene: come si evince nel video che abbiamo girato, in alcuni scantinati nemmeno si riesce ad entrare a causa della mole di materiali stipati all’interno. 

Le popolari via Foglizzo sono sempre state un tasto dolente a Settimo, questo è vero, ma la situazione in questa parte di Borgo Nuovo sta sfuggendo di mano: “siamo in contatto con alcuni inquilini di alloggi a Torino per fare un elenco delle problematiche e chiederne finalmente una risoluzione - dicono Manciameli e Imbriaco - ATC e il Comune di Torino devono intervenire: la gente è stanca, paga e non riesce ad arrivare a fine mese. Se nemmeno questo bastasse, chiederemo l’intervento del Prefetto”. 

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