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14 Maggio 2021 - 10:42
Con i suoi tetti di cotto, il centro storico di Candia Canavese si adagia sulle pendici della collina di Santo Stefano, ultima propaggine collinare dell'Anfiteatro Morenico di Ivrea. Da Santo Stefano il panorama spazia a 350 gradi, dalla pianura padana alle colline del Monferrato, dai colli di Superga e della Maddalena al Monviso, dalla Serra Morenica di Ivrea alle Alpi del Mombarone e del Gran Paradiso.
Questa settimana il Venerdì dal Sindaco fa tappa nel paese che deve la sua fama al lago di Candia, tutelato dal primo parco naturale di interesse provinciale istituito in Italia nel 1995.
Mario Mottino dal 2019 è il primo dei circa 1.300 cittadini di Candia, dopo una pluridecennale esperienza nell’amministrazione e nel mondo associazionistico locali.
“Siamo conosciuti per il lago, che ospita anche importanti attività ed eventi sportivi, ma possiamo proporre ai turisti anche un centro storico di origine medioevale. - tiene a sottolineare Mottino. - Sul paese spiccano in cima a una collina i resti della torre medioevale di Castiglione, simbolo ripreso nel nostro gonfalone.
Nel centro storico vi sono palazzi ricchi di storia e il castello, ricostruito nel XIX secolo e delimitato dalle mura perimetrali medioevali, che si sono conservate. Sulla collina di Santo Stefano, a 400 metri di altitudine, si può ammirare la chiesa romanica del Priorato di Santo Stefano, visitabile nel periodo estivo e tuttora utilizzata per le funzioni religiose delle domenica pomeriggio”. Ma qual è il clima sociale di Candia? “Siamo molto attaccati alle nostre tradizioni, ma ci siamo anche aperti alle persone arrivate dall’estero, dall’est e dal centro Europa e dall’Africa” sottolinea il sindaco Mottino, che tiene a ricordare come l’attaccamento alle tradizioni e all’ambiente naturale negli scorsi decenni abbia ispirato ai candiesi e ai loro amministratori locali importanti iniziative di recupero e tutela del centro storico e del lago, che hanno contribuito all’attrattività turistica del paese. “Alcuni miei predecessori vollero conservare e tutelare il nostro borgo antico e lo specchio d’acqua, evitando speculazioni edilizie” sottolinea con orgoglio Mottino. Anche l’associazionismo è un vanto di Candia: “la Pro Loco è portata avanti dai giovani e siamo riusciti a creare un registro dei volontari, con una notevole adesione. I volontari, ad esempio, tengono aperto un ambulatorio infermieristico molto importante per la popolazione”.
Le priorità dell’amministrazione comunale sono il turismo e la solidarietà sociale, con azioni che spaziano dalla regolamentazione della fruizione del lago al bonus bebè per i nuovi nati, dal sostegno alle persone fragili all’attenzione alle esigenze degli operatori turistici, dalle iniziative per gli anziani a quelle per i giovani. “Abbiamo bisogno che i turisti tornino presto a Candia, per aiutare i nostri operatori locali, che sono in forte sofferenza per le conseguenze della pandemia” conclude Mottino.
E come dar torto al primo cittadino di un Comune che, insieme a quelli di Mazzè e Vische, ospita nel suo territorio la prima area protetta di livello provinciale istituita in Italia, riconosciuta come Sito di Importanza Comunitaria della Rete Natura 2000 e Zona Speciale di Conservazione per gli uccelli, in attuazione delle Direttive europee Habitat e Uccelli per la tutela della biodiversità? Il lago è alimentato da alcune sorgenti situate lungo la costa meridionale, mentre il deflusso delle acque avviene attraverso il canale Traversaro, zona di particolare interesse per la vegetazione. Le specie floreali presenti sono oltre quattrocento. Tra di esse alcune varietà idrofile non comuni come il trifoglio fibrino, l'utricularia, la potentilla palustre e la rarissima violetta d'acqua (Hottonia palustris).
Situato sulla rotta sud-occidentale degli uccelli migratori, il lago di Candia è un importante luogo di sosta per i volatili svernanti e di passo. Tra le duecento specie censite vi sono il tarabuso, il tarabusino, l'airone rosso e la moretta, che ha fatto del Parco uno dei principali siti di nidificazione in Italia. Sul lago insistono fin dal XVI secolo diritti di uso civico per la pesca professionale, unica fonte di sostentamento fino a pochi decenni or sono per decine di famiglie locali. Tra le specie presenti, la carpa, la tinca, il luccio, il cavedano, la scardola, il persico trota, il persico reale e il pesce gatto. Il parco del lago di Candia è interessante non solo per l'ambiente lacustre, ma anche per gli spazi circostanti: boschi, canneti e prati. L'area si può visitare a piedi, in bicicletta o in barca.
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