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15 Luglio 2022 - 12:33
Percorrendo la strada che collega Ivrea con il lago di Viverone si costeggia la Serra, alle cui pendici sorgono antichi e suggestivi borghi, tra i quali Bollengo, il cui territorio comunale si divide equamente tra collina e pianura.
Terra di confine tra le sfere di influenza di Vercelli e di Ivrea, nel Medioevo l’attuale territorio comunale comprendeva i centri abitati di Bollengo, Paerno e Pessano, probabilmente evoluzioni di piccoli nuclei urbani collocati lungo la romana Via delle Gallie. Di Paerno si è conservata la torre campanaria della chiesa di San Martino (in dialetto il “Ciucarun”), di Pessano la chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Dalla graziosa chiesa romanica recuperata dal degrado nella seconda metà degli anni ‘80 abbiamo iniziato la nostra visita alla scoperta di Bollengo, guidati dal Sindaco, Luigi Sergio Ricca.
Luigi Sergio Ricca è uno degli amministratori locali eporediesi di maggiore esperienza, avendo presieduto la Provincia di Torino dal 1990 al 1995, ricoperto l’incarico di Assessore regionale al commercio e alla protezione civile tra il 2005 e il 2010 ed essendo giunto all’ottavo mandato come sindaco di Bollengo. Il primo dei poco più di duemila cittadini bollenghesi ci ha spiegato che la sua è una comunità dalle forti radici e tradizioni contadine, che ha però saputo evolversi dal punto di vista sociale ed economico. “Oggi i nostri residenti rappresentano tutte le Regioni italiane e 24 Paesi europei ed extraeuropei” ha sottolineato Ricca, che giudica positivamente il clima sociale del suo paese, perché “i cittadini partecipano alle attività e alle associazioni, dal Centro Anziani alla Filarmonica, alla Pro Loco. E c’è un confronto positivo con l’amministrazione comunale”.
Tra i tesori storici e architettonici da visitare assolutamente quando si arriva a Bollengo il Sindaco ha naturalmente citato il campanile di San Martino sulla costa della Serra e la chiesa di San Pietro e Paolo a Pessano. È motivo di vanto per l’amministrazione comunale il recupero dell’edificio di culto risalente al X secolo, che trent’anni orsono era fortemente degradato e letteralmente nascosto dall’edera. La chiesa è stata donata al Comune dagli allora proprietari privati ed è stata recuperata con l’aiuto della Provincia di Torino e della Regione Piemonte.
Oggi il cruccio quotidiano del Sindaco di Bollengo è la qualità del servizio di trasporto pubblico locale, che vorrebbe veder tornare al livello qualitativo di non molti anni fa. Per garantire la regolarità e puntualità dei collegamenti occorrerebbe sostituire alcuni autobus obsoleti e occorrerebbe che il gestore del servizio nella conurbazione di Ivrea rinforzasse l’organico degli autisti. L’amministrazione comunale è invece impegnata nel recupero di angoli del centro storico che possono avere un ruolo importante nella vita sociale del paese, come ad esempio la nuova piazza Falcone e Borsellino e il centro incontri con biblioteca e centro anziani nella nuova torre.
Ma Luigi Sergio Ricca, uomo a cui non manca certo la passione per la politica e la cosa pubblica, consiglierebbe ad un concittadino di fare un’esperienza di amministrazione locale? “È importante che tutti si impegnino nella gestione della cosa pubblica e della propria comunità. - ci ha risposto il Sindaco di Bollengo - Oggi è più difficile suscitare la partecipazione. Quando io ho iniziato a fare politica alle elezioni comunali concorrevano diverse liste, mentre l’anno scorso per la prima volta se ne è presentata una sola. Un tempo la partecipazione dei cittadini alla crescita sociale del paese era forte. Oggi molti tendono ad occuparsi esclusivamente dei propri problemi personali”. “Comunque, - conclude Ricca - in una dimensione come la nostra il rapporto tra le persone e la qualità della vita sono apprezzabili, anche perché possiamo contare sui servizi di una città importante come Ivrea”.
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