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20 Agosto 2025 - 12:00
Nei giorni scorsi Roma ha ospitato il primo incontro del Tavolo Giovani della Protezione Civile, un appuntamento destinato a segnare una svolta. Non una passerella, ma uno spazio reale di confronto, nato per dare voce a chi rappresenta il futuro del volontariato organizzato. A quella tavola rotonda, accanto ad altri 28 ragazzi e ragazze provenienti da ogni angolo d’Italia, c’era anche un volto settimese: Lorenzo Scarpino, volontario del Gruppo Comunale di Protezione Civile di Settimo Torinese.
Per lui non è stata soltanto una convocazione, ma un riconoscimento tangibile del lavoro che in questi anni ha portato avanti insieme ai suoi compagni di squadra. Perché il messaggio che emerge da questa esperienza va oltre la sua persona: è la conferma che anche realtà locali come quella settimese possono diventare modello ed esempio quando c’è dedizione, formazione e spirito di comunità.
Il Tavolo Giovani, istituito dal Dipartimento nazionale, ha un compito ambizioso: avvicinare le nuove generazioni alle attività del Servizio Nazionale di Protezione Civile e raccogliere da loro proposte, energie e idee innovative. Una missione che rompe il luogo comune secondo cui i giovani sarebbero disinteressati al bene collettivo. Al contrario, come dimostra il percorso di Lorenzo, sono proprio i ragazzi a dare nuova linfa a un settore che più di ogni altro vive di impegno e senso civico.
L’assessore Angelo Barbati non ha nascosto l’orgoglio della città.
«L’impegno dei giovani come Lorenzo nei vari gruppi che si dedicano al bene comune - ha commentato - è un patrimonio delle nostre comunità. Da settimesi siamo orgogliosi che sieda a un Tavolo di portata nazionale. È la dimostrazione del suo impegno, ma anche il riconoscimento al lavoro di tutto il nostro Gruppo comunale, che supporteremo ulteriormente con attività formative e acquisto di attrezzatura utile alle attività di Protezione Civile».
A dare il senso più autentico di questa esperienza è stato però lo stesso Scarpino, che sui social ha voluto condividere emozioni e pensieri.
«Il mio è solo un piccolo esempio di quanto i giovani siano attivi e facciano tanto per il bene del prossimo, capovolgendo il pensiero comune. In 29 rappresentiamo tutti i giovani d’Italia che hanno voglia di fare: un grande onore, ma anche una grande responsabilità», ha scritto, sottolineando il ruolo del Tavolo come laboratorio di idee e progetti destinati a incidere sul futuro del sistema.
Non un’avventura solitaria, ma un cammino condiviso: «Un grazie speciale al Gruppo Comunale di Protezione Civile di Settimo, per l’impegno, la formazione e la passione che mi hanno trasmesso», ha aggiunto Lorenzo, ricordando come il suo percorso sia figlio di una comunità che ha saputo crescere e formare i suoi giovani.
Le sue parole hanno un peso che va oltre il singolo episodio: mettono in luce un’intera generazione che non si limita a guardare, ma sceglie di agire. Che non si accontenta di restare spettatrice, ma prende posto ai tavoli decisionali, con la consapevolezza che il futuro della Protezione Civile – e in fondo del Paese – passa anche dalle loro idee e dalla loro energia.
Insomma, la presenza di un giovane settimese al Tavolo nazionale dei Giovani è motivo di orgoglio ma anche uno stimolo: la dimostrazione che con impegno e passione è possibile portare la propria città dentro le stanze dove si decide. E che le nuove generazioni, spesso sottovalutate, hanno in realtà molto da insegnare.
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