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Sotto il cielo della Reggia di Venaria, Torino diventa capitale del gusto globale

Con l’inaugurazione dei “50 Best”, il Piemonte si presenta al mondo con eleganza e sostanza: una settimana tra sapori, tradizioni, chef d’élite e un Canavese che sa come brillare

Una luce particolare abbraccia la Reggia di Venaria, la brezza di fine primavera solleva con grazia i ventagli e spinge profumi gentili fino alla terrazza, dove i calici brillano come cristalli sotto il cielo al tramonto. È in questo scenario che ha preso vita la serata inaugurale di “The World’s 50 Best Restaurants”, l’Oscar della ristorazione mondiale che quest’anno ha scelto il Piemonte come palcoscenico del gusto.

Un’atmosfera da sogno, ma anche una scelta strategica, come sottolinea il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio: “Ospitare 50 Best è per noi una scelta strategica per posizionare Torino e il Piemonte al centro delle rotte della ristorazione mondiale. Questa è una terra che esprime un’altissima qualità gastronomica, che però non sempre è percepita come tale. Avevamo bisogno di portare qui critici, giornalisti e i migliori chef del mondo per poterlo raccontare e dimostrare a tutti”.

Così Venaria Reale è stata scelta come cornice privilegiata per dare il via alla settimana che vedrà Torino e il Piemonte protagonisti assoluti della scena gastronomica internazionale. Oltre 1300 ospiti, 250 media specializzati, 89 ristoranti rappresentati e più di 100 chef tra i migliori al mondo: questi i numeri imponenti di un evento che, fino al 20 giugno, porterà l’eccellenza a convivere con la bellezza.

La cena di benvenuto, riservata alle autorità e alla stampa nazionale e internazionale, ha saputo incarnare lo spirito del territorio, grazie a un lavoro corale tra istituzioni, consorzi, ATL e associazioni di categoria come Ascom-Confcommercio, Confesercenti e IFSE - Italian Food Style Education.

La cena alla Reggia di Venaria Reale 

Ma il momento più atteso è stato la cena ufficiale, dove l’eccellenza ha incontrato la tradizione. Un momento conviviale che si è trasformato in occasione per valorizzare l’offerta turistica regionale: guide turistiche, video proiettati, materiali promozionali, e soprattutto il calore umano di chi il Piemonte lo vive ogni giorno.

Tra loro, anche Barbara Sapino, assessore alla cultura del Comune di Volpiano, presente in veste di guida turistica :“Siamo qui a festeggiare questo bellissimo evento che si tiene per la prima volta in Italia. Io sono qui in veste non solo di guida turistica ma anche a rappresentare ASCOM (Confcommercio Torino). Nel menù è stata inserita una ricetta canavesana questo perché il Canavese dà un lustro speciale alla nostra regione anche dal punto di vista culinario. La luce, l’atmosfera parla già da sola, quindi è un contesto straordinario”.

L’orgoglio si mescola all’entusiasmo, e lo si percepisce forte nelle parole di Alberto Cirio che, in un’intervista esclusiva rilasciata al nostro giornale, ha sottolineato il valore simbolico e strategico della serata: "Abbiamo qua i 250 più importanti giornalisti del mondo che si occupano di ristorazione e che domani scriveranno magari sul giornale di Lima o di Santiago o di Manila o di Bombay. Scriveranno da Torino, scriveranno dalla Venaria, scriveranno dal Piemonte.  Qui si svolge l'evento enogastronomico più importante del mondo che certificherà i primi 50 ristoranti del mondo. Ai nostri amici americani mi piace sempre sottolineare che questo non è Disney World. Questo è un pezzo di storia dell’Italia, così come lo sono i nostri vini, così come lo sono i nostri cibi".

Anche la città di Torino ha accolto con entusiasmo l’evento, trasformandosi con una campagna di comunicazione dedicata: aeroporti, stazioni, fermate della metropolitana, autobus, tutto parla di 50 Best. "I riflettori di tutto il mondo saranno puntati sulla nostra città", ha detto il sindaco Stefano Lo Russo.

Un evento che ha già portato il Piemonte sotto i riflettori, e che si candida a lasciare una traccia duratura. Perché tra i bicchieri che brillano al tramonto e le voci che raccontano piatti e storie, c’è un messaggio che risuona chiaro: qui non si celebra solo il cibo. Qui si celebra l’identità e la bellezza dei territori.

Il nutrito gruppo di Guide Turistiche 

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