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Da Lanzo un messaggio chiaro: il clima sta cambiando, e anche noi dobbiamo cambiare

"PITER+ GRAIES ClimaLab: Italia e Francia uniscono le forze per un futuro sostenibile e solidale"

Il clima sta cambiando, e anche noi dobbiamo cambiare. È questo il messaggio forte e chiaro che arriva da Lanzo e Torino, dove il 4 e 5 giugno è stato presentato ufficialmente PITER+ GRAIES ClimaLab, un nuovo progetto europeo che coinvolge Italia e Francia e che punta a rendere le comunità più pronte ad affrontare il futuro.

Il nome può sembrare complicato, ma l’idea è semplice: lavorare insieme per vivere meglio, rispettando l’ambiente e aiutando i territori a diventare più forti, più giusti e più sostenibili. Il progetto è finanziato con 7 milioni e 125 mila euro dal programma europeo Interreg Alcotra, che serve proprio per rafforzare la cooperazione tra le zone di montagna e di confine tra Francia e Italia.

Il nuovo PITER+ nasce da un’esperienza precedente, chiamata GRAIESLab, e ne amplia obiettivi e confini. Oggi sono 11 i partner coinvolti, tra enti italiani e francesi: dalla Città metropolitana di Torino, che coordina il progetto, al Dipartimento della Savoia, passando per le comunità locali delle Valli di Lanzo, del Canavese, della Valle d’Aosta e varie zone della Savoia francese.

Ma il vero salto in avanti è nella dimensione e nell’ambizione: i Comuni coinvolti nel torinese passano da 146 a 246, e anche in Valle d’Aosta si estende la partecipazione, includendo tutti i 13 Comuni dell’Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis (erano 5 nel precedente progetto). In Francia, entrano nel gruppo anche la Communauté de Communes de Haute Tarentaise e quella dei Versants d’Aime. È il segno che l’unione fa la forza, soprattutto quando si parla di ambiente.

Il progetto è stato lanciato in due giornate dense e partecipate. Il 4 giugno, al GraiesHub di Lanzo, il sindaco Fabrizio Vottero ha accolto i partecipanti insieme alla consigliera metropolitana Sonia Cambursano, che coordinerà il progetto per la Città metropolitana di Torino. Cambursano ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa: “Abbiamo fortemente voluto questo PITER perché rappresenta il consolidamento di un lavoro iniziato anni fa. Oggi, siamo in grado di proporre una strategia comune, concreta, per affrontare le sfide climatiche e sociali del nostro tempo”.

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Durante la mattinata si è insediato il Comitato di pilotaggio, che guiderà l’intero programma, ed è stata presentata la strategia del piano: una parola su tutte, transizione. Cioè accompagnare i territori in un percorso lento ma deciso verso modelli di vita, lavoro e consumo più rispettosi dell’ambiente, più equi e più innovativi.

Nel pomeriggio si è entrati nel vivo dei tre progetti concreti che compongono il PITER+ GRAIES ClimaLab, ciascuno con un obiettivo preciso e un gruppo specifico di destinatari: DECID, pensato per gli amministratori pubblici, aiuterà Comuni e enti locali a prendere decisioni migliori, basate su dati, studi e buone pratiche ambientali. INCIT, dedicato alle nuove generazioni, porterà nelle scuole e nei centri giovani attività, laboratori e percorsi per capire cosa vuol dire “vivere in equilibrio con la natura”. E-CHANGE, pensato per il mondo delle imprese, dell’agricoltura e dell’artigianato, aiuterà le attività economiche del territorio a rinnovarsi e a diventare protagoniste del cambiamento.

Il 5 giugno, a Torino, la seconda giornata è stata l’occasione per condividere il progetto con il pubblico: cittadini, rappresentanti delle istituzioni, associazioni e imprese hanno potuto ascoltare e fare domande. È stato anche formato il Comitato scientifico, che supporterà i partner con idee, ricerche e valutazioni lungo i quattro anni di durata del progetto, da settembre 2024 a settembre 2028.

Questo nuovo piano non riguarda solo gli esperti, i tecnici o i politici. Parla a tutti noi. Parla ai ragazzi che vogliono un futuro più pulito. Agli imprenditori che vogliono far crescere le loro attività rispettando l’ambiente. Ai sindaci che devono affrontare problemi nuovi con strumenti nuovi. Parla anche ai cittadini che vogliono sapere come risparmiare energia, come ridurre i rifiuti, come vivere meglio nel proprio paese o nella propria città.

E, soprattutto, mostra che le cose possono cambiare se si lavora insieme. L’Italia e la Francia condividono le Alpi, ma anche i problemi e le soluzioni. I cambiamenti climatici non si fermano al confine: né lo farà la voglia di cambiare in meglio.

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