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Oltre i confini dell'immaginazione: James Cameron si racconta alla Mole Antonelliana

La mostra "The Art of James Cameron" trasforma Torino in un viaggio straordinario dentro la mente del regista che ha rivoluzionato il cinema, tra disegni, bozzetti e creazioni visionarie

Un viaggio in fondo all’oceano o ai confini dello spazio? Per James Cameron non c’era alcuna differenza. La profondità e l’infinità sono sempre state due ossessioni per il regista canadese, che ha speso una vita a esplorare mondi impossibili, a inventare tecnologie e a spingere il cinema oltre ogni limite conosciuto. Oggi, alla Mole Antonelliana, quella stessa mente visionaria viene celebrata con "The Art of James Cameron", una mostra che permette di entrare nel cuore pulsante della sua creatività, dai primi schizzi ai capolavori cinematografici che hanno segnato un’epoca.

James Cameron

La mostra, inaugurata il 26 febbraio e visitabile fino al 15 giugno 2025, sta già incantando migliaia di visitatori. L’esposizione raccoglie oltre 300 opere originali, tra disegni, bozzetti, storyboard e oggetti di scena, provenienti direttamente dall’archivio personale del regista. Un tesoro che rivela il lato più intimo e meno conosciuto di Cameron, un artista prima ancora che un cineasta, capace di trasformare semplici schizzi in immagini scolpite nella memoria collettiva. "Sono cresciuto in una piccola città del Canada e disegnavo continuamente. Più illustratore nel cuore che artista, usavo i miei disegni per raccontare storie. Questa è stata la preparazione perfetta per passare al cinema", ha raccontato lui stesso. E in effetti, tutto è nato su carta: dai terrificanti endoscheletri di Terminator, alle mastodontiche navi di Titanic, fino agli alieni blu di Avatar.

L’allestimento della mostra sfrutta la maestosità verticale della Mole, trasformandola in un ambiente immersivo che trasporta il visitatore dentro l’immaginario cameroniano. Nell’Aula del Tempio, tre schermi giganti sospesi a 18 metri di altezza danno vita ai suoi disegni, con creature fantastiche che sembrano fluttuare nella cupola. Un tunnel interattivo ripercorre la sua carriera, mentre postazioni sonore e contenuti in realtà aumentata permettono di ascoltare direttamente la sua voce mentre racconta la genesi delle sue creazioni.

La mostra non è solo un’esposizione di talento, ma un viaggio attraverso l’evoluzione di un uomo che ha cambiato il cinema, non solo con le sue storie, ma anche con la sua ossessione per la tecnologia. Dai primi cortometraggi realizzati con mezzi di fortuna, fino alle avanguardistiche tecnologie di ripresa sviluppate per Avatar, Cameron non si è mai accontentato. La sua ricerca dell’innovazione è ben visibile nei Future Boards di Terminator, nei bozzetti delle tute AMP di Avatar, nei dettagli della Regina Aliena di Aliens. Il visitatore si trova di fronte a un universo in cui ogni dettaglio, ogni linea su un foglio, è stato pensato per esistere sul grande schermo con un realismo senza precedenti.

Ad accompagnare la mostra, il Museo Nazionale del Cinema ha organizzato una retrospettiva completa al Cinema Massimo, dove sarà possibile rivedere tutti i suoi film, dalle prime collaborazioni con Roger Corman fino ai kolossal miliardari che lo hanno reso una leggenda. Eventi speciali, laboratori per le scuole e visite guidate arricchiscono ulteriormente l’esperienza, con un’attenzione particolare all’accessibilità: i pannelli multisensoriali, i sottotitoli e le guide in LIS permettono a chiunque di immergersi nel mondo di Cameron.

"The Art of James Cameron" non è solo una mostra, ma un omaggio a un uomo che ha riscritto le regole del cinema. Torino si conferma ancora una volta capitale della cultura cinematografica, offrendo al pubblico un’esperienza senza precedenti, un’occasione unica per scoprire il lato più autentico di un maestro della settima arte. Perché se c’è una cosa che Cameron ci ha insegnato, è che l’immaginazione non conosce confini.

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