AGGIORNAMENTI
Cerca
Gesso
06 Dicembre 2024 - 17:54
Il 4 dicembre 2024, il piccolo borgo di Gesso, situato tra le colline di Messina, si è trasformato in un palcoscenico internazionale grazie alla visita della First Lady degli Stati Uniti, Jill Biden. Non un viaggio istituzionale, ma un ritorno alle origini, un percorso intimo e carico di significati, che ha portato la moglie del Presidente americano a calpestare le stesse strade che, più di un secolo fa, i suoi bisnonni Gaetano e Concetta Giacoppo avevano lasciato, portando con sé speranze e sogni verso una nuova vita oltreoceano.
Gesso, in questa occasione, non è stato solo un borgo. È diventato il simbolo di un ponte ideale tra la Sicilia e gli Stati Uniti, tra le radici di una famiglia e il loro sviluppo oltre l’Atlantico. Una piazza decorata con bandiere italiane e americane, striscioni di benvenuto, fiori e persino musica tradizionale ha accolto Jill Biden, accompagnata dalla figlia Ashley Biden. Gli abitanti del borgo, da settimane impegnati a preparare questo momento, si sono riversati numerosi nelle strade, orgogliosi di accogliere quella che sentono ancora una di loro.
Ad accogliere la First Lady c’era anche il sindaco di Messina, Federico Basile, che ha sottolineato l’importanza di questo legame storico e culturale. "La visita di Jill Biden non è solo un onore per la nostra comunità, ma un’occasione per riscoprire le nostre radici comuni e celebrare le storie di migrazione che hanno arricchito entrambi i Paesi", ha dichiarato durante il suo intervento.
Con un sorriso emozionato, Jill Biden ha preso la parola davanti alla folla riunita. La sua voce, seppur ferma, tradiva una commozione profonda mentre raccontava della sua famiglia e delle sue origini. "I miei bisnonni camminavano per queste strade, parlavano questa lingua, guardavano lo stesso cielo. Con coraggio e determinazione hanno lasciato tutto ciò che conoscevano per costruire una nuova vita. Non avrebbero mai immaginato che una delle loro discendenti sarebbe tornata qui come First Lady degli Stati Uniti", ha detto, mentre molti tra i presenti non riuscivano a trattenere le lacrime.
Uno dei momenti più significativi è stato la visita alla chiesa del borgo, un edificio semplice ma carico di significato. Qui, Jill Biden ha potuto osservare il registro che attesta la nascita della sua bisnonna Concetta Giacoppo, una testimonianza concreta di quel legame che ha attraversato l’oceano. Accarezzando delicatamente le pagine ingiallite, la First Lady ha commentato: "Questi documenti non raccontano solo la storia di una famiglia, ma rappresentano la forza e il coraggio di tutti coloro che hanno lasciato le loro case in cerca di un futuro migliore. Mi sento profondamente legata a questo luogo, perché qui si trovano le radici di tutto ciò che sono."
Durante la cerimonia ufficiale, Jill Biden ha donato al borgo un agrifoglio americano, simbolo dello stato del Delaware, dove vive. L’albero sarà piantato nella piazza principale come simbolo dell’amicizia tra due terre apparentemente lontane, ma unite da storie comuni.
"Questo agrifoglio crescerà qui, radicato in questa terra, proprio come i valori di lealtà, lavoro duro e generosità che i miei bisnonni hanno portato con loro in America. Quei valori sono il loro dono per me, e io sono qui per onorarli", ha dichiarato con tono solenne.
Il sindaco Basile, in segno di riconoscimento, ha consegnato a Jill Biden una pergamena commemorativa, sottolineando il profondo significato che questa visita rappresenta per l’intera comunità. L’evento, seguito da giornalisti e televisioni di tutto il mondo, ha riportato l’attenzione su Gesso, un borgo che spesso si perde tra le pieghe della storia, ma che oggi si è fatto portavoce di valori universali.
La giornata si è conclusa con una festa popolare. Tavolate imbandite con specialità siciliane, canti e danze tradizionali hanno coinvolto Jill e Ashley Biden, che si sono lasciate andare a momenti di sincera convivialità con gli abitanti del borgo.
"Non è solo una visita ufficiale. È come tornare a casa", ha confidato la First Lady a una delle anziane del paese, che le ha regalato un fazzoletto ricamato a mano.
Questa visita ha lasciato un segno indelebile nel cuore degli abitanti di Gesso. Per un giorno, il borgo ha smesso di essere un piccolo punto sulla mappa per diventare un luogo simbolico, un messaggio di speranza e resilienza per tutti coloro che, come i bisnonni di Jill Biden, hanno affrontato sacrifici in nome di un sogno.
Jill Biden, con la sua presenza, non ha solo celebrato il passato, ma ha dimostrato quanto le radici possano essere il punto di partenza per costruire un futuro migliore. Gesso, con la sua autenticità e il calore della sua gente, ha dimostrato al mondo intero il potere di un legame familiare che attraversa il tempo e lo spazio. E così, nel silenzio della sera, mentre le luci della festa si spegnevano, il piccolo borgo è tornato alla sua quiete, portando però con sé una storia che resterà viva per generazioni.
English version
On December 4, 2024, the small village of Gesso, nestled in the hills of Messina, found itself in the international spotlight as Jill Biden, the First Lady of the United States, paid a deeply personal visit. This wasn’t a typical diplomatic trip; it was a heartfelt journey back to her roots. The streets she walked were the same ones her great-grandparents, Gaetano and Concetta Giacoppo, had left behind over a century ago in search of a better life across the Atlantic.
Gesso became more than a village that day. It stood as a living testament to the enduring connection between Sicily and the United States, a bridge between a family’s origins and their remarkable journey. The town square was festooned with Italian and American flags, welcoming banners, flowers, and even traditional music. Residents, who had spent weeks preparing for the occasion, gathered in large numbers, brimming with pride as they welcomed someone they still consider one of their own.
Among those greeting the First Lady was Federico Basile, the mayor of Messina. He reflected on the historical and cultural significance of the event, saying, “Jill Biden’s visit is not just an honor for our community. It’s an opportunity to reconnect with our shared roots and celebrate the migration stories that have enriched both our nations.”
Jill Biden’s remarks to the gathered crowd revealed her deep emotional connection to the place. Despite her steady tone, her voice carried the weight of her family’s history. “My great-grandparents walked these streets, spoke this language, and looked up at this same sky. With courage and determination, they left everything they knew to build a new life. They could never have imagined that one of their descendants would return here as First Lady of the United States,” she said, her words resonating with those in attendance, many of whom were visibly moved.
One of the most poignant moments came during her visit to the village church, a modest yet profoundly meaningful place. There, Jill Biden viewed the official record of her great-grandmother Concetta Giacoppo’s birth. As she gently touched the fragile pages, she remarked, “These documents don’t just tell the story of one family; they reflect the strength and courage of everyone who left their homes in search of a better future. I feel deeply connected to this place because it holds the roots of everything I am.”
As part of the official ceremony, Jill Biden presented the village with a Delaware holly tree, a symbol of her home state. The tree will be planted in the town square, serving as a lasting emblem of friendship between two lands. “This holly will grow here, rooted in this soil, just as the values of loyalty, hard work, and generosity that my great-grandparents carried with them to America have taken root in me. These values are their gift to me, and I’m here to honor them,” she declared with heartfelt sincerity.
In turn, Mayor Basile presented Jill Biden with a commemorative parchment, emphasizing how much her visit meant to the entire community. The event, covered by journalists and media outlets from around the world, brought renewed attention to Gesso—a village often overlooked but now celebrated as a symbol of universal values.
The day ended with a lively village celebration. Tables overflowed with Sicilian delicacies, and traditional songs and dances created an atmosphere of joy. Jill and her daughter Ashley Biden joined in, embracing moments of genuine camaraderie with the villagers. “This isn’t just an official visit—it feels like coming home,” the First Lady confided to an elderly woman, who gifted her a hand-embroidered handkerchief as a token of affection.
For the people of Gesso, the visit left an indelible mark. For one extraordinary day, their village transformed from a small dot on the map to a powerful symbol of hope and resilience for everyone who, like Jill Biden’s great-grandparents, made sacrifices in pursuit of a dream.
Through her presence, Jill Biden not only paid tribute to her family’s past but also demonstrated how roots can serve as the foundation for a brighter future. Gesso, with its authenticity and the warmth of its people, reminded the world of the enduring power of family connections that transcend time and distance. As the evening fell and the festive lights dimmed, the village returned to its peaceful rhythm—but it carried with it a story that will be cherished for generations to come.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.