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Cinema
18 Novembre 2024 - 09:33
Gianluca Jodice, regista e sceneggiatore (insieme a Filippo Gravino), porta sul grande schermo un dramma storico unico nel suo genere. Le Déluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta, in uscita il prossimo 21 novembre, si presenta come un "prison drama" ambientato integralmente nella prigionia degli ultimi re di Francia, Maria Antonietta e Luigi XVI, interpretati rispettivamente da Mélanie Laurent e Guillaume Canet. Dopo l'anteprima mondiale al Locarno Film Festival, il film si prepara ad affascinare il pubblico italiano con il suo racconto in tre atti: Gli dei, Gli uomini, I morti.
Un dramma tra storia e invenzione
L'opera si concentra sulle ultime settimane di vita della famiglia reale, dal loro arresto fino alla tragica ghigliottina, con una narrazione che esplora un periodo spesso ignorato dal cinema. "È un momento cruciale della storia - spiega Jodice - in cui il declino dell'Ancien Régime si riflette nell'umanità stessa dei suoi protagonisti". La frase "dopo di me, il diluvio", attribuita a Luigi XV, diventa metafora dell'ineluttabile crollo di un'epoca e del destino dei sovrani.
Il regista ha voluto raccontare una "involuzione umana e politica" che si riflette anche nella scenografia e nella fotografia: i personaggi perdono progressivamente i loro simboli di regalità, passando da uno stato quasi divino a un'umanità spogliata di ogni dignità. Questa trasformazione culmina nella figura di Maria Antonietta, che evolve da una "ragazza viziata e speranzosa" a una donna tragica, consapevole del proprio destino. "Quando abbandona ogni speranza, sceglie di costruirsi una fine degna", sottolinea Jodice.
Basato su testimonianze reali
Per ricostruire le dinamiche del periodo, Jodice e Gravino hanno attinto dai diari di Jean-Baptiste Cléry, il valletto di Luigi XVI che visse con i reali anche durante la detenzione. Questi scritti offrono uno sguardo intimo e dettagliato su fatti inediti, come l'umiliazione inflitta a Maria Antonietta, costretta a suonare la Marsigliese dai suoi carcerieri. "L'invenzione, quando si tratta di periodi storici, deve basarsi su solide fondamenta documentali", afferma Jodice, che ha trovato nei quaderni di Cléry una fonte preziosa e drammatica.
Un cast internazionale e location d'eccezione
Accanto ai protagonisti, il cast include Aurore Broutin (Elisabeth), Hugo Dillon (Henri), Fabrizio Rongione (Cléry), Anouk Darwin Homewood (Maria Teresa) e Vidal Arzoni (Luigi). Le riprese si sono svolte tra Piemonte e Roma, con la magnificenza delle Residenze Sabaude come sfondo: il Castello Ducale di Agliè, la Reggia di Venaria Reale e la Palazzina di Caccia di Stupinigi. Gli interni, invece, sono stati ricostruiti nei teatri di posa della Capitale.
Un'opera tra arte e riflessione storica
Le Déluge non è solo un film storico, ma un'opera che invita a riflettere sulla fragilità del potere e sulla resilienza umana. Con una regia attenta ai dettagli e una narrazione che intreccia fedeltà storica e invenzione drammatica, Jodice offre uno spaccato affascinante di uno dei momenti più bui e trasformativi della storia europea.
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