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11 Novembre 2024 - 14:51
Venerdì sera, e per gli italiani significa solo una cosa: è tornato il “Crozza time” su Fratelli di Crozza. Con la sua consueta irriverenza, Maurizio Crozza ha scatenato la sua satira, puntando il mirino non solo sulla politica americana, ma anche sull'immancabile bersaglio: la sinistra italiana. Nessuna frecciatina facile a Trump stavolta, ma uno sguardo pungente su come la sinistra, da una sponda all’altra dell’Atlantico, sia sempre più distante dalla realtà delle persone comuni. Crozza non risparmia nessuno, da Kamala Harris fino a Robert De Niro, passando per Taylor Swift e Madonna: insomma, è stato uno show in pieno stile Crozza.
“Ormai la sinistra è un gruppo di miliardari che parlano di gender fluid e fanno copertine su Vogue, famoso giornale fondato da Gramsci!”, sbotta Crozza, regalando al pubblico una risata amara. L’attacco alla sinistra “radical chic” ha colpito in pieno, facendo risaltare quanto, secondo il comico, le celebrità che si proclamano progressiste appaiano staccate dalla realtà. Il pubblico ride, ma non si può fare a meno di sentire un sottofondo di verità in queste parole, soprattutto quando il comico esprime il contrasto tra il mondo dorato di Hollywood e quello delle persone comuni.
Poi arriva il pezzo forte: Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, è la protagonista di un montaggio ironico che fonde il suo volto con quello di Kamala Harris, dando vita a un’ibrida “Kamala Elly”. Crozza scherza: “Kamala ha avuto la stessa sfiga di Elly, ma almeno in America non c'è il campo largo!” – e qui le risate esplodono. Crozza mette in luce come le due politiche condividano una certa sfortuna, mescolando ironia e realtà con quella vena di sarcasmo che non conosce confini.
Il comico genovese è riuscito, ancora una volta, a trasformare la politica in uno show esplosivo, con una satira tagliente che va oltre le battute facili e offre al pubblico uno specchio della società, dipingendo i Democratici come una “banda di miliardari con Vogue sotto braccio” più che un movimento radicato nelle lotte della gente comune. E il pubblico ride, consapevole che Crozza ha lanciato un colpo basso ma efficace, che lascia il segno anche stavolta.
Quindi, per chi se l’è perso: Crozza su Fratelli di Crozza, dove la sinistra “cool” americana e italiana non passa indenne, e dove il genovese dimostra che la satira, fatta bene, non risparmia nessuno.
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