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Ivrea
27 Settembre 2024 - 18:20
Un vento di cambiamento ha soffiato sull’Officina H di Ivrea oggi, venerdì 27 settembre, dove si è svolta l'Assemblea Pubblica di Confindustria Canavese dal titolo: “Cambia-Menti-Futuri Possibili”. In un momento storico in cui le sfide globali si fanno sempre più veloci e imprevedibili, imprenditori, studenti e rappresentanti politici si sono riuniti per guardare dritto negli occhi il futuro e immaginare insieme scenari nuovi. Tra innovazione, flessibilità e capacità di adattamento, il messaggio è stato chiaro: per prosperare nel mondo di domani, è necessario anticipare il cambiamento, piuttosto che inseguirlo.
L’Assemblea ha messo in evidenza la necessità di prevedere e anticipare i cambiamenti che il nostro Paese e, in particolare, il Canavese dovranno affrontare nei prossimi anni. Come ha dichiarato il Presidente di Confindustria Canavese, Paolo Conta, nel suo discorso introduttivo: “Adattarsi è importante, ma non è sufficiente. Per sopravvivere, serve qualcosa di più sofisticato. Bisogna essere in grado di anticipare il cambiamento con flessibilità e audacia per non rischiare di esserne colti impreparati.”
Il titolo dell’Assemblea, giocato sulla parola "Cambia-Menti", ha messo in risalto proprio l'urgenza di sviluppare nuove mentalità, competenze e visioni di lungo periodo per assicurare competitività e sostenibilità alle imprese del Canavese. Il progetto presentato, dal titolo “CambiaMenti - Scenari per le imprese”, basato sulla metodologia del Future Foresight, ha proposto di analizzare le forze di cambiamento che impattano sul territorio e di immaginare scenari alternativi per prepararci a un futuro complesso e mutevole.
Il presidente di Confindustria Canavese, Paolo Conta
Nel corso dell'Assemblea, abbiamo intervistato il Presidente di Confindustria Canavese, Paolo Conta, che ha condiviso la sua visione su come affrontare il futuro e le sfide che attendono il Canavese.
Buongiorno presidente. Quali sono stati i nodi principali di questo incontro?
"Abbiamo voluto indicare, partendo dal titolo CambiaMenti, un invito a tutti gli imprenditori e anche ai numerosi ragazzi presenti in sala, di guardare al futuro e prevedere quello che potrà succedere. Viviamo in un mondo che cambia molto velocemente, e per questo è necessario cambiare anche il modo con cui affrontiamo il nostro lavoro e la nostra vita. L’invito è di adattarsi al cambiamento, ma soprattutto di anticiparlo, per non rimanere impreparati."
Qual è la sua previsione a medio termine, per i prossimi 5 anni, per il Canavese?
"Nello studio che abbiamo presentato oggi si parla proprio di scenari possibili. Abbiamo lavorato con gli stakeholder del territorio, dall’imprenditoria al non profit, dalla cultura alle istituzioni, per immaginare diversi scenari. Ognuno di noi deve riflettere su come adattarsi a questi scenari per evitare problemi e cogliere opportunità. Questo stimola la nostra capacità di visione strategica per il futuro."
Quali sono le principali sfide che il Canavese dovrà affrontare?
"Le sfide aumenteranno in numero, qualità e diversità. Il cambiamento che vediamo oggi sta trasformando le realtà economiche e produttive. Ciò che abbiamo vissuto negli ultimi decenni non sarà quello che vivremo nei prossimi. È necessario un cambio di paradigma, una mentalità nuova per difendere le imprese esistenti, come nel caso della transizione dell’automobile, e allo stesso tempo reinventare il modo di fare impresa in risposta a questi mutamenti."
Quali opportunità si presentano per le aziende nell'ambito del PNRR e dei fondi per l'innovazione?
"I fondi del PNRR offrono opportunità importanti, ma è necessario che vengano utilizzati con una progettualità esecutiva concreta. Il ruolo della pubblica amministrazione è fondamentale per stimolare il tessuto economico locale. La tecnologia sarà un elemento determinante per lo sviluppo delle imprese, e il PNRR finanzia l'introduzione di tecnologie innovative, favorendo lo sviluppo sostenibile."
La carenza di manodopera qualificata è una problematica diffusa. Come affrontarla a livello territoriale?
"Il capitale umano è un fattore critico di successo. Dobbiamo lavorare per rendere il nostro territorio attrattivo per le risorse qualificate, affinché le persone desiderino venire a lavorare e vivere qui. La collaborazione con le scuole e le università è fondamentale per garantire un futuro prospero. È una relazione storica che abbiamo sempre coltivato e che sarà ancora più rilevante nei prossimi anni."
Un momento clou dell’Assemblea è stata la presentazione del progetto basato sulla metodologia del Future Foresight, che ha visto la partecipazione di Ambra Michela, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Canavese, Luigi Emanuele Di Marco di Olivetti TIM e Alberto Robiati, direttore di Forwardto. I tre relatori hanno illustrato in modo interattivo e coinvolgente i risultati del percorso, individuando 4 scenari futuri possibili, ricchi di criticità ma anche di opportunità per il Canavese e le sue imprese.
Ambra Michela, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Canavese
L’Assemblea ha dedicato anche uno spazio importante a temi come inclusività e sostenibilità. La testimonianza di Michele Mele, giovane ricercatore ipovedente, ha mostrato come le difficoltà non debbano mai essere un ostacolo allo sviluppo personale e professionale, mentre le conclusioni affidate a Giulio Lo Iacono, Segretario generale di ASviS, hanno affrontato il tema della sostenibilità economica, sociale e ambientale, evidenziando come essa sia cruciale per il futuro del territorio.
L’Assemblea si è conclusa con l’auspicio che il Canavese, forte della sua storia industriale e del suo DNA tecnologico, possa continuare a crescere e ad affrontare le sfide del futuro con ottimismo e determinazione.
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