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Settimo Torinese
21 Luglio 2024 - 19:34
Il “comico dei quartieri” Davide D’urso, che spopola sui social con più di 70mila follower su Instagram, sta portando sui palcoscenici di Torino e Provincia i suoi spettacoli, “Metadurso”, e la versione ridotta dal titolo “Showcase”. Lo spettacolo è un viaggio nel mondo del cabaret e della magia comica che, passando tra la musica e il teatro, vede come protagonista Davide e i suoi diversi personaggi che lo contraddistinguono sui social network.
Il tutto avviene nel Metadurso, ovvero un universo digitale, nel quale il protagonista può trasformarsi in ciò che vuole, andare dove vuole e vivere i suoi sogni come se fossero reali. Può anche avere risposte a qualunque domanda grazie all’intelligenza artificiale, una voce che accompagna l’artista durante tutto il suo percorso, conducendolo alla scoperta di sé stesso. Alla fine della storia Davide capirà che l’universo in cui preferisce vivere è quello reale, fatto di sensazioni, sorrisi ed empatia, ma capire quale sia la realtà non sarà più così facile.
Grazie alla sua disponibilità, poco prima che si appresti a salire sul palco di Settimo, all’interno della magnifica Torre Medievale, gli porgo qualche domanda.
Hai debuttato nel mondo dello spettacolo da giovanissimo, mi ricordo ancora, forse è stato il tuo primo spettacolo davanti al pubblico, dovresti avere avuto 16 anni, in una notte bianca a Ciriè, uno spettacolo di magia, perché non tutti sanno che tu nasci mago.
“Si, io volevo fare il mago serio, alla Silvan o alla Copperfield per intenderci. Guardavo i programmi in tv e mi esercitavo con piccoli giochi di prestigio. Avevo 13 anni. La vita mi ha dato una spinta”.
La malattia di tuo papà, hai raccontato, è stata purtroppo “illuminante” “Già. Gerry, mio padre, si ammalò di tumore e io tutti i giorni andavo a trovarlo in ospedale. Per tirargli su il morale facevo le mie magie, ma i vicini di letto ridevano anziché restare sbalorditi. Nel giro di pochissimo divenni la mascotte del reparto e capii quanto era importante strappare un sorriso a chi soffre. Da lì ho deciso di impegnarmi a far ridere la gente”.
I primi spettacoli? “Al Cab 41 pregando conoscenti, parenti, amici per riempire la sala. Intanto lavoravo per mantenermi: cameriere, call center di una finanziaria, agente immobiliare... Sono stato il più giovane comico di Colorado Cafè in tv, aprivo le tournée dei PanPers, amici oltre che colleghi. Tanto teatro con parti piccole. Ma con lo spettacolo non guadagnavo”.
Poi la svolta che è avvenuta? “Durante la pandemia tutti facevano numeri incredibili, i miei post avevano tante visualizzazioni e nessun follower. Mi sono detto devo cambiare metodo. Sono uscito il giorno di Pasquetta che mi ero appena lasciato con la mia fidanzata storica: ho iniziato a girare brevi storie su Instagram imitando quello che osservavo tutti i giorni a Torino. La flessione dialettale a Mirafiori, lo snob di Crocetta, il contadino di Carmagnola, il religioso di San Paolo, lo sballone di Barriera e via così. Da 10 a diecimila utenti in un giorno. Boom. Quasi impazzivo di felicità. Ho affinato le battute, i tempi e le riprese. L’importante è non essere troppo macchietta. Infatti l’apprezzamento che più mi fa piacere è che sono vero. Cioè non trasfiguro. Al teatro di Superga a Nichelino a marzo ho fatto due date sold out. Incredibile, non dovevo pagare io gli amici per farli venire a vedermi, pagavano gli spettatori”.
La vita finora non è stata tenera. E tu per reazione coltivi sogni sempre più grandi? “Mah io voglio crescere professionalmente, migliorare la mia comicità inclusiva. “Campare” con questo mestiere. E innamorarmi”.
Il giovane attore comico torinese, si è fatto conoscere al grande pubblico con i suoi monologhi durante il programma televisivo “Eccezionale Veramente” con Diego Abatantuono e con i suoi personaggi a “Colorado” su Italia 1. Recentemente sta spopolando su Instagram e Tik Tok con i suoi video dove interpreta i ragazzi dei vari quartieri di Torino, tra i suoi personaggi più apprezzati: Carmagnola, Nichelino e Mirafiori.
La sua formazione affonda le radici nella Torino magica. Un percorso avviato a soli 14 anni al Circolo Amici della Magia di Torino e proseguito verso il mondo della comicità al laboratorio del Cab41 per poi sbarcare a teatro con “Onda D’urso” nel 2015, “Benvenuti in casa D’urso” nel 2017 e “Ma sei il figlio di Barbara?” nel 2019. Nel 2023 debutta a teatro con il suo nuovo spettacolo “Metadurso” mentre gira l’Italia con Margherita Fumero nella commedia “Sherlock Holmes & il mistero di Lady Margaret”.
Ci lasciamo con un interrogativo, ma prima o poi riuscirà ad imitare i settimesi?
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