Cerca

Elezioni Regionali in Piemonte 2024

Piemonte 2024: scontro tra titani! L'Intervista esclusiva ai 5 candidati alla Presidenza della Regione (VIDEO)

Alberto Cirio, Gianna Pentnenero, Sarah Disabato, Francesca Frediani e Alberto Costanzo

COME SI VOTA? LINK

SFOGLIA "GRATUITAMENTE" IL NOSTRO SPECIALE ELEZIONI SFOGLIA

Centrodestra

Alberto Cirio, attuale presidente della Regione Piemonte e candidato alla rielezione nel 2024, è una figura politica di rilievo nel panorama piemontese. 

Nato a Torino nel 1972, Cirio ha conseguito una laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Torino. La sua carriera politica ha avuto inizio nel 1995 quando è stato eletto consigliere comunale di Alba, sua città natale, nelle file di Forza Italia.

Nel 2005, Cirio è entrato nel Consiglio regionale del Piemonte, distinguendosi per il suo impegno nel settore dell’agricoltura e del turismo. 

Successivamente, nel 2014, è stato eletto deputato al Parlamento europeo, dove ha lavorato su importanti dossier riguardanti l’agricoltura, la politica regionale e la cultura.

La svolta nella sua carriera politica è arrivata nel 2019, quando ha vinto le elezioni regionali diventando presidente del Piemonte. Durante il suo mandato, Cirio ha affrontato sfide significative, tra cui la gestione della pandemia di COVID-19, dimostrando una capacità di leadership e di coordinamento nelle situazioni di emergenza. Sotto la sua guida, la Regione Piemonte ha implementato misure per sostenere l’economia locale, rafforzare il sistema sanitario e promuovere l’innovazione tecnologica.

Cirio è conosciuto per il suo approccio pragmatico e per la sua capacità di dialogare con diverse forze politiche. La sua campagna elettorale per il 2024 si concentra su temi chiave come la sostenibilità ambientale, il miglioramento delle infrastrutture e il supporto alle imprese locali.

Il candidato alla presidenza regionale punta a proseguire il lavoro iniziato, con un’attenzione particolare alle politiche sociali e alla valorizzazione del patrimonio culturale piemontese. Con il suo background solido e la sua esperienza consolidata, Alberto Cirio si presenta come un candidato forte e determinato a guidare il Piemonte verso un futuro di crescita e sviluppo.

Centrosinistra

Gianna Pentenero, candidata alla carica di presidente della Regione Piemonte nelle elezioni del 2024 è nata a Chieri nel 1960.

Pentenero, originaria di Casalborgone, ha conseguito la laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Torino, sviluppando presto una passione per le politiche sociali e l’educazione.

La sua carriera politica è iniziata negli anni ‘90 all’interno del Partito Democratico della Sinistra, dove ha ricoperto diversi ruoli a livello locale e regionale. 

Nel 2000 viene nominata assessore regionale all’istruzione dal Governatore Mercedes Bresso e da qui inizia la sua carriera politica.

Eletta per la prima volta nel Consiglio regionale del Piemonte nel 2005, Pentenero si è distinta per il suo impegno nel settore dell’istruzione e della formazione professionale, lavorando per migliorare l’accesso e la qualità dei servizi educativi nella regione.

Durante il suo mandato come assessore all’Istruzione, Lavoro e Formazione Professionale del Piemonte, Pentenero ha promosso numerosi progetti per ridurre la dispersione scolastica, favorire l’inclusione sociale e supportare l’occupazione giovanile. È stata una figura chiave nell’implementazione di politiche volte a sostenere l’innovazione nelle scuole e a rafforzare la collaborazione tra istituzioni educative e imprese.

La sua campagna elettorale per il 2024 si focalizza su temi cruciali come l’uguaglianza sociale, la sostenibilità ambientale e la creazione di nuove opportunità di lavoro. Pentenero ha espresso un forte impegno nel promuovere una regione più inclusiva e sostenibile, con particolare attenzione alla transizione ecologica e all’innovazione tecnologica.

Conosciuta per la sua capacità di ascolto e la sua dedizione alle problematiche sociali, Gianna Pentenero si presenta come una candidata determinata e competente, pronta a guidare il Piemonte verso un futuro più equo e prospero. 

La sua visione si basa su un approccio integrato che mette al centro le persone, l’ambiente e lo sviluppo economico, con l’obiettivo di costruire una regione che risponda alle sfide contemporanee e valorizzi le risorse locali.

Movimento 5 stelle

Sarah Disabato, candidata alla presidenza della Regione Piemonte nelle elezioni del 2024, è una figura emergente della politica piemontese. Nata a Torino nel 1985, Disabato ha studiato Scienze Politiche all’Università degli Studi di Torino, dove ha sviluppato un forte interesse per le politiche sociali e ambientali.

La sua carriera politica è iniziata nel Movimento 5 Stelle, dove ha rapidamente guadagnato notorietà per il suo impegno e la sua capacità di coinvolgere i giovani. Eletta consigliera regionale nel 2019, Disabato ha lavorato su numerosi progetti riguardanti la sostenibilità ambientale, l’innovazione tecnologica e la partecipazione civica. Ha sostenuto con vigore iniziative per la riduzione dell’inquinamento, la promozione delle energie rinnovabili e il miglioramento della qualità dell’aria nelle città piemontesi.

Durante il suo mandato, ha anche posto una particolare attenzione alle politiche sociali, lottando per l’inclusione e i diritti delle fasce più vulnerabili della popolazione. Disabato ha promosso programmi per l’occupazione giovanile e ha sostenuto la creazione di nuovi spazi di co-working per favorire l’imprenditorialità giovanile.

La campagna elettorale di Disabato per il 2024 si basa su un programma innovativo e partecipativo, che mette al centro la sostenibilità, l’innovazione e la giustizia sociale. Tra le sue principali proposte ci sono il potenziamento dei trasporti pubblici, l’incentivazione della mobilità elettrica e la tutela delle aree verdi. Inoltre, si impegna a migliorare il sistema sanitario regionale, garantendo un accesso equo e di qualità a tutti i cittadini.

Sarah Disabato è conosciuta per il suo approccio dinamico e la sua capacità di ascolto, elementi che le hanno permesso di costruire un forte legame con le comunità locali. La sua visione per il Piemonte è quella di una regione moderna, inclusiva e sostenibile, in grado di affrontare le sfide del futuro con innovazione e solidarietà. La sua candidatura rappresenta una ventata di freschezza e determinazione, pronta a portare il cambiamento necessario per un Piemonte migliore.

Piemonte Popolare

Francesca Frediani, candidata alla presidenza della Regione Piemonte è nata a Genova nel 1973, Frediani si è laureata in Scienze della Comunicazione e recentemente ha conseguito una seconda laurea in Filologia Moderna, coltivando il suo sogno di diventare insegnante.

Ex formatrice professionale in ambito informatico in una storica azienda eporediese, il suo percorso politico è iniziato con l’attivismo locale, nel Movimento No TAV in Valsusa, dove vive fin dall’infanzia, e successivamente nel M5S, da cui si è allontanata per divergenze politiche. Eletta per la prima volta in Consiglio Regionale del Piemonte nel 2014, è stata riconfermata nel 2019. Durante il suo mandato, Frediani si è distinta per il suo impegno in favore della tutela del territorio.

Frediani ha posto grande attenzione alle politiche sociali, concentrandosi su temi come l’inclusione, l’equità, lottando anche per migliorare le condizioni dei detenuti. Particolarmente sensibile al tema del disagio giovanile, è prima firmataria della legge sull’implementazione della psicologia scolastica. Ha promosso l’istituzione della Commissione permanente per la promozione della cultura della legalità e contrasto ai fenomeni mafiosi e ha introdotto l’obbligo di costituzione di parte civile della Regione nei processi per mafia sul territorio piemontese. 

Sensibile al tema dei diritti degli animali, ha ottenuto l’approvazione della sua legge per promuovere una sperimentazione senza utilizzo di animali, ha partecipato a esposti contro gli allevamenti intensivi, inserito in legge il superamento dei circhi con animali e contribuito al Testo Unico sul benessere animale, ottenendo l’introduzione del divieto di utilizzo della catena per i cani.

La sua campagna elettorale per il 2024 si fonda su un programma che pone al centro la pace. Tra le sue principali proposte ci sono la difesa della sanità pubblica e della mobilità sostenibile e la difesa del diritto al dissenso delle giovani generazioni. La sua visione per il Piemonte è quella di una regione che investa nei servizi realmente utili, nella cultura e nell’istruzione e non nelle grandi opere inutili o nell’industria bellica.

La sua candidatura rappresenta una reale alternativa una voce fuori dagli schemi per garantire a tutti la possibilità di essere rappresentati.

Libertà

Alberto Costanzo, 62 anni, è un avvocato di Casale Monferrato. La sua carriera politica inizia in Alleanza Nazionale, partito dal quale è uscito nel 2001. Nel programma una forte critica verso l’ingresso dell’Italia nell’Unione Europea, definito “un crimine”. Costanzo descrive il suo gruppo politico come un’aggregazione di individui con idee comuni, ma ognuno libero di decidere se perseguire una maggiore unità dopo il 9 giugno. L’obiettivo principale è portare in consiglio regionale un pensiero alternativo rispetto ai partiti tradizionali, che egli accusa di essere diventati semplici comitati d’affari che rappresentano solo se stessi. Al contrario, Costanzo e i suoi alleati vogliono rappresentare le istanze e gli interessi del popolo.

L’alleanza politica di cui fa parte è composta da diversi gruppi, tra cui Sud Chiama Nord, Noi popolo unito, Grande Nord, Popolo della Famiglia, Movimento per l’Italexit, Vita, Partito Pensionati +Salute, e Insieme Liberi. La coalizione ha ottenuto un importante supporto grazie all’intervento di Cateno De Luca, il cui partito ha un rappresentante in parlamento, che ha facilitato la raccolta delle firme necessarie per la candidatura.

Durante la presentazione della candidatura a Torino, è intervenuta anche Laura Castelli, ex viceministro e presidente di Sud Chiama Nord, capolista alle elezioni europee. Castelli ha sottolineato come la politica tradizionale tenda a emarginare chi si discosta dalle idee dei principali partiti, ma ha ribadito la necessità di una politica che parta dal basso, dai cittadini, evidenziando un bisogno di libertà anche in Piemonte. Presente all’evento anche Marco Liccione, noto per aver animato le proteste No Pass durante l’emergenza Covid, rappresentante di Insieme Liberi.


Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori