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Chivasso
25 Aprile 2024 - 18:22
Avrebbe dovuto essere un momento di riflessione e approfondimento storico in occasione delle celebrazione del 25 aprile, data in cui l'Italia commemora la liberazione dal nazifascismo. Tuttavia, l'evento organizzato dall'Amministrazione comunale di Chivasso, questa mattina, in sala del consiglio, ha preso una piega inaspettata quando Michele Ruggiero ex giornalista Rai, membro della segreteria provinciale dell’Anpi, s’è ritrovato nel bel mezzo di una controversia politica simile per certi versi a quella che nei giorni scorsi ha visto protagonista Antonio Scurati.
Invitato a parlare delle implicazioni storiche e attuali della resistenza, Ruggiero aveva preparato un discorso che, sebbene mirasse a essere un contributo alla memoria collettiva, ha finito per accendere gli animi. Momento clou quando s’è messo a sottolineare della difficoltà del Governo di Giorgia Meloni nel definirsi antifascista.
“Rimane un nodo da sciogliere - ha detto - in questa breve ricostruzione storico e politica mentre celebriamo il 25 aprile count governo di destra. Ora quel nodo è l’antifascismo”.
Non l’avesse mai fatto! Matteo Doria, consigliere comunale di Forza Italia e candidato alle prossime elezioni regionali, ci ha messo un minuto per reagire. Conosciuto per il suo temperamento vivace e la sua retorica diretta, Doria ha interrotto il discorso di Ruggiero, trasformando l’appuntamento commemorativa in un vero e proprio campo di battaglia verbale.
“Siamo in par condicio! - s’è messo più o meno a urlare - Questo è un attacco politico… Porterò tutto al Prefetto…”.
Il dibattito che ne è seguito solleva evidentemente questioni più ampie sulla libertà di espressione e sul ruolo che la storia dovrebbe giocare nella politica contemporanea, tra sostegno e critica nei confronti delle parole di Ruggiero.
Pochi applausi e di sottofondo le parole del presidente Anpi Vinicio Milani: “Avete già oscurato Scurati”.
Tant’è! Fine della mattinata con musica di Bella Ciao!
L’episodio solleva interrogativi significativi sull'impatto della polarizzazione politica su eventi che dovrebbero servire da momenti di unità e riflessione. Il 25 aprile è una data che ricorda agli italiani il valore della libertà e del sacrificio collettivo, ma l'incidente di oggi mostra come anche la memoria possa diventare terreno di scontro.
In un momento storico in cui l'Italia, come molte altre nazioni, si trova a navigare tra le acque tumultuose del populismo e del revisionismo storico, la necessità di un dialogo aperto e rispettoso è più impellente che mai. La sfida sta nel mantenere vivo il dibattito senza che degeneri in confronti che allontanano piuttosto che avvicinare.
Gli eventi di oggi a Chivasso servono come promemoria. Ci dice che la storia non è solo un racconto del passato, ma un continuo dialogo con il presente. E in questo dialogo, ogni voce conta, purché si rispetti la verità storica e il contesto in cui si agisce.
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