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Chiantore fa l'avvocato? Il suo cliente adesso è la città di Ivrea

Confronto scontro sui primi 100 giorni di governo del centrosinistra. Andrea Benedino vs Matteo Chiantore

Sono passati un po' più di cento giorni dall'elezione di Matteo Chiantore a sindaco della città di Ivrea. Abbiamo deciso di parlarne con due personaggi che per un certo periodo della propria vita hanno fatto politica in città. 

E sono Andrea Benedino ex consigliere e ex assessore del PD e Marco Liore già consigliere di amministrazione della Fondazione Guelpa.

Comincerei con Andrea.  Secondo te come  stanno andando Chiantore & C? 

Secondo me molto bene. Stanno trasmettendo l'immagine di una squadra che si è messa al servizio della città. Sottolineo due cose. Il fatto di avere, finalmente anche a Ivrea, un sindaco della nostra generazione. Un sindaco diciamo della generazione tra i 40 e i 50 anni come ormai tutti i principali centri della città metropolitana erano abituati ad avere da diversi anni. Mancava il segnale di una generazione che entrava in campo e si assumeva la responsabilità primaria della guida della città.

Il secondo aspetto è il senso di squadra che trasmettono nell'affrontare i problemi. Non si vedono le differenze e gli scontri a cui la giunta precedente ci aveva abituati quando ogni posizione espressa dal primo cittadino era spesso contraddetta da quello che dicevano i suoi assessori. Qui il segno è di una squadra che si è messa al servizio della città e che 'sta prendendo coscienza dei problemi e del modo di affrontarli.

E tu Marco cosa ne pensi? 

Io sicuramente mi unisco a quanto detto ad Andrea perché bisogna essere corretti e oggettivi. Matteo Chiantore nei cento giorni per adesso, non ne ha sbagliata una. Questa è la verità. Ha vinto e chi vince ha ragione. E’ stato bravissimo a riunire un'alternativa all'amministrazione uscente,  sicuramente agevolato da determinate divisioni dell'ex maggioranza…

L’unica persona che non conosco direttamente è l'attuale vicesindaca il cui profilo a livello professionale, mi sembra particolarmente azzeccato per quelle che sono le deleghe che le sono state date. Sugli altri amministratori cosa vuoi dire? Dulla ha una grandissima esperienza… Sono molto contento che Francesco Comotto faccia parte di questa amministrazione perché secondo me se lo merita per l'impegno che ho profuso in tutti questi anni. La stessa presenza di Fresc è la dimostrazione di una grande serietà da parte di chi ha tenuto fede ai patti di prima delle elezioni.

Quindi fin qui niente da dire.

È chiaro che giudicare i primi cento giorni è un po' difficile.  Mi piacerebbe che su alcune questioni Ivrea ingranasse qualche marcia in più. I presupposti ci sono però siamo ancora un po' fermi. Lo dico da esterno anche perché passo a Ivrea purtroppo non quanto vorrei. 

Tra le più feroci critiche del passato, limitatamente a una parte dell'attuale maggioranza, c'è quella sulle "aziende partecipate".

Secondo te Marco cambierà qualche cosa oppure no?

Secondo me Ivrea non è messa male nel senso che le Partecipate che ci sono hanno un senso di esistere. Non siamo come tanti comuni che magari hanno delle Partecipate che davvero si occupano di cose che vengono percepite come perdita di tempo e di soldi. Le Partecipate, che si parli della Guelpa, del Carnevale o di Parcheggi hanno tutte una loro la verità. Funzionano bene se alle spalle c'è un'amministrazione forte che ha delle idee chiare, sennò diventano lo specchio dell'amministrazione per le polemiche che ci possono essere dentro e per tutta una serie di dinamiche che in passato si sono viste. Mi unisco a quello che ha detto Andrea nella sua introduzione. Sono molto contento di avere un sindaco giovane perché oggettivamente appartiene a una generazione decisamente diversa rispetto a quelle precedenti, però ad oggi mi piange un po' il cuore pensare che tutte le Partecipate siano presiedute e amministrate da tantissime persone che hanno un'età che non è vicina ai trenta ma siamo sempre ben oltre i sessanta.

Premesso che io ho sempre avuto grande piacere a collaborare in Guelpa con persone come Paolo Costamagna, Ettore Morezzi e mi piace anche ricordare l'avvocato Stratta che se n'è andato da poco (mando un grande abbraccio alla sua famiglia) però secondo me manca un po' questo confronto generazionale. Anche in questo Chiantore deve essere molto bravo e determinato nel riportare un po' di entusiasmo nelle generazioni. Un grazie ovviamente a tutti quelli che hanno dato la loro disponibilità, perché oggi trovare persone disponibili (penso alle nomine che ci saranno sul carnevale) e dire grazie a chi si impegna per la pubblica amministrazione.

E tu Andrea cosa ne pensi? 

…il rinnovamento è stato fatto con il sindaco e con la giunta. Abbiamo tantissimi consiglieri giovani, magari non giovanissimi ma comunque alla prima esperienza di consiglio comunale sia in maggioranza sia all'opposizione. Nel consiglio comunale vedo la palestra anche per la crescita di una classe dirigente del futuro. Mi aspetto che da lì venga fuori il dibattito per la città del futuro anche in un confronto tra maggioranza e opposizione. Questo me lo auguro perché un impoverimento del dibattito cittadino fa male a tutti. Fa male alla democrazia e all'azione della stessa amministrazione comunale.

Eh poi certo che  è dal mix tra esperienza e rinnovamento che nasce la buona amministrazione. Marco citava l'esperienza che lui ha fatto in Guelpa. Io penso alla mia esperienza da giovanissimo amministratore della giunta Grijuela. Mi confrontavo con persone che avevano un'esperienza maggiore della mia che all'epoca ero un giovane ragazzo di 25 anni che faceva l'assessore e si occupava di problemi amministrativi senza avere un passato alle spalle.

Mi auguro che dei segnali arrivino non solo nelle Partecipate ma anche nelle scelte di indirizzo della politica cittadina. Per esempio una scelta importante che ho visto fare al sindaco è il nuovo side manager dell'UNESCO on l’individuazione di una figura come Filippo Ghisi con le sue esperienze in ambito museale, turistico ed extra territorio cittadino, soprattutto nelle Langhe, nella fondazione Torino musei, eccetera. E’ nella fascia di età tra i 40 e i 50 anni. Secondo me ci mette nelle condizioni di dare anche a questo tema una marcia in più, una svolta diversa e di poter introdurre visioni nuove, rispetto allo stallo che si era registrato negli ultimi anni…

Parliamo del carnevale e della Fondazione dello storico carnevale. Esiste già un'ipotesi di nuovo CDA. Non diremo i nomi perché magari ci sconfessano tra due giorni. A te Andrea questa ipotesi piace oppure no? 

Ma non lo so. I nomi che ho sentito fare sono sicuramente di grande esperienza, e competenza. Non lo so che cosa ci aspetta sul carnevale. Mi auguro che si riesca a fare dei passi in avanti sulla comunicazione di questa grande manifestazione cittadina a livello nazionale e internazionale. Sicuramente  con questi nomi non vedremo certi scandali a cui abbiamo assistito negli anni passati e che hanno portato il carnevale di Ivrea agli onori delle cronache nazionali e spesso anche internazionali per vicende assolutamente poco ragguardevoli…

E tu Marco? 

I nomi, siamo a Ivrea e circolano da tempo. Come dice Andrea sono tutte persone che hanno le caratteristiche per ricoprire quei ruoli. Secondo me il problema di questa Fondazione o meglio del suo organo amministrativo è che si è sempre pensato di fatto ad avere un ente che assomiglia più a un consiglio di gestione vero e proprio, nel senso che non si occupa solo delle linee generali… Di fatto gli amministratori del carnevale sono coloro che fanno veramente di tutto per il carnevale quindi il presupposto è amare Carnevale, avere veramente voglia di dedicarsi al cento per cento a questa manifestazione.

Forse varrebbe la pena ripensare alla Fondazione con uno slancio un po' più imprenditoriale e professionale. Adesso si cerca chi dà la su disponibilità perché - parliamoci chiaro  chi ha voglia oggi di fare il presidente del Carnevale?

Sarà Alberto Alma. Oggettivamente tutte le responsabilità che ci sono per ricoprire quel ruolo e tutta quella serie di impegni, dobbiamo anche dire grazie se c'è qualcuno che ha voglia di assumerseli. 

Andrea

Mi auguro solo per il bene della manifestazione, se sarà il nome citato da Marco, che ci eviteremo la pantomima dei ricorsi amministrativi sulla base delle interpretazioni statutarie. Di tutto ha bisogno il nostro carnevale, la nostra manifestazione, la nostra città piuttosto che di una deriva di questo tipo. Francamente me la risparmierei. Temo che sarò smentito dai fatti ma me la risparmierei.

E’ finito l'anno di Ivrea capitale del libro che ha portato evidentemente parecchi soldi in città. Stanno finendo anche le possibilità di spesa di Fondazione Guelpa in campo culturale. Esiste un problema. È inutile negarlo. Andrea come si risolve? 

Ma io lo dico da tanti anni… Il comune di Ivrea deve attrezzarsi con il bilancio a trovare risorse proprie per non dover dipendere dalla Fondazione Guelpa. La Fondazione deve servire come un volano per attirare altri finanziamenti, per cofinanziare delle manifestazioni, per esempio con le Fondazioni bancarie, e far crescere il sistema nel suo complesso. In questo il comune deve fare la sua parte. Non può più continuare a utilizzarla come un bancomat. Gradualmente e nel giro di qualche anno ci si dovrà emancipare da quei contributi e da quelle sovvenzioni. Rimbocchiamoci le maniche tutti quanti.

Purtroppo abbiamo perso da questo punto di vista 5 anni di tempo e anche l'occasione della Capitale del libro secondo me è stata un'occasione sprecata. Una pioggia di soldi utilizzati per finanziare questa o quella piccola rassegna senza mettere nelle condizioni il tessuto culturale cittadino di crescere, di camminare sulle proprie gambe.

E tu Marco cosa ne pensi?

… Li avessero usati veramente bene quei soldi probabilmente non ci sarebbe stato questo cambio di Amministrazione…

Però parliamoci chiaro da un lato si son persi 5 anni però ci sono anche stati due anni e mezzo in cui oggettivamente una giunta di fatto alle prime armi dopo tanti anni di governo di centrosinistra si è beccata una terribile pandemia. Quello culturale è forse uno dei campi in cui è riuscita a far qualcosina di più  con l'ottenimento del titolo di capitale del libro.

Fondazione Guelpa: si stanno da tempo erodendo le risorse. Molto dipende da certe polemiche che hanno ridotto l'autonomia degli amministratori nella gestione del patrimonio finanziario. A fine 2022 Fondazione Guelpa aveva ancora una disponibilità di oltre 7 milioni di euro che hanno generato nel 2023 (leggo nei bilanci) poco più di 50 mila euro circa, meno dell'uno percento. Allora dico che il buon ingegner Morezzi, tacciato con tanti epiteti come fosse un avventuriero della finanza, investiva in prodotti finanziari che erano Bot e polizze vita. Non ho mai visto investimenti in miniere d'oro. L’atteggiamento della Fondazione Guelpa è sempre stato di preservare capitale e cercare di generare una redditività.

Oggi ci sono delle ottime opportunità da questo punto di vista e i bot hanno rendimenti vicino al 5 percento. Secondo me è un peccato abbandonare l'idea che la Fondazione possa andare alla ricerca di una redditività. Io penso a una Fondazione che possa continuare. D'altronde la la signora Gueppa voleva un'opera durevole di cultura e io ho sempre sostenuto la tesi  di una Fondazione che distribuisce sul territorio delle risorse senza intaccare il capitale. E’ un'impostazione…

Ancora un argomento. Linea ferroviaria ampliamento del tunnel. L'attuale amministrazione comunale in campagna elettorale aveva promesso fuoco fiamme. Oggi però contro RFI non si prevedono grosse battaglie…. Era da prevedersi?

Io penso che qualche correzione di rotta rispetto al progetto è stata fatta e l'impatto sulla città sarà minore di quello che si temeva fino a qualche mese fa. Non non c'è stato il tempo di fare di più. Bisognava partire prima. Vale sul tema della ferrovia ma più in generale su ogni questione di grande importanza amministrativa. E’ una questione di autorevolezza che questa amministrazione ha avuto a livello provinciale e regionale. Nel modo di porsi rispetto agli Enti superiori sul tema del trasporto pubblico locale, ferroviario della linea Torino Chivasso, Ivrea. Siamo stati fermi per 5 anni subendo da una parte l'arroganza della regione Valle d'Aosta, dall'altra il chiamarsi fuori della regione Piemonte senza battere i pugni sul tavolo. Non si può pensare in poche settimane di recuperare una situazione di questo genere.

Io da ex pendolare (avendo cambiato lavoro frequento meno i treni di quanto li frequentavo un tempo) ho meno possibilità di valutare la qualità del servizio ma dico che quello è un tema che è stato trascurato dalla passata amministrazione. Quante volte abbiamo chiesto al consiglio comunale di attivare dei tavoli con la regione Valle d'Aosta e la Regione Piemonte…Nulla si è mosso.

Mi auguro che Chiantore possa recuperare quell'autorevolezza che si è un po' persa negli ultimi anni. 

Marco cosa ne pensi tu?

Sui proclami di chi chiaramente era un'alternativa alla maggioranza uscente? Ci  sta che siano stati anche un po' roboanti. E’ il gioco delle parti. Più che discutere di quello che si poteva fare forse verrebbe la pena di dedicarsi a quello che oggi oggettivamente si può fare.

Mi pare di capire che l’Amministrazione debba dedicare le sue risorse e il tempo necessario per far sì che l'impatto degli inevitabili disagi durino il più breve tempo possibile. Una volta tanto sarebbe bello che la prospettiva di lavori che dovranno durare sei mesi durassero veramente sei mesi e quindi su questo l'amministrazione secondo me può essere un cane da guardia nei confronti di chi deve realizzare l’opera. Mi pare poi che non sia ancora chiusa la partita sulle cosiddette compensazioni.

A fronte di questi disagi che saranno inevitabili bisogna essere bravi a trattare per portare il miglior risultato possibile. Chi può riuscire meglio di  Chiantore che nella vita fa l'avvocato? Il suo cliente adesso è la città di Ivrea. Spero che sappia portare a casa il miglior risultato…

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