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Vittorio Sgarbi ad Ivrea spara a zero sull'Unesco: "E' un ente inutile! Molto meglio il Fai" (VIDEO)

Il sottosegretario alla Cultura lo ha detto durante la presentazione della donazione al Fai del Convento di San Bernardino da parte degli eredi Olivetti e di Tim

"L'Unesco? E' un ente di promozione turistica totalmente privo di dignità culturale".

Pesanti come pietre le parole con cui il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi ha aperto il suo intervento nel Convento di San Bernardino ad Ivrea.

IL CONVENTO DI SAN BERNARDINO E' ORA DI PROPRIETA' DEL FAI

Oggi, è stata presentata la donazione al Fai da parte di Tim e dei circa trenta eredi Olivetti, del convento del '400 sito nell'ex area Olivetti di Via Jervis. E Sgarbi era tra gli invitati.

Il primo attacco dello storico e noto critico è andato alle nuove tecnologie applicate all'arte: "Questo è un luogo di poesia e ho sentito parole come "videoproiezioni multimediali" una parola che uccide la poesia. Informatizzazione. Valorizzazione. Una serie di idiozie culmiate con il Pnrr in cui è contenuta la parola "resilienza". Una parola mai usata da pensiero umano fin quando un idiota l'ha inventata e l'ha diffusa insieme a parole come "sinergia". Uccidendo ogni poesia".

"Videoproiezioni immersive? Io non voglio essere immerso. Quando c'è qualcosa di immersivo non ci vado. Vogli andare a riva. Non voglio annegare in quell'immersione idiota" ha commentato.

Sgarbi è poi passato a sparare a zero sull'Unesco che ha inserito Ivrea tra i propri siti, escludendo proprio il complesso di San Bernardino: "Quello che mi ha particolarmente turbato è ciò che penso da sempre. Parlo della totale mancanza di dignità culturale dell'Unesco la quale è un grande Ente di promozione Turistica, ma è un ente inutile a cui tutti concorrono per avere i benefici di una pubblicità che non corrisponde ai finanziamenti che questo ministero, invece ha messo e che non mette certamente l'Unesco e che è stato in grado di vincolare come patrimonio dell'umanità Ivrea come città Industriale escludendo ciò che fa partire tutto, il nucleo, il cuore. Questo convento del quattrocento è il cuore ed è una forma di mancanza di intelligenza non connettere il progetto industriale di un umanista, com'è stato Olivetti, Adriano in particolare, con questo luogo che non è soltanto il cuore, ma anche un luogo in cui la religione è inserita in un rapporto complesso e colto di Olivetti".

VITTORIO SGARBI con l'ex assessora Costanza Casali

"Io preferisco il Fai all'Unesco - ha aggiunto poi Sgarbi -. Credo che il Fai abbia fatto meglio dell'Unesco. E il fatto che qui ci siano in convergenza Unesco e Fai è la certezza che il Fai contempererà ai difetti dell'Unesco. Non ho nessun dubbio che qui tutto sarà meraviglioso come a Masino. Il Fai è la parte più alta del Ministero della Cultura. Un'azione in ombra che invece meriterebbe un dipartimento con una dirigenza generale. Nessun dubbio che qui tutto sarà meraviglioso come a Masino. Il Fai è la parte più alta del Ministero della Cultura. Un'azione in ombra che invece meriterebbe un dipartimento con una dirigenza generale". 

Sgarbi ha raccontato di essere venuto a visitare questo convento contenente gli affreschi del pittore casalese di metà '400 Martino Spanzotti, almeno altre quattro volte.

VITTORIO SGARBI CON IL SINDACO DI IVREA MATTEO CHIANTORE

"In nessun luogo d'Italia c'è una luce vera come quella di una notte, una sera o di un'alba che si vede in queste primizie di Spanzotti. Io sento Spanzotti come essenziale. Eppure, se facessimo una classifica di quanti conoscono Fedez e quanti Spanzotti, saremmo a 15milioni a uno"

Il sottosegretario alla Cultura ha poi ripreso il filo partendo da Adriano Olivetti: "Olivetti che fu anche sindaco di Ivrea e io sono sindaco, fu anche deputato, io sono sottosegretario. La politica gli è sembrata nel suo progetto di comunità una cosa da non guardare con sospetto, ma con esaltazione dell'attività dell'uomo. Aveva un grande progetto politico secondo cui la cultura va rispettata per la sua dignità. Quello che era anche il pensiero di Olivetti è che tutto ciò che esiste, non è fatto per l'informatizzazione, per le celebrazioni. E' fatta per il popolo. Nel senso più alto della parola. Per educare a capire e a vedere. Vedere questi affreschi, aiuta a capire. Proprio come insegna il cinema. Il cinema di Spanzotti è qualcosa di assoluto. Spanzotti è un mio coetaneo, molto più di Banksy e tanti altri che noi celebriamo perché la moda li ha gonfiati. Spanzotti è un "notturnista" del '400. Sono qui rappresentate tre scene a lume di notte. Un anticipo dei caravaggeschi. In quelle tre scene di notturni c'è una luce vera. La luce elettrica. La luce elettrica l'ha inventata Spanzotti. Quindi deve entrare nella città industriale patrimonio Unesco. De Liguori ha avuto l'entusiasmo di capire che il miglior esito per questo edificio era affidarlo a quelle cure eleganti del Fai".

VITTORIO SGARBI CON IL PRESIDENTE FAI MARCO MAGNIFICO

Poi Sgarbi è tornato ad attaccare ancora l'Unesco che "Ha dato il vincolo al Prosecco, prima ancora che a Giotto ritenendo che sia più commerciabile e distribuibile del povero Giotto". 

"Ringrazio il Fai e gli eredi che hanno voluto fare questa donazione. Io sono venuto qui in almeno quattro occasioni prima di questa. Penso ancora a quella sera che arrivai qui da solo, di sera in questi luoghi. Ad aprirmi fu un'anima pia che aveva le chiavi. Vidi da solo questi affreschi e ne trassi grande piacere e grande spirito di conoscenzaOgni viaggiatore deve cercare dei luoghi remoti. Deve andare nei luoghi più lontani del mondo. Lì sarà compiuto il suo viaggio di esperienza e formazione. Tutto il resto, se lo metti in una realtà immersiva, tanto vale che se ne stia a casa sua. L'arte è fatta per farci correre, andare in giro".

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