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05 Aprile 2017 - 11:33
Emilio Giacomelli
Cominciata meno di un mese fa, la stagione dello sci di velocità volge già al termine, con gli atleti delle varie nazionali impegnati nelle ultime tre gare di Coppa del Mondo. L’appuntamento è fissato per il prossimo weekend (7, 8 e 9 aprile) sulla pista di Grandvalira nel Principato di Andorra. Un tracciato che il mathiese Emilio Giacomelli conosce molto bene, sul quale ha ottenuto i migliori risultati della sua carriera ma anche una rovinosa caduta - a circa 170 km/h - che nel 2015 gli costò la frattura del polso sinistro. “Sì, è una pista che conosco bene in tutti i sensi - sorride ironico il trentaduenne -. Al di là di ciò che rappresenta per l’infortunio, è una bella pista, veloce, non troppo ripida e costante. Il tracciato di Andorra predilige chi è più pesante, ma l’importante è tenere una buona posizione”.
Il portacolori dell’Italia, fresco di promozione in categoria Speed One e reduce da un ottimo piazzamento al Mondiale, ripartirà proprio dal 14° posto conquistato lo scorso 25 marzo a Idre Fjäll nella competizione iridata, tentando la scalata verso le posizioni nobili della classifica generale di Coppa del Mondo che, attualmente, vede Giacomelli in venticinquesima posizione malgrado due gare in meno disputate (quelle inaugurali in Canada, saltate per motivi logistici). L’obiettivo, neanche a dirlo, è migliorare discesa dopo discesa sotto ogni aspetto e chiudere la stagione dell’esordio tra i ‘grandi’ con la consapevolezza di avere dato il massimo e la convinzione di potersi ritagliare uno spazio importante in categoria. “Mi piacerebbe entrare tra i primi dieci però è impegnativo perché gli avversari sono tanti e forti - ammette Giacomelli, che quando non gareggia si divide tra l’attività di igienista dentale e quella di maestro di sci -. Questa stagione, poi, è particolare; basti pensare che i miei due compagni di Nazionale (i fratelli Simone e Ivan Origone, leader della specialità, ndr) stanno facendo una fatica incredibile proprio perché la concorrenza è migliorata. Il livello è alto ma sono abbastanza motivato e la mentalità è quella giusta”.
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