Leinì ha il suo campione di thai boxe. Stiamo parlando di Ruben Sciortino, forte atleta professionista già campione italiano tra i dilettanti e due volte detentore della cintura continentale una volta compiuto il grande salto verso il professionismo. Classe 1992, Ruben incarna il vero significato di forza di volontà. La thai boxe, infatti, è una forma di combattimento tanto spettacolare quanto faticosa e per eccellere in questa disciplina sportiva, proprio come Sciortino, è necessario sviluppare una grande forma di resistenza, sia al dolore sia alla fatica. Sacrifici, impegno, duri allenamenti, tutto per farsi trovare pronti ai grandi impegni agonistici che attendono i campioni. E Ruben un campione lo è con la C maiuscola. Ciò che spinge intimamente il leinicese è la determinazione a migliorarsi continuamente, a togliersi belle soddisfazioni. La caratteristica principale di un thai boxer è la grande resistenza aerobica, ma quello che fa davvero la differenza è la quantità e l’intensità degli allenamenti, parole chiave in vista dei match, i momenti più attesi da tutti gli atleti. Come anticipato, nella muay thai (come tradizionalmente viene chiamata la thai boxe in Thailandia) Sciortino ha scritto pagine importanti di storia, proprio come l’indimenticabile serata del 24 marzo 2013 al centro sportivo di Vanzaghello, quando la sesta tappa del torneo I Campioni Del Futuro 2013, organizzato dalla WFC del presidente Franco Scorrano, l’atleta del Team Petarra Orvasha, accompagnato all’angolo dal maestro Claudio Petarra, conquistò il titolo europeo della categoria -65 kg ai danni del francese Sadouki Sabri del Team Nasser Kacem di Lione. Gli infortuni, purtroppo, sono una faccia della medaglia della thai boxe e hanno messo un freno alla definitiva consacrazione di Ruben, ma con caparbietà il leinicese vuole tornare a primeggiare a livello internazionale e ha tutte le carte in regola per raggiungere nuovi traguardi ambiziosi.
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