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Candia Canavese

L’intervista a Gabriele Casadei: il Canavese sul podio olimpico di Parigi

Dalla prima medaglia olimpica all’orgoglio del Canavese: il giovane talento si racconta in un’intervista esclusiva dopo l’impresa a Parigi 2024

Olimpiadi di Parigi 2024

Gabriele Casadei, nella canoa alle Olimpiadi di Parigi l'8 agosto 2024, ha portato a casa una medaglia d'argento. Che orgoglio!

A distanza di due settimane, l'eco della straordinaria vittoria di Gabriele Casadei e Carlo Tacchini nella canoa alle Olimpiadi di Parigi risuona ancora vivida tra noi canavesani. L’8 agosto 2024 è una data destinata a rimanere impressa nella memoria del Canavese e di tutti gli appassionati di sport italiani. In quella giornata, sotto il cielo di Parigi, due atleti hanno scritto una pagina epica della storia olimpica italiana. Gabriele Casadei, giovane talento di Ivrea, e Carlo Tacchini, esperto campione di Verbania, hanno conquistato la medaglia d’argento nella specialità C2 500 metri, regalando al nostro Paese un’emozione che resterà indelebile nei nostri cuori.

Casadei e Tacchini, con la loro canoa canadese, sono riusciti a superare equipaggi di altissimo livello come quelli di Germania e Russia.

La gara, disputata su una canoa canadese a due posti, è stata senza dubbio una delle più avvincenti dell’intero programma olimpico. L’emozione provata quando, a soli 100 metri dal traguardo, i due canoisti italiani erano ancora in quinta posizione, sembrava cancellare ogni speranza di medaglia. Eppure, è proprio in questi momenti cruciali che si misura la stoffa dei campioni.

Con una determinazione implacabile, Casadei e Tacchini hanno guadagnato posizione dopo posizione, superando equipaggi di altissimo livello come quelli di Germania e Russia, e conquistando il traguardo in seconda posizione, subito dietro la coppia cinese. È stato un istante di pura magia, un’impresa che ha riportato l’Italia sul podio olimpico in questa specialità dopo ben 64 anni.

Gabriele Casadei e Carlo Tacchini, l'accoppiata vincente nella specialità C2 500 metri, mostrano le medaglie d'argento.

Carlo Tacchini, alla sua seconda esperienza olimpica, aveva dichiarato alla stampa: "È un'emozione indescrivibile, abbiamo battuto equipaggi che non pensavamo di poter superare. La Germania, i russi... loro fuori dal podio, noi secondi, una cosa incredibile. È bello che abbiamo fatto cifra tonda con la trentesima medaglia per l'Italia".

Gabriele Casadei, alla sua prima Olimpiade, ha realizzato il sogno di ogni giovane atleta: "Che gara fantastica, perfetta in tutto. La chiusura, che è la nostra parte migliore, è andata alla perfezione. Ci siamo girati e abbiamo visto l'Italia seconda: uno spettacolo".

Gabriele Casadei:  "Ci siamo girati e abbiamo visto l'Italia seconda: uno spettacolo".

Passiamo ora raccontare di lui, della nostra stella canavesana, un astro nascente di appena 21 anni. Gabriele Casadei, nato il 10 agosto 2002 a Ivrea, ha iniziato il suo percorso nella canoa spinto da una curiosità infantile, osservando i ragazzi che si allenavano sul lago di Candia. Fu proprio lì che incontrò il suo primo allenatore, Misha Vartolomei, ex campione mondiale ed europeo per la Romania, che riconobbe subito in Gabriele un talento straordinario. Questa vittoria ha infuso un immenso orgoglio nella comunità del Canavese.

Sul podio della gara di canoa canadese 500 metri (C2) alle Olimpiadi di Parigi 2024. Medaglia d'oro: Liu Hao e Ji Bowen dalla Cina; Medaglia d'argento: Gabriele Casadei e Carlo Tacchini dall'Italiia; Medaglia di bronzo: Joan Antoni Moreno e Diego Dominguez dalla Spagna. La gara è stata molto combattuta, con la squadra cinese che ha dominato fin dall'inizio, mentre l'Italia ha conquistato un meritatissimo secondo posto, battendo la coppia spagnola in un arrivo serrato​.

Ecco l'intervista a Gabriele Casadei.

Gabriele, come ti sei preparato fisicamente e mentalmente per affrontare le Olimpiadi di Parigi? 

"La preparazione fisica è stata intensa, con allenamenti quotidiani che hanno messo alla prova ogni muscolo del mio corpo. Ma la preparazione mentale è stata altrettanto fondamentale. Ho lavorato a lungo con la mental coach della squadra per mantenere la concentrazione e gestire la pressione. Questo mi ha permesso di affrontare ogni momento della gara con la giusta lucidità”.

Puoi descriverci le emozioni che hai provato durante la rimonta negli ultimi 100 metri della gara? 

"Le emozioni erano indescrivibili, un mix di adrenalina, determinazione e incredulità. Sentivo il cuore battere fortissimo, ma allo stesso tempo tutto era incredibilmente chiaro. Ogni colpo di remo era perfetto, e quando abbiamo tagliato il traguardo, vedere l'Italia seconda è stato un sogno che si realizzava".

Com’è stato lavorare con un allenatore di grande esperienza come Misha Vartolomei? "Misha è stato il mio punto di riferimento sin dal primo giorno. Mi ha insegnato non solo le tecniche della canoa, ma anche l'importanza della resilienza. Ha sempre creduto in me, anche quando io stesso avevo dei dubbi. La sua esperienza è stata fondamentale per portarmi fino a qui, e sarò sempre grato per il suo sostegno e la sua guida".

Cosa significa per te aver portato una medaglia olimpica a casa? 

"È una felicità immenso. Penso a tutti i sacrifici, alle ore di allenamento, ai momenti di sconforto superati. E sapere che dopo più di 60 anni siamo riusciti a riportare una medaglia in Italia in questa specialità mi riempie di orgoglio".

Guardando al futuro, quali sono le prossime sfide che ti appresti ad affrontare? 

"Adesso mi concentrerò sui campionati italiani assoluti che si svolgeranno a Milano dal 13 al 15 settembre. Sarà un'altra sfida importante, ma sono pronto a dare il massimo".

Scherzando un po', per caso ti sei portato dietro un souvenir delle acque parigine? 

"Per fortuna non abbiamo gareggiato nella Senna (sorride Gabriele, quasi a dirsi sollevato, ndr.) ma in un lago poco fuori Parigi e lì l’acqua sembrava pulita [La gara di canoa delle Olimpiadi di Parigi 2024 si è svolta presso il Bassin de Vaires-sur-Marne, uno stadio nautico situato nei pressi di Parigi, appositamente costruito per ospitare eventi di canottaggio e canoa-kayak. Questo bacino, situato a circa 30 km a est di Parigi, è uno dei centri nautici più moderni in Francia ed è stato scelto come sede delle competizioni di sport acquatici durante i Giochi Olimpici, ndr.].

Candia ha avuto un ruolo importante nella tua crescita sportiva. Cosa diresti ai giovani atleti che oggi si allenano lì e sognano di partecipare alle Olimpiadi? 

"Il mio consiglio è di fidarsi dei propri tecnici e di divertirsi tanto tanto, in ogni allenamento perchè, per quanto mi riguarda, la passione per questo sport è stata la chiave. Se vi divertite troverete sempre la forza di andare avanti, anche nei momenti più difficili".

C’è qualcosa che ti ha colpito particolarmente in queste Olimpiadi? 

"Sì, l'affetto delle persone. Anche chi non mi conosceva personalmente mi ha inviato messaggi di sostegno. Questo mi ha dato una forza incredibile. Sapere di avere dietro di me un’intera comunità mi ha spinto a dare il meglio".

Per Gabriele Casadei, l’argento olimpico è solo l’inizio. Ha già dimostrato di essere uno degli atleti più promettenti a livello internazionale e, con il supporto della famiglia, degli allenatori, della comunità e degli amici, continuerà sicuramente a regalarci vittorie fantastiche. Il suo obiettivo di laurearsi in Scienze Motorie è già tracciato, ma prima di tutto, Gabriele è determinato a continuare a stupire e a portare sempre più in alto il nome dell’Italia nel mondo della canoa. La sua storia è una testimonianza vivente di come passione, determinazione e sacrificio, accompagnati dal divertimento, possano trasformare un sogno in realtà, una realtà che risplende sul podio olimpico.

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