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Sport e inclusione

Medaglia d’oro per gli azzurri del calcio a 5 unificato allo Special Olympics di Berlino

In squadra anche l’atleta partner chivassese Marco Sorrentino, in rappresentanza del C.I.I.S.

Chivasso

Gli azzurri del Futsal (calcio a 5 unificato) sul podio, dopo la finalissima contro il Porto Rico ai Mondiali Special Olympics di Berlino.

Ieri sera, domenica 25 giugno, con una meravigliosa Cerimonia di chiusura, che si è tenuta presso la scenografica Porta di Brandeburgo, si sono ufficialmente chiusi i Special Olympics World Games 2023 di Berlino (Giochi Mondiali Special Olympics, Berlino 2023). La Fiamma della Speranza, accesa lo scorso 7 giugno ad Atene, dopo aver attraversato la Germania ed essere giunta all’Olympic Stadium di Berlino, gremito di atleti e spettatori provenienti da tutto il mondo, è stata di buon auspicio per i nostri azzurri del Futsal (calcio a 5 unificato). Dopo la semifinale con la Germania, i ragazzi hanno incontrato e sfidato nella finalissima la squadra del Porto Rico in un’impresa memorabile che ha regalato a tutti noi una splendida vittoria. Lotta fino all’ultimo calcio di rigore, esattamente come accadde nel 2006 ai Campionati del mondo.

Un team vincente, dunque, quella di Fabio Marrocu, Alessandro Gabrielli, Antonello Carnassale, Giovanni Rufo, Daniele Minetti; Alex Capponi, Paolo Vacca, Riccardo Racis, Leonardo Vellucci e del chivassese Marco Sorrentino. Psicologo e formatore, Sorrentino, in rappresentanza della Rete dei servizi disabili del C.I.I.S. di Chivasso, per l’occasione ha indossato la maglia azzurra ed è volato a Berlino per partecipare in qualità di atleta partner che affianca le persone disabili in squadra: una prova dello splendido processo di integrazione che il Centro sta portando avanti.
 

Marco Sorrentino, maglia azzurra n.2, esibisce la medaglia d'oro conseguita a Berlino ai Special Olympics World Games per il Futsal (calcio a 5 unificato).


L’obiettivo degli Special Olympics World Games è quello di diffondere una filosofia inclusiva e accogliente in tutto il pianeta. Ai giochi hanno partecipato, gareggiando insieme in 26 sport, 7.000 atleti con disabilità intellettive. Sono stati otto giorni di gare emozionanti e stimolanti in un festival internazionale dello sport. Oltre agli atleti erano presenti ben 190 delegazioni, 3.000 tecnici, 20mila volontari e 9.000 familiari per un numero di circa 300.000 spettatori al giorno. Alla Cerimonia di chiusura era presente anche il Ministro per lo Sport Andrea Abodi, a cui è stata consegnata la bandiera dei Giochi Mondiali perché sarà Torino a ospitare i Giochi Mondiali Invernali nel 2025.
 
Tra le discipline sportive presenti: Atletica, Badminton, Bocce, Bowling, Calcio a 5 unificato, Equitazione, Ginnastica artistica e ritmica, Golf, Nuoto, Nuoto in acque libere, Pallacanestro tradizionale e unificata, Pallavolo Unificata, Beach Volley Unificata, Tennis e Tennistavolo. Molte delle discipline sportive sono state rappresentative dello Sport Unificato: atleti ed atleti partner rispettivamente con e senza disabilità intellettive hanno giocano insieme nella stessa squadra.
 
Chissà se i nostri azzurri torneranno a riempirci di orgoglio e a farci battere nuovamente il cuore, ma la vittoria, medaglia d’oro bis o no, sarà comunque assicurata: hanno dato prova a tutti noi di poter superare le sfide e raggiungere grandi risultati nonostante le loro disabilità. Lo sport non delude mai e si è dimostrato nuovamente un potente mezzo per promuovere l'inclusione sociale e le pari opportunità per tutti gli individui, indipendentemente dalle loro capacità fisiche o cognitive.
 

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