Grazie King Roger. La "decima" di Federer ad Halle fa esultare anche Matteo Berrettini, oltre agli innumerevoli fan del campione svizzero. Il 23enne romano, che nel 2019 vanta due titoli Atp (Budapest sulla terra rossa e Stoccarda sull'erba), infatti è per la prima volta numero 20 del ranking mondiale (era 22 nell'ultima classifica prima della semifinale ad Halle sempre sui prati). Il successo di Federer sul belga David Goffin nella finale in Germania ha garantito al giovane azzurro l'ingresso tra i top 20. E' la seconda volta che dobbiamo per così dire "ringraziare" il fenomeno di Basilea nel giro di poche settimane: già al Roland Garros aveva garantito lo storico ingresso di Fabio Fognini tra i primi dieci giocatori del mondo battendo nei quarti il connazionale Wawrinka. Non solo: sempre ad Halle Federer ha eliminato nei quarti lo spagnolo Roberto Bautista Agut, che come Goffin poteva insidiare la ventesima posizione di Berrettini. Il 18enne canadese Felix Auger-Aliassime, invece, si è fermato in semifinale al Queen's sconfitto dallo spagnolo Feliciano Lopez, poi vincitore del torneo sull'erba londinese. Solo 9 italiani nell'era open, ovvero da quando è stata istituito il ranking ATP nel 1973, hanno raggiunto un best ranking migliore dell'attuale numero 20 di Berrettini: i tre top 10 Adriano Panatta (4 nel 1976), Corrado Barazzutti (7 nel 1978) e Fabio Fognini (10 nel 2019); Paolo Bertolucci (12 nel 1973), Marco Cecchinato (16 nel 2019), Omar Camporese (18 nel 1992), Andrea Gaudenzi (18 nel 1995), Andreas Seppi (18 nel 2013), Renzo Furlan (19 nel 1996). Berrettini si è messo alla spalle Francesco Cancellotti (21 nel 1985). Considerando la sua crescita inarrestabile, Berrettini può e deve aspirare a migliorare ancora e puntare magari ai top ten. Intanto nella Race, la classifica stagionale che tiene conto solo dei risultati del 2019, è salito in 13esima posizione (l'altro azzurro Fognini è nono). A soli 23 anni Matteo è anche il nono italiano ad aver conquistato almeno tre titoli Atp nell'era open con Panatta (10), Fognini (9), Bertolucci (6), Barazzutti (5), Canè, Gaudenzi, Seppi e Cecchinato (3). Ma nessuno ci era riuscito alla sua età, neppure Panatta.
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