Tirato, concentrato, solido. Non poteva essere migliore l’esordio di Fabio Fognini agli Australian Open. Il 29enne ligure di Arma di Taggia, numero 48 del ranking mondiale, ha travolto Feliciano Lopez, numero 29 Atp e 28esima testa di serie: 75 63 75 in due ore e tre minuti. Un gran bel successo, tanto più che il mancino spagnolo è un avversario che l’azzurro ha sempre sofferto perché dà poco tempo per scambiare. Non a caso Fognini aveva perso entrambi i precedenti agli US Open nel 2015 e a Wimbledon 2016, quando sull’erba londinese Lopez rimontò due set. Anche questa volta è andato avanti di due set, ma non ha mai perso il filo del gioco e non ha lasciato rientrare in partita l’avversario. Dopo un primo parziale equilibrato, giocato punto a punto, Fabio ha nettamente preso il sopravvento tenendo sempre Lopez lontano dalla riga di fondo campo. Più gli scambi si allungavano, più l’inerzia si spostava a favore di Fognini. Il duro lavoro fatto a Miami durante la preparazione invernale con il nuovo allenatore Franco Davin, ex coach di Gaudio e Del Potro, sta dando i suoi frutti: l’azzurro è sembrato quello del 2014, quando è stato ad un passo dai top ten (numero 13). Anche negli atteggiamenti in campo, che spesso lo hanno condizionato negativamente in passato, è sembrato molto più maturo e responsabile. Come quando nel secondo parziale, sul 5-2, è andato a servire e ha sprecato malamente due set point. Il Fognini dello scorso anno avrebbe accusato il colpo, si sarebbe disunito. Lui non ha fatto una piega e ha strappato il turno di battuta allo spagnolo nel game successivo chiudendo il set senza neppure bisogno di andare per la seconda volta a servire. Stesso copione nella terza partita: tre match point sul 5-4 annullati da Lopez al servizio, altri quattro sul 6-5. Fabio non ha accusato il colpo, sempre concentratissimo e lucido nelle scelte. E' stato decisivo l’ottavo: sulla sua risposta lo spagnolo ha tirato un rovescio largo che ha chiuso la sfida. Giovedì al secondo turno lo attende Benoit Paire, talentuoso francese numero 47 Atp che non ha nella continuità la sua miglior qualità e che all’esordio ha approfittato del ritiro del tedesco Tommy Haas (ma era in vantaggio di due set). In parità i quattro precedenti con il 27enne di Avignone. La sfida più recente, giocata lo scorso agosto alle Olimpiadi di Rio, l’ha però vinta il ligure per 46 64 76 (5) al termine di un match molto tirato. Il miglior risultato di Fognini agli Australian Open, Slam al quale partecipa per la decima volta, sono gli ottavi nel 2014, oltre allo storico successo in doppio nell’edizione 2015 al fianco di Simone Bolelli. Nulla da fare per Thomas Fabbiano. Il 27enne pugliese di San Giorgio Ionico, numero 141 del ranking mondiale, che al quinto tentativo si è guadagnato un posto nel tabellone principale di Melbourne (quarta partecipazione in totale nel main draw di un Major), ha ceduto allo statunitense Donald Young, numero 85 Atp, che a Melbourne vanta un terzo turno raggiunto nel 2013: 64 76 (1) 64 dopo due ore e mezza esatte. Nel secondo parziale Fabbiano ha anche servito per il set, poi ha giocato male il tie break. Diventanto quindi tre i tennisti azzurri approdati al secondo turno. Oltre a Fognini, in gara Paolo Lorenzi e Andreas Seppi, che torneranno in campo domani. Ieri il senese, numero 43 del ranking mondiale, alla sesta presenza a Melbourne, si è imposto per 64 76(4) 67(4) 64 sull'australiano James Duckworth, numero 107 Atp. Al secondo turno troverà il serbo Viktor Troicki, numero 29 del seeding, che ha fermato Paolo al secondo turno del torneo di Sydney qualche giorno fa. Bene anche l'altoatesino, numero 89 Atp, 32 anni il prossimo 21 febbraio, che disputa per la dodicesima volta il primo Slam dell’anno dove ha raggiunto in due occasioni gli ottavi (2013 e 2015). Andreas ha battuto 64 76(4) 67(3) 75 il francese Paul-Henri Mathieu, numero 75 del ranking mondiale. Al secondo turno lo attende la stella aussie Nick Kyrgios, numero 14 Atp e del seeding, che due anni fa proprio a Melbourne negli ottavi lo eliminò dopo aver salvato match-point (Kyrgios si è imposto anche al secondo turno degli Us Open 2014
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