Fabio Fognini, Paolo Lorenzi e Alessandro Giannessi hanno raggiunto Andreas Seppi al secondo turno degli US Open, quarto ed ultimo Slam della stagione di scena sul cemento di Flushing Meadows. Sono dunque quattro gli azzurri in corsa. Il 29enne di Arma di Taggia, attualmente numero 38 del ranking mondiale, alla sua nona partecipazione allo Slam della Grande Mela, dove l’anno scorso ha raggiunto gli ottavi eliminando anche Nadal, piega in 5 set, in rimonta, al termine di un match-maratona il russo Teymuraz Gabashvili, numero 105 Atp: 67(9) 36 76(5) 75 64 il punteggio, dopo 4 ore e 47 minuti di lotta, in favore dell’azzurro, che si porta ora 2-1 nel bilancio dei testa a testa, dopo essersi aggiudicato la sfida di Coppa Davis in Siberia lo scorso anno sul veloce e aver perso nel lontano 2009, sulla terra di Casablanca. Fognini al secondo turno se a vedrà con lo spagnolo David Ferrer, numero 13 Atp e 11 del seeding, che ha avuto via libera dopo nemmeno un set dal ritiro dell’ucraino Alexandr Dolgopolov, numero 58 Atp: il 34enne di Valencia conduce con un eloquente 9-0 nei confronti diretti, l’ultimo dei quali disputato nei quarti del torneo indoor di Vienna 2015. Esce bene dai blocchi Fognini, che sale 2-0 col break, subito restituito da Gabashvili. Azzurro di nuovo avanti per 3-1 e di nuovo ripreso dall’avversario (3-3), poi servizi rispettati fino al 6-6, con due set point mancati da Fabio sul 5-4 (15-40 sul servizio del russo). Tanta tensione nel tie-break, con un doppio fallo per parte, anche se quello del ligure regala il 5-3 all’avversario: Fognini sventa due palle set (5-6 e 7-8), a sua volta si vede cancellare altre due occasioni per la prima frazione, che poi ad incamerare è Gabashvili per 11 punti a 9 dopo 69 minuti. Il servizio del 29enne di Arma di Taggia funziona ad intermittenza e così, dopo aver fronteggiato tre palle break già al quarto gioco, viene brekkato al sesto game dal rivale, che non si lascia pregare per intascare anche il secondo set (63). In apertura di terza frazione con un dritto vincente in corsa Fognini strappa la battuta al russo nato in Georgia (2-0), ma il break è immediatamente restituito con due brutti errori di rovescio del Davisman azzurro. Fabio va a sprazzi e così vanifica pure un altro break, quando sul 3-1 30-0 con una serie di regali (compreso un doppio fallo e il lungo ‘dialogo’ col giudice di linea che gli chiama fallo di piede) il ligure rimette in corsa Gabashvili facendosi riprendere (3-3). Poi sul 4-4 e servizio il ligure ne commette un po’ di tutti i colori, chiudendo con un doppio fallo e un facile dritto sulla rete proprio sulla palla break. Fabio cambia direttamente campo, non si ferma a sedersi, poi gioca un game impeccabile che gli vale il 5-5 e un altro simile per issarsi 6-5. Si arriva così al tie-break (nonostante sei servizi strappati nel set): due doppi falli del russo e un ace spingono sul 4-1 Fognini, che dopo essersi fatto riprendere sul 5-5 poi prevale per 7 punti a 5 e prolunga la contesa. Nel quarto set Gabashvili, alle prese con un fastidio muscolare alla gamba destra, con tre doppi falli regala il terzo game all’italiano (2-1), che però sciupa il break. E anzi incassa un pesante parziale negativo di quattro game, ritrovandosi sotto 5-2. Accorcia tenendo la battuta Fabio, poi trova il contro break alla quarta occasione utile (4-5) e opera l’aggancio sul 5-5, sale 6-5 togliendo la battuta al rivale e poi porta la sfida al quinto allo scoccare delle quattro ore. La frazione decisiva si apre subito con un allungo tricolore (2-0), break di vantaggio che però Fognini non mantiene cedendo in particolare il servizio all’ottavo game (4-4). I colpi di scena si susseguono, Gabashvili cede a sua volta la battuta (con doppio fallo) e Fabio, ormai pure lui al lumicino di energie, con tanto cuore riesce a completare la sua rimonta vincente. Al quinto set gioisce anche Alessandro Giannessi: il 26enne spezzino, numero 243 Atp, promosso dalle qualificazioni e alla sua prima presenza in un tabellone principale di uno Slam, ha saputo imporsi sullo statunitense Denis Kudla, numero 128 del ranking: 06 64 61 16 60 il punteggio, dopo due ore e 48 minuti, il punteggio in favore del tennista ligure, che vendica così la sconfitta patita al primo turno delle qualificazioni degli ultimi Internazionali BNL d’Italia a Roma, quando l’americano aveva vinto per 76(3) 64. Giannessi al secondo turno affronterà lo svizzero Stan Wawrinka, numero 3 della classifica mondiale e del seeding, in un confronto inedito. L’inizio è però da incubo per l’italiano che, dopo aver mancato subito due palle break nel gioco di apertura, frenato dalla tensione per il debutto assoluto in un tabellone principale di uno Slam, incassa un 60 in appena 22 minuti. Il mancino di La Spezia però reagisce, toglie la battuta allo statunitense in avvio di secondo set salendo poi 2-0 e 3-1: entrambi tengono i rispettivi servizi senza più concedere occasioni agli avversari e così il ligure pareggia i conti, alla terza palla set, con un 64 in poco meno di un’ora. Nel set successivo al terzo game arriva il break di Giannessi (2-1), che poi prende il largo e piazza un perentorio 61 con un parziale di sei giochi consecutivi. Striscia interrotta nel primo gioco del quarto dalla reazione di Kudla, che strappa la battuta all’italiano, concedendo il bis al terzo game (3-0). E così lo yankee restituisce allo spezzino il 61 e porta il match al quinto set. Frazione decisiva che si apre nel segno dell’azzurro (a fine 4° si fa massaggiare il braccio dal fisioterapista), che guadagna un 3-0 pesante, poi sale 4-0 e dopo un interminabile game, alla settima occasione utile, vola pure 5-0 con il terzo break che spegne definitivamente ogni residuo tentativo di resistenza di Kudla. E così Giannessi può chiudere con un bagel, alzando le braccia al cielo. Debutto vincente anche per Paolo Lorenzi, numero 40 Atp, alla quinta presenza a Flushing Meadows dove aveva già raggiunto il 2° turno nel 2014. Il 34enne senese ha sconfitto agevolmente l’argentino Carlos Berlocq, numero 76 Atp, curiosamente lo stesso avversario con cui si era misurato all’esordio quest’anno al Roland Garros, con l’affermazione del sudamericano in tre set. E’ finita 64 62 61 per Lorenzi in un'ora e 45 minuti. Prossimo avversario il francese Gilles Simon, numero 32 Atp e 30 del seeding, contro il quale ha perso l’unico precedente nel 2013 a Indian Wells. Si è fermato al primo turno invece l’altro italiano promosso dalle qualificazioni, ovvero Thomas Fabbiano. Il 26enne pugliese, numero 111 del ranking, che già nel 2014 aveva centrato l’ingresso nel main draw a New York (allora fermato da Milos Raonic), ha ceduto al russo Karen Khachanov, numero 95 Atp e anch’egli proveniente dalle qualificazioni: 63 63 46 63 il punteggio, in poco meno di due ore e mezzo, in favore del 20enne di Mosca che si era aggiudicato anche l’unico precedente, disputato nel 2013 al challenger di Ginevra, sul duro indoor. Parte bene Fabbiano, con un break in apertura di incontro che gli valgono il 2-0 dopo aver annullato una chance per il contro-break immediato, che arriva però al quarto game con il riaggancio del russo (2-2). Il quale poi conserva senza patemi la sua battuta, strappandola di nuovo all’italiano all’ottavo game per il 5-3, subito seguito dalla chiusura del set (recuperando da 0-30) in 32 minuti. Il pugliese di Grottaglie nel secondo parziale va 1-0 cancellando ben quattro palle-break (primo game durato dieci minuti), però a vincere i propri turni di servizio fa sempre molta più fatica dell’avversario, che infatti sul 2-2 piazza il prezioso break che poi consente a Khachanov senza concedere mai occasioni (Fabbiano arriva al massimo 40 pari all’ottavo game) di intascare anche la seconda frazione sempre per 6-3. Nel terzo set il russo ha un leggero calo e l’azzurro ne approfitta prontamente, cogliendo il break al terzo gioco per issarsi 2-1, vantaggio conservato con una certa tranquillità fino al 64 così da portare la sfida al quarto set dopo un’ora e cinquanta. Thomas manca due occasioni per il break nel quinto game e quindi si procede con turni di servizio regolari fino al 4-3, quando invece è Khachanov (12 ace per lui alla fine, nessuno per l’italiano) a strappare a 15 la battuta a Fabbiano, per poi staccare il prezioso biglietto per il secondo turno quasi allo scoccare delle due ore e mezza di gioco. Già al secondo turno Andreas Seppi, numero 87 della classifica Atp, che in quella che è la sua tredicesima avventura sul cemento di Flushing Meadows (tre volte ha raggiunto il terzo turno: nel 2008, 2013 e 2015) ha superato in quattro set il francese Stephane Robert, numero 52 del ranking, e mercoledì sfiderà lo spagnolo Rafa Nadal, numero 5 del mondo e quarta testa di serie: il maiorchino conduce per 7-1 nei precedenti e ha vinto le ultime cinque sfide.
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